ALLIE'S POV
"pronta?"
Gabe mi prende la mano e accenno i primi piccoli deboli passi per arrivare alla carrozzina.
Il pavimento è freddo e mi trascino sulle mie calze lentamente prima di risedermi di nuovo, mi assicuro di non aver lasciato nulla nella stanza, a partire dai mille mazzi di fiori che parenti e amici di famiglia mi hanno portato in queste due settimane. Non voglio lasciar nulla di materiale indietro, il resto può starsene tranquillamente fuori dalla mia vita d'ora in poi.
Quando le ruote della mia carrozzina cigolano sul pavimento lucido del corridoio fuori dalla mia stanza, posso finalmente respirare. Gabe mi conduce fin fuori un grande portone dove mia madre e il mio medico ci stanno aspettando.
Un ora e cento fogli compilati e accertamenti per futuri esami dopo, me ne sto finalmente andando.
Strizzo gli occhi quando la luce mi avvolge e devono passare alcuni minuti prima di riuscire a vedere chiaramente il mondo davanti ai miei occhi, prendo un respiro potente, senza sentire quel magone permanente sul petto e sorrido quando Gabe mi aiuta a salire sull'auto di mia madre.
Dopo ieri sera, Harry è tornato a casa.
Io invece ho semplicemente deciso che non ero ancora pronta a tornare, ho bisogno di calma e ciò che mi sta preservando quel posto non ci si avvicina neanche lontanamente.
Io ed Harry non abbiamo raggiunto un punto d'accordo, non so come mi sento in realtà, odio essere così diffidente nei suoi confronti adesso ma non posso dimenticare lo stato in cui mi ha ridotta e fin dove mi ha spinto.
Lo perdonerò, si, ma ho bisogno di tempo.. tempo per dimenticare e andare avanti, prima che i rimorsi siano troppo forti e le cose non dette ci schiaccino di nuovo.
Ho amato sentirlo parlare in quel modo, era tutto ciò che ho sempre voluto da lui ma pensare che ci sia voluto un incidente di questo tipo per fargli capire, mi porta a pensare che forse non è ciò che mi serve.
Ho bisogno di Harry, si. Ma non è ciò che mi serve.
Potrei tranquillamente continuare la mia vita senza di lui, andrei semplicemente avanti concludendo i miei giorni senza un preciso scopo ma non sarei rotta come lo sarei se me ne fossi andata con lui giusto qualche ora fa. Quindi tornerò al campus e affronterò Harry e le sue conseguenze quando mi sarò ripresa.
Quando riconosco la via di casa, mi sento irrefrenabilmente spaventata e confusa allo stesso tempo, ero venuta qui per aggiustarmi mentre mi sono distrutta solo di più.
Ho paura ad affrontare queste giornate senza Harry, ho paura anche solo semplicemente di non riuscire a non pensare a come una parte di me, una qualsiasi piccola o enorme parte di me, sia radicata dentro di lui.
"prendo io le cose" dice Gabe a mia madre che mi aiuta a scendere dall'auto e mi fa sedere sulla sedia a rotelle.
"va bene"
Mia madre mi spinge lungo il vialetto di pietra e su per le scale del portico.
Una volta in casa, mi accompagna fino alla mia stanza poi torna per aiutare Gabe.
La mia camera è sempre la mia piccola e famigliare camera, ricordi di quando ero una bambina sono sparsi in ogni angolo e la mia mente non può far a meno di correre in ogni direzione senza una meta precisa, annaspa e semplicemente capisce quanto le cose siano cambiate,quanto io sia cambiata.
Solo pochi mesi fa, non mi sarei mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno, non avrei sconvolto i miei piani, un uomo tatuato e prepotente non si sarebbe mai fatto spazio nella mia vita.
Il mio cellulare vibra quando appoggio il borsone sul letto.
*riposati. E mangia qualcosa, ti prego*
Non riesco a contenere un sorriso infantile per il messaggio di Harry, è così ovvio e prevedile ed è una cosa che adoro.
*ovviamente non risponderai, cazzo è ovvio. Ma Sappi che questa merda non mi piace, ti voglio qui Allie.*
Riappoggio il telefono sul comodino con le mani tutto un brivido e mi lego disordinatamente i capelli prima di preparare la roba per la doccia. puzzo di ospedale e voglio togliermi questo odore nauseabondo da dosso.
L'acqua calda è un ottimo metodo per districare la tensione accumulata e mentre i piccoli mulinelli si formano ai miei piedi, lascio che ogni preoccupazione scenda con loro nel tubo di scolo.
Mi sta scoppiando la testa da quelle che sembrano ore e voglio solo dormire, riposare e non pensare a niente. Se solo fosse così facile.
HARRY'S POV
"sei così prevedibile" ridacchia Brit quando torno dal bagno, dopo aver limonato per almeno venti minuti con le piastrelle del pavimento.
"risparmiami"
Torno a sedermi sul divano insieme agli altri e lei e il suo fottuto vestito che le arriva si e no a coprirle il l'inguine mi seguono.
"sei sparito per delle settimane, una sana dose di alcool è ciò che ti serviva" cinguetta lei, arricciandosi i capelli in un dito mentre si siede di fianco a Louis.
Alzo gli occhi al cielo e li sbatto più volte cercando di alleggerire il peso sulla mia testa. Che cazzo ci faccio qui?.
"Austin si è dato da fare comunque, ricordi quelle due bionde dell'altra sera?" Louis mi da una spallata e beve dal collo della bottiglia di birra mentre ride per una cosa che non fa ridere. Quelle due erano assolutamente in astinenza ed Austin è un cazzone in ogni modo.
"avresti dovuto vederlo" ride
"che peccato, me lo sono perso" alzo gli occhi al cielo studiando le facce ubriache di fronte a me e il fottuto schifo di locale in cui mi ritrovo.
Questa merda è uno schifo.
Quando altro Gin mi scivola in gola, posso finalmente vedere gli angeli e la mia vista appannata rende il tutto ancora più semplice.
Ho capito di essere ufficialmente ubriaco circa un ora fa, quando ho sentito i denti intorpiditi e ora non so se dovrei ritenermi fortunato di essere ancora cosciente.
L'alcool amaro sulle mie pupille gustative è un suicidio dolce e il famigliare bruciore nella mia gola mi fa scintillare gli occhi.
"Allie come se la passa?"
Guardo velocemente Louis seduto di fronte a me, che cazzo ha detto?
Sbatto gli occhi "che?"
"Allie.. come sta?" mi guarda stranito. Mi ero quasi dimenticato che nessuno di loro è davvero all'occorrente di cosa è successo.
"bene" tossico
I ragazzi e Brit mi guardano per quelle che sembrano ore e devo mandarli tutti a fanculo per togliermeli di dosso.
Quando mi passo la lingua sulle labbra secche, è come se sentissi il tocco dolce di Allie su di me. quell'aroma forte che amo, quell'accento di vaniglia sulla sua pelle e le sue ciglia che sbattono sulle mie guance mentre mi bacia.
Non posso credere di essere qui, a chilometri di distanza da lei, mollando di nuovo.
Prima che possa rendermene conto, sto barcollando nei corridoi dei bagni di questo dannato posto.
Il cellulare che squilla nella mia mano. Rispondi, ti prego rispondi..
"Harry?" la sua voce attutita quasi mi spaventa.
"che succede? Sono.. sono le tre del mattino" sembra spaventata.
"grazie di aver risposto" è l'unica cosa che riesco a dire.
"cosa succede?" si agita.
Posso dire che è infastidita, so che ha risposto solo perché è dannatamente tardi e il tale stronzo che sono la fa preoccupare.
"io.. credo di non sentirmi bene" balbetto.
"sei ubriaco?"
"ti lascio indovinare"
Appoggio il telefono in vivavoce sul lavandino e mi guardo allo specchio, il respiro rotto, i capelli aggrovigliati e gli occhi che sembrano appena stati presi a pugni.
"dove sei?" mi chiede Allie.
"dove non sono, vorrai dire" le mie dita stringono il marmo e posso vedere le nocche diventare sempre più bianche.
"che stai dicendo Harry?"
ridacchio "sono così prevedibile, no?"
Non risponde, posso immaginare una Allie nel letto coi capelli spettinati mentre cerca di tenere gli occhi aperti e la mente collegata all'altro capo del telefono.
"dovresti tornare a casa" dice.
"non c'è nessuna casa..." sussurro.
"Harry.."
"dimmi"
"devi andare a casa."
La sua voce è un così dolce e malato sollievo che quasi mi sento svenire per il sangue in contro circuito nelle mie vene.
"con chi sei?"
"i ragazzi e Brittany"
"chiedi a uno di loro di riaccompagnarti.. ti prego" sta entrando nel panico e sorrido al pensiero di quanto realmente sia preoccupata per me quando in realtà dovrebbe star pianificando il mio omicidio.
"non credo farebbe molta differenza" tossisco mezzo polmone e devo premere le dita sulle tempie per cercare di scacciare il dolore alla testa.
La sento sospirare e sento il rumore delle molle del letto
"che fai?" le chiedo.
"Niente"
"mi manchi Allie"
"sei ubriaco.. dovresti riposare" cazzo.
"non sono mai abbastanza ubriaco per dire che mi manchi"
"non ne sono così sicura.. "
Allie parla Prima che io possa replicare "credi di riuscire a chiamare un taxi?" cambia argomento.
Verseggio passandomi una mano sulla fronte e chiudo momentaneamente gli occhi, immaginando che sia lei a toccarmi, che sia lei a scacciare il dolore.
"ci sei..ci sei ancora?"
"sono qui"
Merda no, non dirlo, non farlo, non ridurmi a brandelli più di quanto non sia già.
"ci sei?"
"ci sono, Harry. ora ti prego, chiama un taxi e vai a casa"
"va bene"
"stai bene?" sei pazza per caso?
"no Allie, non sto bene"
"mi.. mi dispiace sai, ma è complicato"
"complicato, si.." sospiro insieme a lei, il mio respiro nel suo. Il suo respiro nel mio.
"puoi stare al telefono fino a quando non arriverà il taxi?" quanto sono ridicolo anche solo per pensare che accetterà.
"si" dice, sconvolgendomi.
"si?"
"si"
Sorrido infantilmente mentre cerco di non crollare dal sonno e per colpa dell'alcool, la voce di Allie è l'unico sollievo, l'unico appiglio.
Mezzora dopo, il freddo lancinante viene colmato quando salgo sul fottuto taxi fuori dal locale. Non sono sicuro che i ragazzi se ne siano andati, in realtà mi ricordo minimamente le ultime tre ore.
il mio cellulare è ancora accesso, solo che ora nessuno parla.. sento semplicemente il respiro regolare di Allie dall'altra parte del telefono.
Quando arrivo a casa, ci vogliono cinque minuti buoni prima che riesca a varcare la porta e altri cinque per salire le scale senza ammazzarmi.
Butto i vestiti per terra e scivolo nel letto ansante, esausto ma sollevato di essere qui e non in un fottuto bagno o in chissà quale altro posto.
"Allie?" sussurro
Dopo qualche minuto risponde, la voce totalmente piatta "sei a casa?"
"si"
"allora buona notte" dice piano.
"buona... buona notte"
Appoggio il telefono sul cuscino di fianco al mio, rendendomi conto solamente dopo che nessuno dei due ha riattaccato.SPAZIO AUTRICE❤️
Ecco il nuovo capitolo ;) spero vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate e commentate in tante! Un bacio ;)
STAI LEGGENDO
SUDDENLY
FanfictionAllison Dowson ha 18 anni e le idee ben chiare, frequentare il college non è mai stata un'alternativa e non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle e rincominciare. ma i suoi piani verranno presto intralciati quando un ragazzo rude e arrabbiato si...