CAPITOLO 13

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HARRY'S POV

" smettila di dire cazzate" do una pacca a Zayn sul petto e lo faccio barcollare all'indietro sulla sedia.

Ride, ed una scia di fumo fuoriesce dalla sua bocca.

Quando la sostanza mi invade il viso, tossisco rocamente emettendo una mezza risata.

" sto dicendo la verità, amico" dice tirandosi la barba corta e puntigliosa sul mento.

" stronzate" sbotto, e lo sento ridere di nuovo. È ubriaco marcio.

" allora perché l'hai fatta restare?" quando la finirà di fare l'idiota?! Non me ne fotte niente di quella ragazza.

Faccio spallucce portandomi alle labbra un bicchiere di vodka, ha un retro gusto di ciliegia e mi congela il corpo, non mi va di pensare ora come ora. Continuo a fissare davanti a me, ho lo sguardo perso mentre ingoio l'ultimo sorso.

" ammettilo, ti sta facendo qualcosa" Zayn mi spinge per una spalla e sono tentato di tirargli un pugno sui denti, ma non lo faccio.

" per niente" alzo gli occhi al cielo in segno d'indifferenza..

Sghignazza e non posso evitare di annunciare un sorriso sentendolo tossire, quasi strozzandosi, per il troppo fumo.

Che imbecille.

Odio ubriacarmi di mattina, forse lo odio in generale ma non ho altre alternative.

" dov'eri finito Harry?" una voce si fa strada alle mie spalle e mi giro per vedere entrare nella stanza, Louis ed Austin. Alzo gli occhi al cielo.

Non lo reggo, è un fottutissimo coglione questo ragazzo.

" a casa" quasi sbuffo affogandomi di nuovo nel gusto frizzante della vodka.

" e da quel che ho sentito, non eri solo .." Austin mi sta davvero mandando fuori di testa.

Alzo le spalle, di nuovo. Non ho intenzione di dargli corda anche se l'idea di ridurlo ad avere un occhio nero mi manda su di giri.

" avanti, puoi dircelo. Te la sei portata a letto?!" ghigna di nuovo.

Cosa?! Cazzo, no.

" no!" quasi urlo e mi alzo voracemente dalla sedia lasciandola cadere sul pavimento.

L'aria è irrespirabile, troppo fumo. Odio il fumo.

Respiro velocemente e lo fulmino con gli occhi mentre per uno strano istante, la ricordo nel letto accanto a me.

Devo darmi una calmata, davvero.

Scuoto la testa e reprimo i pensieri su di lei. Cosa? No, non stavo pensando a lei. Neanche lontanamente.

" sei pazzo" ridacchia ancora.

" per quale motivo dovrei?" rispondo a tono, ma so che non mi sta prendendo sul serio. E nemmeno io sto facendo lo stesso con lui.

" l'hai vista?! " ghigna. Certo che l'ho vista.

Si sta ovviamente riferendo al suo corpo, o a quanto il suo viso possa essere bello. Che diavolo sto dicendo?.

sbuffo irritato e non ho la più minima intenzione di continuare a mantenere questa conversazione senza senso.

" dove stai andando?" Louis mi blocca per il braccio mentre cammino duramente per raggiungere la porta.

mi volto di scatto e giuro che lo avrei già mandato all'ospedale ma quel briciolo di buonsenso che m'è rimasto, me lo impedisce.

Premo le mani al suo petto e lo spingo lontano da me, quasi cade ma non mi importa.

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