CAPITOLO 68

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ALLIE'S POV
"ti trovo bene" mi dice Liam. il suo volto così luminoso, mi è mancato davvero tanto.
Gli sorrido e non mi ci vuole tanto per ritrovarmi tra le sue braccia, un posto accogliente e in cui mi sento al sicuro. Liam strofina le mani su e giù lungo la mia schiena aiutandomi a lasciare andare i nodi troppo saldi.
"hai preso tutto?"
"non ho molto in realtà, sarei dovuta stare qui soltanto qualche giorno"
Annuisce. "allora andiamo"
Mi prende il borsone dalle mani e io Lo seguo lungo il vialetto andando verso la sua auto, in effetti è una posizione un po' scomoda.. mi ero quasi dimenticata di avere la sua macchina e quindi lui è dovuto venire con quella di suo padre, dovremmo fare il viaggio separati e mi dispiace perché ho davvero davvero bisogno di parlare con qualcuno. Non mi fido più molto di me stessa e del silenzio in questo momento ma non c'è nulla che io possa fare quindi spero soltanto che le prossime due ore passino velocemente.
"seguimi va bene? È una fortuna che non sia sera, non mi andrebbe di farti guidare da sola col buio.." mi dice Liam, è piuttosto attento e la cosa mi tranquillizza.
"certo" sorrido
"Non dovrebbe esserci molto traffico! Se hai bisogno chiamami" urla mentre sale in macchina dall'altro lato della strada. Gli faccio un cenno poi salgo sulla sua auto e mi allaccio la cintura.
Giro la rotellina del riscaldamento e accendo la radio, un po' di musica aiuta sempre, e io ho un disperato bisogno di non pensare adesso.
Mi volto un ultima volto verso la casa di mia madre e faccio un piccolo controllo mentale per ricordare se ho preso tutto o meno, anche se in effetti non ho mai davvero disfatto i bagagli quindi..
Schiaccio sull'acceleratore e mi assicuro di seguire Liam che si posiziona davanti a me non appena fatta la manovra per uscire dal parcheggio.
Il viaggio passa abbastanza velocemente e un senso di angoscia mi sovrasta non appena riconosco la via del campus. L'auto di Liam scivola veloce sulla strada ormai illuminata dai lampioni e una leggera nebbia autunnale è scesa sulla città.
Quando ci fermiamo, mi scrocchio le dita e scendo velocemente per sgranchirmi le gambe.. non ho mai davvero guidato così tanto in tutta la mia vita.
Liam mi raggiunge portandomi il borsone, un sorriso caldo sulle sue labbra piene.
"sicura di voler restare qui stanotte? Sai che casa mia è sempre aperta" mi dice
"non voglio dare ulteriore disturbo ai tuoi, davvero, sono stati gentilissimi con me ma ho un posto in cui dormire quindi non voglio essere d'impiccio"
"non sei d'impiccio Allie" dice alzando le spalle "se te lo sto chiedendo vuol dire che non c'è nessun problema"
"grazie mille ma resto qui, e poi ho delle cose da fare.. del tipo risistemare la mia stanza"
"sei sicura? Harry potrebbe essere in giro e.."
"non mi importa di Harry." rispondo secca.
Liam alza un sopracciglio, evidentemente sorpreso per la mia risposta e io mi sento un peso in meno sul petto, non posso più orbitare in torno a lui e alle sue idiozie.
"allora come vuoi, e per qualunque cosa chiamami" mi attira in un abbraccio e nascondo la testa nel suo petto quando mi stringe.
"ah, e volevo chiederti anche se ti andava di accompagnarmi ad un incontro di poesie questo fine settimana.. sai, cose del tipo tutti seduti con una cioccolata calda ad ascoltare qualcuno che legge la propria poesia, credo ti potrebbe piacere" alza le spalle
"certo!" rispondo immediatamente, sono così felice di vedere che Liam è sempre il mio Liam, e che non è cambiato nulla. "ci sarò" sorrido.
"perfetto!" è entusiasta "comunque abbiamo ancora un paio di giorni per parlarne"
"va bene.. ah, e la tua auto?" chiedo indicando la macchina parcheggiata.
"verrò a prenderla domani, non ti preoccupare"
"sei sicuro? Posso sempre riportartela anche io.. insomma non voglio crearti altri problemi, sei già stato abbastanza disponibile, davvero"
"nessun problema Allie" è sincero.
"allora.. allora va bene, grazie mille. Di tutto" mi allungo e gli do un bacio sulla guancia e lui sorride dolcemente ricambiando il gesto, poi se ne va.
Quando arrivo in camera, quasi non mi sento più le mani dal freddo e ho tutte le guance rosse..
"Allie!!" Katie praticamente sbraita un polmone quando mi vede.
Si alza freneticamente dal divano e mi corre in contro attirandomi immediatamente in un abbraccio
"oddio! Pensavo ti fossi trasferita o chissà cosa.. che fine hai fatto??" è incredula e mi sta guardando come se mi fossero appena cresciute tre teste.
"sono stata a casa di mia madre per un po'" le sorrido e lei sembra sul punto di mettersi ad urlare di nuovo.
"sei una bastarda ragazza mia! Andarsene e non tornare per intere settimane!" mi spinge scherzosamente da una spalla e io appoggio il borsone sul pavimento.
"non credevo di restare così a lungo nemmeno io" faccio spallucce, scegliendo che non è davvero il momento di parlare di quello che è successo, ma non so se lo sarà mai.
"tu? Stai bene?" le chiedo.
"ovvio!" alza un sopracciglio ridendo e preme le mani sui fianchi mettendo in mostra il suo corpo snello e sempre e comunque perfetto.
"ma comunque qui è sempre la solita solfa, sai com'è no?" fa spallucce
Annuisco e mi siedo sul divano, sono totalmente esausta.
"questa sera ci sarà una festa, dovresti venire!" cinguetta Katie saltellandomi davanti "devo riportarti nel mondo reale"
"grazie ma passo" cerco di sembrare il più dispiaciuta possibile. "ho molte cose da fare, tra cui rimettermi in pari con i compiti"
"sei una lagna Allie! Chi cazzo fa i compiti di venerdì sera?"
Io, a quanto pare.
Faccio spallucce e incrocio le gambe sul divano portandomi i capelli da un lato.
Katie sbuffa e incrocia le braccia sul petto "ci sarà anche Harry! forza, lo so che c'è qualcosa tra voi due"
Sento il cuore affondarmi nel petto quando sento il suo nome ma devo costringermi a far finta che non sia niente.
"mi dispiace, davvero ma non posso proprio"
"che cosa ti ha fatto?" incalza velocemente.
Che?
"chi?"
"Harry. quello stronzo... deve averti fatto sicuramente qualcosa, ecco perché non vuoi venire"
"non.. Harry non c'entra, sono io. Non posso"
Katie sembra valutare con indecisione la mia affermazione e spero con tutto il cuore che non continui questa conversazione e che creda alla mia bugia.
"ve bene" sbuffa in fine e muove le mani nell'aria.
Sospiro e mi appoggio allo schienale del divano mentre lei esce dalla stanza per andarsi a cambiare, immagino.
Scelgo di distrarmi con un po' di televisione, iniziare adesso i progetti per le lezioni non mi sembra davvero il caso.. lo farò quando Katie sarà uscita.
Inizio uno zapping iper noioso tra i canali senza trovare davvero qualcosa che mi soddisfi, rinuncio dopo circa dieci minuti e fermo su un programma di cucina. Non è il massimo ma cercherò di farmelo andar bene.
"sicura di voler passare tutta la serata in questo modo?" mi chiede Katie dopo essere uscita dalla nostra camera. Sono quasi le nove adesso e ha tutta l'aria di poter e volere stare alzata fino al mattino. A volte la invidio, anche io vorrei essere come lei.. senza troppi problemi per la testa, solo divertirmi e non pensare al resto, ma io non sono così.
"sicura"
Katie alza le spalle e si infila un giubotto di pelle sopra il corpetto di pizzo semi trasparente ed essere dalla stanza.
Mezzora dopo mi ritrovo chinata sulla scrivania a cercare di concludere qualche compito ma la mia mente è concentrata soltanto su quella festa e su quel disastro di uomo che si troverà la.
HARRY'S POV
Quando Katie entra nella stanza, tutti gli occhi dei presenti ruotano verso di lei, giuro di poter vedere la saliva scendere dalla bocca di uno stronzo.
la sua figura alta e snella si porta al centro della stanza, dove la musica e la massa di gente crea una condensa perfetta.
Mi faccio spazio tra la folla e vado verso di lei che è intenta a togliersi la giacca nera.
"ehi" le faccio un cenno.
Quando mi vede un sorriso compare sulle sue labbra truccate d'un rossetto nero e si avvicina.
"Harry!" urla "sei sparito per delle settimane!"
"lo so"
"che stronzo.. sparire e non dire niente a nessuno!" Katie si allunga per prendere da bere e mi porge uno dei soliti bicchieri rossi.
Faccio spallucce e mi concentro sulla sua faccia, vuole dire qualcosa ma si trattiene..
"che succede?" mi avvicino al suo orecchio per farmi sentire. Questa musica del cazzo...
"stavo solamente pensando... a cosa devi averle fatto questa volta per ridurla a starsene in casa il venerdì sera"
"di cosa stai parlando?" sono confuso.
"non fare il finto tonto con me, Harry! lo sai benissimo di cosa cazzo sto parlando.. quella ragazza è troppo buona per te"
"Allie?" chiedo, è ovvio che sia lei ma è anche ovvio che lei sia a casa di sua madre..
Katie alza un sopracciglio "si, e non farmi credere che tu sia così ingenuo da non sapere in che stato l'hai ridotta" incrocia le braccia sul petto "so perfettamente che è successo qualcosa.. sei abbastanza bastardo per non farti importare nulla nemmeno di lei"
"lei dov'è?" chiedo, irritandomi.
"al campus, dove vuoi che sia?"
Sposto Katie da davanti a me che mi manda animatamente a fan culo mentre mi allontano. Entro in cucina e rovescio il drink nel lavandino e butto il bicchiere nell'immondizia.
Allie non può davvero essere tornata e non avermi detto niente.. chi cazzo di stronzo farebbe una cosa simile?
I miei piedi scendono velocemente i gradini di pietra fuori dalla casa e caccio rabbioso le mani nelle tasche mente vado verso la mia auto.
Sono incazzato che non mi abbia detto che è tornata, dio..
Non sento nemmeno i piedi quando le mie grandi falcate mi portano verso la stanza di Allie. Apro la porta senza nemmeno chiedermi se sia la cosa giusta o meno.
Vado velocemente verso l'altra stanza, Allie è chinata sulla scrivania, i capelli legati in una coda disordinata quando entro e sbatto la porta. Si gira di scatto, sorpresa.
ALLIE'S POV
Che ci fa Harry qui?
Lo guardo insicura e sorpresa di vederlo mentre il suo petto si smuove velocemente, ha quell'aria gelida che conosco bene ormai.
"che ci fai qui?" mi volto totalmente verso di lui ma resto ancora seduta.
"tu che cosa ci fai qui!" Harry alza la voce e fa un grande passo verso di me, sento il cuore rimbalzarmi nel petto e odio la sensazione nel mio stomaco.
"che cazzo significa questo?! Quando sei tornata?" urla.
Mi ritrovo a socchiudere momentaneamente gli occhi, mentre assorbo le sue grida. Muove le mani nell'aria in modo agitato mentre i suoi occhi verdi mi lanciano pugnalate.
"vuoi calmarti?" rispondo, irritata. Anche se so già che non vincerò io, non voglio, non ne ho le forze.
"Non ho nessuna intenzione di calmarmi, cazzo. Sei così fottutamente ipocrita da non dirmi neanche che saresti tornata?!"
"non devo dirti tutto quello che faccio" puntualizzo, ferma.
Harry dischiude la bocca come se dovesse dire qualcosa ma l'unica cosa che esce dalla sua gola è un urlo seguito dal suo piede che calcia violentemente il piede del letto.
"adesso smettila, non hai nessun diritto di stare qui" mi alzo. Non voglio questo ragazzo nella mia stanza, non ho bisogno di altro casino nella mia testa in questo momento.
"ce l'ho eccome invece! Dio Allie!" urla di nuovo
"smettila di urlare!"
"sei così.." gesticola nervoso "così totalmente priva di buon senso"
"che? " lo fulmino.
"come hai potuto, cristo.. come ha potuto non dirmi niente?! Sarei potuto venire a prenderti, avrei potuto aiutarti... io.." Harry sembra sull'orlo di scoppiare.
"è proprio questo il punto" dico "non voglio che tu faccia niente di tutto ciò"
Il suo sguardo gelido mi osserva, gli occhi arrossati mi pugnalano taglienti e dentro di me spero solo che lo siano per l'alcool.
"o forse dovrei ricordarti del motivo per il quale sono finita in ospedale?"
Ecco, l'ho detto, finalmente. L'ho ammesso a lui come l'ho ammesso a me stessa.
"questo non può essere vero.. dio Allie. Credi davvero che mi sarei immaginato niente di tutto ciò?! Se solo avessi saputo come sarebbe andata a finire non ti avrei mai trattato in quel modo.. io, mi dispiace cazzo"
"ma lo hai fatto, e non c'è più niente da dire ormai" smetto di guardarlo
"invece no! Io ho così tante cose da dirti"
"ne hai avuto l'occasione troppe volte, Harry." lo respingo quando cerca di avvicinarsi "così tante volte avresti potuto deporre i guanti e smetterla di combattermi, di combatterti ma non l'hai fatto e sono stanca, così tanto" sospiro mentre un macigno mi schiaccia il petto.
"mi dispiace, okay?" dice "sono stato uno stronzo, lo so, ma ti prego, ti prego dammi un'altra occasione.. posso, posso darti più di così Allie"
"sei stato tu a dirmi di non essere ciò che mi merito" lo guardo e lui rialza lo sguardo su di me, è allarmato, confuso " per due mesi mi hai messo in testa questa idea.. di te che sei sbagliato, ti sei auto commiserato ogni giorno e davvero ora mi stai dicendo che non è così?" alzo le mani e le faccio ricadere con un ciocco sulle mie gambe.
"quello che ho detto è vero, ma è vero anche che sono un fottuto niente senza di te, Allie, lo sai questo vero? Devi saperlo perché è la verità e io.."
"non ho bisogno di nessuna spiegazione Harry" lo interrompo "Non voglio ascoltarti"
"Non vuoi farlo perché hai paura di cambiare idea Allie"
"no, non voglio perché semplicemente ne ho abbastanza di questi continui avanti e indietro, di questi sbalzi in continuo aumento tra di noi.. non sono abbastanza forte per sopportarli, non sono come te."
Le labbra carnose e rosse di Harry si smuovono, vuole parlare ma non lo fa. I suoi pugni sono saldi e sfregano agitati e rabbiosi sulle sue gambe.
"che stai cercando di dire con questo?" chiede in fine
Silenzio.
Non so cosa sto cercando di dire, forse soltanto la verità. Io non sono come lui.. non lo sarò mai e c'è troppa differenza.
"siamo troppo diversi" dico. L'aria si è improvvisamente appesantita tra di noi e posso vedere come i suoi occhi continuano a correre verso di me, cercano di prendermi ma questa volta io sono più veloce.
"lo siamo, si ma questo non significa niente..."
"significa abbastanza per me" lo interrompo "ti prego, vattene"
"non voglio andarmene!" alza la voce "non di nuovo.."
Le sue parole sono rotte e non riesco a impedire a me stessa di sentirmi totalmente in pena per lui.
"mi dispiace Harry"
"tu non puoi.. non puoi semplicemente.." incalza furioso e frustato ma nemmeno lui ha più niente da dire.
"vattene" indico la porta con un dito
"Allie..."
"va via" dico, gelida. Harry caccia un urlo rabbioso quando sbatte la porta e da un calcio al muro.
"cazzo!" grida ma ormai il silenzioso rumore delle mie lacrime è troppo alto.

SPAZIO AUTRICE❤️
Ecco il nuovo capitolo ragazze! Spero potrete perdonarmi per l'assenza ma questa settimana non ce l'ho davvero fatta ad aggiornare, a parte il caso fortissimo ho avuto tante cose da fare :(
Comunque, qui c'è il nuovo capitolo e spero con tutto il cuore che vi piaccia!❤️ buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!

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