ALLIE'S POV
"è fantastico!" esclama Liam "è davvero una bellissima notizia! Sono felice per te, almeno in questo modo avrai l'occasione di guadagnare qualcosa in più"
"già, sono elettrizzata all'idea di iniziare!" dico "oggi sarà il mio primo vero giorno e non so esattamente come comportarmi"
"andrà alla grande, non sottovalutarti" Liam prende un sorso del suo caffè mentre raggiungiamo l'aula di inglese.
"ah! Non te l'ho detto.. ti ricordi di Max? Max Graminway?" gli chiedo e lui annuisce "beh, è il mio nuovo capo"
Liam quasi si strozza col suo caffè e mi guarda strizzando gli occhi "cosa? Dici sul serio?"
"già, lui e sua sorella lavorano insieme a loro zio. è stato scioccante anche per me"
"wow.. non pensavo lavorasse, non da target poi" ride Liam
"già, nemmeno io" dico "ma sembra un tipo okay, e poi sua sorella, Isabelle, è davvero davvero una ragazza simpatica.. spero di potermela fare amica col tempo"
"non preoccuparti per questo, vedrai che ti troverai subito bene" dice e spinge la porta della classe facendomi entrare prima di lui.
Dopo la lezione, Liam mi accompagna ai dormitori e dopo di che se ne và.
La mattina è passata in fretta e sono agitata dall'idea di iniziare il lavoro.
"che stai facendo?" mi chiede Katie, mentre prendo dalla gruccia nell'armadio l'uniforme che mi ha dato Isabelle ieri, in realtà si tratta soltanto di una camicia bianca e una targhetta col mio nome ma è la mia prima vera uniforme quindi, beh, wow.
"ho trovato un lavoro" dico entusiasta buttando alcune cose nella borsa.
"un lavoro?! E che tipo di lavoro scusa?" sembra sorpresa ma mi segue curiosa quando esco dalla nostra stanza e prendo le chiavi sul tavolo.
"da target, è una cosa semplice in realtà.. ma almeno così potrò risparmiare un po' di soldi"
"la mia compagna di stanza ha un lavoro! Wow, ed è una matricola!"
Mi ritrovo a ridere per la sua faccia quando mi guarda, poi dopo averla salutata esco.
HARRY'S POV
Allie è esattamente dove pensavo che fosse.
La vedo scendere i gradini fuori dai dormitori e allacciarsi il giubotto viola fino al collo mentre guarda a destra e sinistra della strada per assicurarsi che non ci siano macchine.
Anche da qui, seduto nella mia fottuta auto, posso notare il rosso intenso sulle sue guance e il modo in cui si sfrega le mani con i guanti prima di ricacciarle nelle tasche. Deve aver freddo..
La seguo con lo sguardo lungo tutto il marciapiede che fiancheggia il campus, e la consapevolezza di sapere esattamente dove sta andando mi fa impazzire.
Sento le mani formicolare quando uno stronzo le sbatte addosso e non si ferma nemmeno a controllare che stia bene, Allie lo guarda per un attimo in modo accigliato poi si ricompone e sistema la borsa sulla spalla, accenna un sorriso goffo e continua a camminare.
È l'unica persona al mondo che io conosca a camminare così dannatamente veloce e il sapere il perché di tutta questa smania da parte sua mi fa innervosire ancora di più.
Sento il bisogno di mettere in moto l'auto e seguirla, seguirla fino a quel fottutissimo negozio e controllare che sia tutto okay, ma qualcosa mi impedisce di farlo..
Forse il fatto che si stava quasi dannatamente limonando Zayn davanti ai miei occhi. Dio..
La osservo accigliato e con la rabbia che mi cresce nelle vene mentre attraversa ancora la strada, prima che sparisca dietro l'angolo.
ALLIE'S POV
Quando entro nel negozio, ho il naso congelato e le guance di un rosso profondo. Il campanello alla porta suona e vedo Max girare la testa verso di me.
"ehi Allie" sorride.
"ciao Max, come stai?" mi avvicino, togliendomi i guanti e slacciandomi il giubotto, aspettando di riacquistare una temperatura corporea normale.
"tutto bene, tu come stai?" si alza dalla sedia dietro la cassa e mi raggiunge "metti tutto li" mi indica un attacca panni in fondo ad una corsia.
Ci appendo la giacca e lascio la borsa, poi torno da Max
"allora, cosa devo fare?" dico, entusiasta
"puoi stare qui alla cassa, io ho del lavoro da fare nell'ufficio di mio zio, lui e Izzy sono usciti a fare delle commissioni" risponde "vieni, ti faccio fare un giro"
Quando le sue nocche sfiorano le mie, sento un piccolo brivido sulla pelle e lui toglie la mano velocemente cercando di non dare nell'occhio, poi lo vedo arrossire.
Seguo Max lungo tutto il negozio, ascoltando attentamente le sue parole e le regole che devo seguire. Come ad esempio ricordarmi sempre di non lasciare aperto il congelatore o di chiudere a chiave ed attaccare l'allarme se fossi io l'ultima a dover uscire.
"questo è il codice" mi dice, scrivendo su un pezzetto di carta un paio di numeri e allungandomelo "ma non ti preoccupare, in genere usciamo tutti alla stessa ora"
"perfetto" gli sorrido e lui ricambia, guardandomi con delicatezza.
"il tuo giorno libero sarà il venerdì, se per te va bene" dice, mentre mi apre la porta dell'ufficio.
"certo"
Max accende la luce ed io osservo la piccola stanza davanti ai miei occhi, non ha niente a che vedere con gli uffici imprenditoriali o quelli di grandi aziende ma è okay.. e, comunque, posso capire che appartiene a Pete.
Un paio di cartoni vuoti di pizza sono per terra e una scatola di ciambelle vuota è aperta sulla scrivania.
Ridacchio silenziosamente e Max lo nota "scusami" arrossisce "mio Zio.. beh, non ama le pulizie" afferra il cartone delle ciambelle e lo getta nel pattume.
"Non ti preoccupare, in realtà mi piace.. deve sentirsi più a casa così" sorrido
"già" dice Max "in effetti passa più tempo qui che in qualsiasi altro posto.."
Abbasso lo sguardo su alcune foto sulla scrivania e sorrido "siete tu e Isabelle?" gli chiedo, riferendomi alla fotografia di due bambini al lago.
"si" risponde "credo di aver avuto all'incirca 10 anni, Izzy ne aveva 8"
"quindi sei il fratello maggiore eh?" lo guardo alzando un sopracciglio. Sento il suo sguardo su di me per alcuni secondi prima che mi risponda "esatto" dice in tono fiero "ma Isabelle è sempre stata la più autoritaria fra i due"
"già... sembra una ragazza tosta" dico, continuando a scorrere lo sguardo in giro per l'ufficio.
"si, lei è una persona forte"
Alzo lo sguardo e il mio trova quello chiaro di Max, cala un silenzio imbarazzante poi la porta viene spalancata di colpo.
"eccovi!" Isabelle entra nell'ufficio
"eccoci" dice Max, distogliendo lo sguardo dal mio e andando verso la sorella
"ciao Allie" mi sorride lei, spostandosi per far uscire Max e allungandosi per attirarmi in un abbraccio.
"ciao" rispondo abbracciandola.
"bene, è ufficialmente il tuo primo giorno di lavoro!" esclama "su, forza! È ora di iniziare" la voce allegra riempie tutta la stanza e poi mi tira per un gomito portandomi davanti alla porta
"andrai alla grande" mi fa l'occhiolino e mi sorride, spingendomi fuori dalla stanza.
Si parte.
***
"arrivederci" sorrido alla signora davanti a me e lei esce dal negozio
"oh mio dio! Il mio primo cliente!" dico entusiasta guardando Max che sorride mentre sistema alcuni articoli sportivi "il primo di molti"
Sorrido e sistemo i soldi nella cassa, adesso sono più o meno le cinque del pomeriggio ma non ho davvero voglia di tornare al campus..
Mi piace qui, mi piacciono Max e Isabelle e trovo totalmente piacevole questo nuovo ambiente.
Il resto dalla giornata passa così, io alla cassa e Izzy e Max che servono alcuni clienti. Pete non si è fatto vedere molto oggi, probabilmente avrà del lavoro da fare.. non esce da quell'ufficio da quelle che sembrano ore.
"ecco a lei e buona serata" allungo la busta al signore che ho davanti.
"grazie, arrivederci"risponde, uscendo.
"come primo giorno devo dire davvero niente male" Max mi si avvicina, dopo aver riposto un oggetto su uno scaffale.
"hai visto? Ci so proprio fare" scherzo e lui ride.
"come mai così allegri?" Isabelle esce dal magazzino sul retro con un paio di enormi scatole tra le braccia.
"niente" risponde Max avvicinandosi alla sorella "festeggiavamo soltanto il primo giorno di lavoro di Allie" le prende lo scatolone più grande e lo appoggia per terra.
"festeggiare? E questo lo chiamate festeggiare? So io come potremmo divertirci stasera" dice, euforica e gli occhi color ghiaccio le brillano sotto la luce.
Max alza gli occhi al cielo, come se non fosse la prima volta che sente la sorella dire di voler uscire a divertirsi.
"tu non vai da nessuna parte, ricordati che lo Zio ha detto che stasera saresti dovuta rimanere in casa" il tono serio ma dolce, la sfumatura da fratello maggiore responsabile.
"non dirai sul serio spero" sbuffa lei "ho lavorato tutto il giorno! Merito una ricompensa"
Ridacchio e lei mi fa un occhiolino.
"sarà per un'altra volta" dice Max
"Allie ti prego, fa qualcosa! Ci sta espressamente vietando di uscire e passare una bella serata, questo lo chiamo maschilismo caro mio" borbotta Izz
"non ho vietato ad Allie di uscire, l'ho vietato a te"
"oh, andiamo!"
"in realtà" incalzo "nemmeno io posso questa sera.. devo tornare al campus, sono stata fuori tutto il giorno e devo finire alcuni compiti"
Isabelle alza gli occhi al cielo, scocciata ma vedo gli angoli della bocca di Max allargarsi leggermente.
"però" dico, prima che Isabelle se ne vada "potremmo uscire una delle prossime sere.."
"davvero?" Max sembra un po' sorpreso, ma sotto sotto posso notare una sfumatura di eccitazione nella sua voce
"si, cioè.. ho bisogno di distrarmi" mi sento improvvisamente arrossire e in un attimo, pensieri di Harry mi inondano la mente..
Non posso credere che non si sia fatto vivo per due giorni, sono passati solo due giorni? Wow, sembra un eternità da quando se n'è andato dal campus furioso.
Chissà cosa starà facendo adesso..
"allora è deciso!" dice Isabelle, raccogliendomi dai miei pensieri "domani sera si esce!"
"bene" sorrido e guardo Max che fa lo stesso, prima di guardare la sorella finalmente soddisfatta.
"a domani"
Saluto Isabelle e Max prima di uscire dal negozio.
L'aria è congelata non appena metto mezzo piede fuori dalla porta.. mi allaccio velocemente il giubbotto e caccio le mani in tasca.
C'è davvero davvero buio e la cosa mi fa ricordare quanto ho disperatamente bisogno di un auto..
Andrò al negozio uno di questi giorni, penso, un attimo prima di venire completamente accecata da due fari.
Mi volto di scatto e mi copro gli occhi con una mano cercando di vedere oltre alla luce, poi sparisce tutto e osservo meglio.
sento il respiro morirmi in gola quando riconosco l'auto scura e la sagoma famigliare della persona al suo interno. In un attimo, la portiera viene aperta ed un Harry furioso cammina verso di me.
per un istante, penso che potrebbe colpirmi, invece si ferma a qualche metro di distanza da me. posso percepire la tensione sulle sue spalle ricurve e mi sento raggelare il sangue quando percepisco l'odore disgustoso di vodka.
"che cosa vuoi?" scatto per prima.
"perché credi che io voglia qualcosa?" risponde piatto, non riesco ancora a vederlo con chiarezza.. la luce è davvero poca nel punto in cui si trova praticamente in mezzo alla strada e sento le mani tremare.
"sei qui, quindi.."
"quindi niente, Allison"
Non capisco..
"sei.. sei ubriaco, vattene Harry" dico decisa, e la voce non mi trema come pensavo avrebbe fatto.
Harry fa uno scatto in avanti, e in un secondo le sue lunghe dita sono attorcigliate intorno al mio polso, stringendolo fino a farmi male..
"lasciami, mi fai male così" guardo la sua grande mano intorno a me e sento il cuore accelerare.. cosa sta succedendo? Harry non mi farebbe del male fisico, lo so.
"vedo che il nuovo lavoro ti piace" ringhia, furioso "come ti è piaciuto Zayn l'altro giorno"
"non ho baciato ne fatto niente con Zayn!" alzo la voce, cercando di liberarmi ma lui è più veloce di me e spinge il mio corpo contro il muro del negozio
"non mentire" posso sentire il retrogusto dolce della vodka quando avvicina la testa
"tu sei pazzo" inizio ad agitarmi e cerco di tirargli un calcio ma lui mi si appiattisce contro
"me lo dicono in molti"
Le sue dita sono ancora racchiuse intorno al mio polso e posso sentirlo pulsare dal dolore.
"hai bevuto! Perché l'hai fatto? E perché sei venuto qui?!" grido e per la prima volta i suoi occhi verdi incontrano i miei, lucidi dalle lacrime in procinto di uscire da un momento all'altro.
"volevo te" dice, la voce bassa e con un accento quasi spaventoso.. un accento che non avevo mai sentito su di lui.
"mi fai male!" urlo più forte quando lui porta la mano libera sul mio braccio e lo stringe.
Mi muovo velocemente, e riesco a scrollarmelo di dosso per un secondo, che mi permette di tirargli un calcio sullo stinco.
Harry barcolla all'indietro, ansimando.
"che cazzo.."
"Harry, fermo" piagnucolo protendendo le mani davanti a me. per proteggermi. "non.. non sei in te in questo momento, ti prego fermati. So che non vuoi farmi del male, lo so."
"Allie!" sento urlare dietro di me quando Harry praticamente fa uno scatto in avanti.
Mi sposto velocemente dal muro e vedo Max uscire di corsa dal negozio.
"che succede?" urla, correndo verso di me.
Mi sposto il più lontano possibile da Harry ma lui mi guarda in cagnesco e nel giro di un attimo, mi ha quasi raggiunta.
"e lui chi è? Il tuo nuovo amico, Allison? Vedo che ti dai da fare quando non ci sono" ringhia, disgustato, gli occhi verdi che brillano di rabbia.
"lasciami in pace!" lo spingo all'indietro e ringrazio silenziosamente il fatto che abbia bevuto perché riesco a farlo barcollare e correre verso Max, il quale mi guarda in modo confuso quando arrivo da lui.
"che sta succedendo? Chi è quello?" dice allarmato.
"il suo ragazzo" risponde Harry prima che possa farlo io.
Gli lancio un occhiataccia e mi metto di fianco a Max, mentre lui si avvicina a noi.
"non mi avevi detto di avere un ragazzo..." mi sussurra Max all'orecchio.
"non è il mio ragazzo."
Harry porta lo sguardo su di me, poi lo fa scivolare su Max, disgustato.
"e tu? Chi saresti?" lo guarda inorridito "un altro da aggiungere alla lista dei pretendenti, Allison?" ora si rivolge a me "stai andando davvero alla grande, e adesso? Come spiegare a Zayn che lo tradisci con un decelebrato scrittore di poesie?"
"ehi ma.." Max scatta leggermente in avanti ma io gli prendo il braccio fermandolo "no"
"come fai a sapere chi sono?" chiede Max a Harry, che scrolla le spalle, quasi come se fosse infastidito.
"cosa vuoi?" continua, ed Harry sembra sul punto di poter scoppiare a ridere da un momento all'altro.
Questa situazione è folle..
"non credo siano affari tuoi" lo fulmina con lo sguardo "quello che voglio è solo affar mio"
Max mi guarda confuso, leggermente allarmato, poi però torna a parlare, sorprendendomi.
"le stavi facendo del male." Dice in modo fermo "che razza di uomo picchia una donna?"
Picchia una donna. Harry non mi avrebbe mai picchiata, lo so.. lui non è così. O almeno era quello che credevo.
Ora, mentre lo guardo, ogni traccia dell'uomo che avevo iniziato a conoscere è svanita. Ogni più piccola convinzione di essermi sbagliata su di lui distrutta. Ogni parte della persona che pensavo di poter amare, non c'è più.
Harry fa una smorfia, una di quelle che gli ho visto fare soltanto quella sera quando mi trovò con Austin che mi stava facendo del male alla festa. Vedo la smorfia di disgusto sulla sua faccia proprio come quando la vidi in quell'occasione. L'unica differenza è che so, questa di smorfia, è per se stesso.
Harry mi guarda velocemente e poi inchioda con lo sguardo Max.
"vattene" ringhia.
"No" Max risponde deciso "non ti permetterò di farle del male"
"tu.." Harry gli punta il dito contro, e in un secondo lo sta premendo contro il suo petto.
"Harry fermo!" grido, ma lui ha già colpito Max, che adesso si trova sull'asfalto bagnato e sporco del suo sangue che gli cola da naso.
"smettila!" urlo e presa da un improvviso spasmo, mi scaglio contro Harry, spingendolo all'indietro.
Lui mi guarda sconvolto, i capelli appiccicati alla fronte per il sudore e le nocche rosse.
"vattene" dico, ferma e controllata. "vattene via, Harry"
"vieni con me."
"No" dico, sorpresa dall'improvvisa richiesta. Fino a un minuto fa non sembrava molto dell'idea che io dovessi andare con lui.
"Allison.."
"no."
Lo guardo decisa, arrabbiata, con il cuore che pare potermi esplodere nel petto. Le mani mi formicolano e sento il respiro che sto trattenendo aver bisogno di uscire, le guance in fiamme e gli occhi lucidi ma rimango ferma.
Harry mi guarda, adesso un po' indeciso e poi porta lo sguardo sul corpo di Max pochi centimetri dietro di me.
Mi osserva ancora e, per un istante dietro la sua maschera, posso quasi percepire una supplica. Perdonami. Poi sparisce tutto di nuovo, e lui se ne va.
"chi era quel tizio?" mi chiede Max, sconvolto, alzandosi da terra quando Harry si è allontanato.
Prendo un enorme respiro, liberando l'angoscia degli ultimi minuti e sento le lacrime inondarmi le guance.
"Non lo so"SPAZIO AUTRICE❤️
Spero che il capitolo vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Grazie di cuore ancora per tutto.
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SUDDENLY
FanfictionAllison Dowson ha 18 anni e le idee ben chiare, frequentare il college non è mai stata un'alternativa e non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle e rincominciare. ma i suoi piani verranno presto intralciati quando un ragazzo rude e arrabbiato si...