CAPITOLO 44

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ALLIE'S POV

"com'è stato?"Harry mi accarezza la guancia in surriscaldamento e giro la testa per guardarlo, è ancora più bello adesso.. i capelli spettinati gli ricoprono la fronte e posso notare un lieve involucro di sudore rigargli il viso e il torace nudo.
"è stato.. oddio" respiro cercando di raccogliere i battiti.
"cazzo.." sospira.
La mia mente in circuito non riesce a concepire ciò che è appena successo, non mi ero mai neanche lontanamente sentita in questo modo.. così persa ed in collisione con qualcuno, mi sono sentita totalmente succube di Harry e così vulnerabile, mi fa provare cose che mai nella vita mi era capitato di sentire.
"io... voglio dire, sono stata okay?" gli chiedo in imbarazzo nascondendo il viso.
Lo sento ridacchiare e mi prende dalla vita tirando il mio corpo nudo al suo.
"è stato molto più che semplicemente okay, Allie" il tono dolce nella sua voce mi riempie il cuore.
"voglio dire, non l'ho mai fatto prima e.."
"smettila di sottovalutarti, sei stata brava per essere la tua prima volta" mi da un buffetto sul naso e sorride. Faccio scivolare un dito sui disegni sul suo torace e contorno le rifiniture scure delle ali delle due rondini sul suo petto, assorbo il calore dei suoi muscoli ancora tesi e respiro il profumo così pericoloso per me.
"credo.. credo di.." balbetto inebetita mentre scosto leggermente le lenzuola dal mio corpo.
"è normale" ride Harry quando nota la leggera macchia di sangue sul lenzuolo.
Sento le guance colorarsi di un profondo rosso e l'imbarazzo cresce rendendomi conto che, in fin dei conti, Harry è stato con così tante ragazze che gli hanno sicuramente dato più di quello che gli ho dato io oggi.
"oh" è l'unica cosa che riesco a dire.
Sono felice ed interdetta, sono dolorante e confusa.. ho paura che tutto questo per Harry non significhi altro che un altro nome da aggiungere alla sua lista.
"Harry"
"si?"
"è sbagliato anche questo?" lo guardo. Un profondo cipiglio gli si scava sulla fronte corrugata, non mi risponde.
"voglio dire, che è appena successo e che mi è piaciuto" concludo, i suoi occhi mi studiano con attenzione.
"io, non lo so.." dice confuso, l'allontanamento del suo sguardo mi spaventa per un secondo poi però porta le dita ad accarezzarmi la spalla calda.
"però non andartene, ti prego" la sincerità che sento nella sua voce mi riempie di felicità. So che Harry è impulsivo e spesso intrattabile, che il suo temperamento sfiora troppo il punto di collisione ogni volta e che più volte si è preso gioco della mia sensibilità. ma ora sono qui, lui è qui e mi sta chiedendo di restare, dopo che mi ha regalato la mia prima volta.
dopo tutto ciò che è successo, da quando si è presentato ubriaco nella mia stanza a quando mi ha baciato la prima volta nella lavanderia del campus, mi sento legata ad Harry in un modo totalmente estraneo e spaventoso.
Sento che dopo oggi, tutto quello che ci riguarda ci comprenderà di più.
"non vado da nessuna parte" lo rassicuro e le sue labbra coprono dolcemente le mie.
HARRY'S POV
"girati" piagnucola Allie dall'altra parte della tendina quasi trasparente della doccia.
Mi sono praticamente imposto di venire qui quando ha detto che doveva farsi una doccia e ho usato la sua vulnerabilità come punto forte quando mi colpiva sul petto supplicandomi di lasciarle cinque minuti da donna in privato.
"esci e basta, Allie"
"no, ci sei tu" sento la sua voce smorzata a causa del ticchettio oltremodo più che irritabile dell'acqua. Non posso evitare di ridere
"ti ho appena vista nuda, esci da quella cazzo di doccia" commento. Il suono del mio nome tirato e strozzato urlato dalle sue labbra in fermento mi echeggia nella testa ricordando il modo in cui spingevo dentro e fuori di lei, con forza.
Sento l'acqua smettere di scendere e la tendina viene leggermente scostata.
Allie ha le guance rosse e la pelle rigata da alcune goccioline, i capelli ora neri sono lunghi dietro le spalle. mi alzo dal water e prendo un accappatoio per darglielo, quasi dannatamente scivola quando sguscia timida fuori dalla doccia e la prendo prontamente avvolgendola nell'asciugamano caldo.
"puoi guardare dove metti i piedi?"
"sono scivolata" mormora e apro le braccia facendole fare alcuni passi in avanti.
Studio la perfezione del suo corpo pulito e morbido, le forme piene e il suo seno che viene schiacciato nell'asciugamano quando se lo arrotola sul petto come ho visto fare solo mia madre da piccolo.
"dovrei cambiarmi" mi lancia un occhiata, è solo troppo gentile per non prendermi a calci in culo e farmi uscire.
" ed io dovrei seriamente farmi una doccia, se avessi accettato a farla insieme a quest'ora il bagno sarebbe tutto tuo"
"lavati, io prendo la tua stanza" si tira il labbro con le dita e si volta per osservare il suo riflesso bagnato allo specchio sopra il lavandino.
"non mi piace lavarmi da solo.." piagnucolo avvicinandomi a lei e tirando l'orlo dell'asciugamano, Allie emette un mezzo grido e rido per la sua espressione sconvolta quando riesco ad intravedere metà di un capezzolo.
"Harry!" mi da un colpetto sul petto bagnandomi.
"questo non avresti dovuto farlo" alzo un sopracciglio e Allie ridacchia quando si rende conto di aver rovinato la mia maglietta, il suono della sua risata è talmente bello che sarei disposto ad ascoltarlo per ore.
Odio il fatto di averla fatta più piangere che ridere, odio semplicemente pensare che è stata male a causa mia, dei miei tormenti e del fottutissimo disastro che sono.
"non mi hai lasciato scelta" la donna mezza nuda davanti a me alza le mani in segno di difesa , non ci penso due volte e la prendo dai fianchi sollevandola da terra e portando tutto il suo peso su una spalla.
"mettimi giù!" grida scalciando e picchiettando le mani contro la mia schiena.
"non ho intenzione di farlo" posso sentire la sua voce squillante richiamare suppliche il mio nome quando mi avvicino alla doccia e scosto velocemente le tendine.
"chiedi scusa" l'avverto appoggiando una mano alla manopola dell'acqua.
"no" tira un pugno sulle mie gambe.
"allora non ti lascio" la strattono un po' per farla gridare di nuovo e apro l'acqua mettendola sotto il getto.
"Harry!! smettila" urla, letteralmente. Così stridulamente da farmi scoppiare i timpani.
"chiedi scusa" la faccio scivolare velocemente davanti a me e la immobilizzo sotto gli spruzzi caldi che stanno bagnando entrambi.
Il viso di Allie si illumina e ride scuotendo la testa "non ti chiederò scusa per averti bagnato una delle tue cento magliette uguali" attorciglia le dita nel colletto della mia t-shirt e mi tira in avanti bagnandomi letteralmente.
"smettila" cerco di fermarla ma la sua risata riempie meravigliosamente le piccole mura e mi arrendo.
"sono seria, credo di non averti mai visto indossare nient'altro se non jeans scuri e una maglia bianca o nera" si impunta, le labbra le si tendono in una linea sottile e divertita. Prende alcuni ciuffi bagnati dei miei capelli dalla mia fronte e me li tira in su, l'ascolto mentre mi ripete che dovrei tagliarli per l'ennesima volta.
"non c'è niente che non va nel mio abbigliamento" difendo i miei jeans e magliette prive di colore.
"è così cupo" mi fa una mezza smorfia ed io affondo le mani nei suoi fianchi, lei scalcia senza cognizione e quasi sbatte la testa contro il muro fradicio della doccia. "sta attenta cazzo" mi lamento cercando di rimetterla in equilibrio.
Allie mi sorride timidamente cercando di riposizionarsi e sistemare il ridicolo e fottuto asciugamano fradicio sul suo corpo, la mente mi va in delirio per quanto sento l'impulso di strapparglielo di dosso e darle piacere come poco fa.
La consapevolezza di esser stato l'unico ad averle procurato piacere e aver potuto sentirla, toccarla, respirare i suoi ansimi rotti e vedere il lucido nei suoi occhi quando aumentavo le spinte, mi sprona a volerla ancora di più, per renderla mia.
La sento ridere animatamente quando riesce a staccare la doccia e tirare il filo fin sopra di me, bagnandomi ogni fottuto centimetro di pelle.
"la mia idea di doccia insieme non era esattamente questa" mi lamento cercando di raggiungere le sue mani bagnate ma continua a scuotere l'aggeggio facendo colare velocemente l'acqua su tutto il mio viso.
"mi piace questa"
"Allie fermati" la riprendo e premo le dita sulla sua vita bagnata, la sento tremare solo attraverso un semplice tocco.
Gli occhi blu di Allie riempiono i miei ed affogo silenziosamente nel colore intenso.
"tu mi hai tirato qui dentro" si impunta, il corrugamento delle sue labbra non è brutto come sarebbe se fosse davvero incazzata con me.
"mi hai letteralmente bagnato la mia maglietta nera del cazzo"
"se non volevi bagnarti non hai avuto un idea geniale ad entrare nella doccia vestito" mi prende in giro, l'euforia nel suo sguardo mi riempie di una sensazione che non ho mai sentito.
"che stronza"
"fare la stronza con uno stronzo ha il suo fascino" alza un sopracciglio, ovviamente fiera delle sue parole crude contro di me.
Guardo Allie e vedo il piccolo involucro di luce che mai mi aveva avvolto prima, il rosso che brucia sulle sue guance mentre sono rigate dall'acqua, il modo in cui le sue labbra piene si schiudono facendovi strisciare le goccioline calde. È così illogico, la sento come mai mi era capitato di sentire qualcuno.
In ogni cazzo di modo.
ricordo che da bambino mia madre mi stringeva forte nelle coperte prima che mi addormentassi, ricordo ancora il profumo dei suoi capelli quando piangevo e la supplicavo di non lasciarmi solo con i mostri sotto il letto.
Ero un bambino, ora sono cresciuto, sono un uomo indolenzito dal suo passato. I rimasugli infelici della mia infanzia ampliano giorno dopo giorno quella voragine nel mio petto, sento che non smaltirò mai la rabbia, il dolore, gli occhi vuoti di mia madre dopo l'incidente e mio padre che se n'è andato. Sento che la presenza di quell'assenza tanto fondamentale non mi verrà mai più ridata e la rabbia nei confronti di me stesso, per non aver provato a proteggerla dall'addio, per non aver salvato una delle poche cose buone che mi sono mai realmente successe, non cesserà mai.
Adesso sono qui, ed Allie è l'unica fonte di luce dopo anni. L'unico spiraglio di luce, quel respiro che aspettavo da così tanto tempo.. è innato il modo in cui desidero la sua pelle, il suo fiato sul collo, il sentirla a contatto col mio corpo.
Le cicatrici del mio passato annebbiato e freddo non verranno chiuse, ma lei è ciò che di più vicino c'è per sanarle, almeno in parte, almeno per darmi un attimo di tregua, Allie è il piccolo sollievo che sento ogni volta dopo una notte passata ad ubriacarmi, dopo ogni cazzata.
"mi hai sentito?" la voce di Allie mi richiama e faccio retrocedere i miei pensieri.
"non dovevo entrare nella doccia vestito, lo so, grazie mamma" ghigno e lei mi spinge dal petto, posso sentire l'allegria nella sua voce quando mi prende in giro. Solo quando noto la lucentezza dei suoi occhi mi rendo conto di non aver permesso a me stesso di vederla sotto questo punto di vista, sono stato così stronzo con lei nell'ultimo mese e mezzo.
"ma non sono io quello mezzo nudo" commento e le sue goti si colorano di un profondo rosso.
Abbassa lo sguardo. traccio il profilo della sua mascella con le dita e le porto sotto il suo mento tirandolo verso di me "non sentirti in imbarazzo" le dico.
"è così strano per me pensare di esser davvero in una situazione di un certo tipo con qualcuno" sussurra.
Amo così letteralmente tanto sapere che nessuno, prima di me, l'ha mai veramente avuta.
"il fatto di esser stato colui che ti ha tolto la verginità mi eccita così fottutamente tanto" dico tra i denti, studiando ogni curva del suo corpo.
Affondo le mani sui suoi fianchi larghi e la tiro verso di me, riuscendo a chiudere la doccia.
Allie sbatte le ciglia così che le gocce d'acqua incastrate tra di esse cadano. "perché? Insomma, io non sono di certo la tua prima volta" è sconfortata,posso dirlo.
"ho scopato con così tante donne Allie, è sempre stato tutto un giochino erotico e.."
"ho capito, lascia stare" mi zittisce, lo sguardo le rotola sul pavimento.
"no, aspetta"
"non devi spiegarmi niente, davvero. So che non hai relazioni e che non inizierai ad averne una con me adesso solo perché lo abbiamo appena fatto, va bene, davvero" mi rifila un sorriso mezzo accennato e mi scosta gentilmente di lato uscendo dalla doccia.
"Non è esattamente ciò che stavo dicendo" cerco di farla voltare verso di me ma è troppo impegnata a rovistare tra i miei cassetti per prestarmi l'attenzione che desidero.
"è tutto okay, Harry" mi sorride e non riesco a capire se mi sta silenziosamente odiando o se è un sorriso sincero. Scelgo di optare per la seconda opzione e mi affretto ad uscire dal bagno, lasciandole i cinque fottuti minuti da donna che desidera tanto.
ALLIE'S POV
Quando esco dal bagno, Harry mi da le spalle ed è seduto sul letto.
Dita frenetiche vanno ad incastrarsi nei suoi ricci, mi allaccio la sua felpa grigia cercando di valutare la situazione.
"che succede?" la mia voce lo spaventa perché sobbalza leggermente, quando mi guarda i suoi occhi sono vuoti.
"niente" noto il modo in cui sta stringendo il suo cellulare nella mano, credo che sarebbe capace di stritolarlo e ridurlo in tanti piccoli pezzi se solo volesse.
"so che non è così" mi acciglio, non riesco a capire dove stia il problema.. perché non può semplicemente parlarmene? Qualsiasi cosa sia lo sta assillando e odio vederlo così, odierei qualsiasi persona o cosa per renderlo così.. non riesco a sopportare questo andirivieni continuo.
Il cellulare viene lanciato sulla parte opposta del letto e seguo il corrugamento sulla fronte di Harry prima di buttarmi nell'oscurità dei suoi occhi.
"ho detto che non c'è niente" resta sulla difensiva.
"perché devi sempre nascondermi qualcosa?" mi sento avvilita per questo, ammetterlo a me stessa è probabilmente ancora peggio.. vorrei solo che Harry si fidasse abbastanza di me da potermi parlare senza la paura di una mia reazione sproporzionata.
"credo che nessuno ti abbia mai insegnato a farti i dannatissimi affari tuoi" scatta. Studio il prosciugarsi di colorito sulle sue guance e le labbra vengono tirate in una linea dura.
Mi avvicino muovendomi con agilità nei pantaloncini di Harry e lo raggiungo, lo vedo irrigidirsi quando mi metto davanti a lui.
"vorrei solo poterti aiutare, e se riuscissi a scaricati potrei farlo.." dico calma aggrovigliando le dita fra i suoi capelli facendo in modo che mi guardi, l'espressione assopita e vulnerabile mi lascia col fiato sospeso.
Gli occhi di Harry sono così piccoli e fragili mentre valutano la mia espressione, quasi come se stesse scegliendo di buttarsi o restare aggrappato alle sue mura.
"sto solo cercando di proteggerti" un sospiro gli cade dalle labbra e non posso far a meno di sbattere velocemente gli occhi cercando di concepire le sue parole. Parole già dette, tra l'altro, e adesso come la prima volta, mi balenano in testa spaventosamente.
"da cosa?" faccio scivolare un dito sulla sua guancia accaldata.
"qualcosa che si sta smuovendo e che dovrebbe rimanere fermo" Harry mi lacera con lo sguardo e il petto fa terribilmente male, non riesco a spiegarmi questa mia reazione ma odio con tutto il cuore vederlo così.
Farei qualsiasi cosa in mio potere per aiutarlo, davvero, ma le barriere che si è prontamente costruito intorno sono troppo alte per superarle.
"puoi parlarmene, lo sai questo.." cerco di convincerlo, voglio che si lasci andare, almeno con me.. almeno da permettere a se stesso di liberarsi dell'oppressione imposta dal peso insostenibile di questi segreti.
"non posso" il tono rigido.
"puoi" sussurro, disegnando piccoli cerchi sulla sua pelle.
"immagino tu non abbia intenzione di lasciar perdere"
"no"
"in tal caso.. spero tu sopporti di buon grado la delusione" le parole di Harry investono ogni mia piccola costruzione di ipotesi riguardante questa storia e mi lasciano solo macerie.
Ma voglio davvero sapere cosa lo tormenta in questo modo, il respiro mi trema quando l'ultimo ricciolo di Harry si annoda al mio dito e mi lascio scivolare accanto a lui.
Lo sguardo fisso sul pavimento e la posizione rigida che sta mantenendo mi congela, mi assicuro di riempire a pieno i polmoni prima di parlare.
"ti ascolto" dico.
Harry gira la testa verso di me, lo sguardo cupo e la bocca ricurva.
È nervoso, posso dirlo ma non deve temere, io sono qui, e non vado da nessuna parte.
Raccoglierò ogni piccola maceria di questo se servirà, sono disposta a farlo, voglio farlo, per l'uomo in brandelli accanto a me.

SPAZIO AUTRICE❤️
Ecco il secondo capitolo per oggi :) spero vi piaccia!!! Commentate in tante ❤️ buona giornata bellissime ;)

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