CAPITOLO 69

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ALLIE'S POV
"l'incontro è alle 7, va bene per te se ci incontriamo qui?" Liam mi allunga il mio caffè e si siede con me al tavolo.
"si certo" gli sorrido e strappo una bustina di zucchero.
"quante lezioni hai oggi?"
"soltanto letteratura" gli dico "quindi possiamo andare insieme se vuoi"
"certo" mi sorride.
Mi soffermo per un istante a guardarlo mentre fa ruotare il cucchiaino nella tazza, indossa una camicia a quadri grigia e azzurra e un semplice paio di jeans. Liam è davvero bello per essere un ragazzo così semplice.
I suoi occhi nocciola mi sorridono teneramente mentre sorseggio il mio caffè
"dovrai tornare a casa di tua madre tra un po'? voglio dire, hai qualche controllo medico?"
"in realtà si, ma non prima di un paio di mesi" gli dico " e poi non voglio davvero tornarci"
"perché no?"
"io e mia madre non ci prendiamo molto a dire il vero"
"pretende troppo?"
"si, da sempre" sospiro. Non è di questo di cui voglio parlare.
Liam lo nota e cambia velocemente argomento "mia madre ti aspetta ancora per cucinare quell'aragosta"
"oddio si!" dico velocemente "me n'ero quasi dimenticata" sembro una bimba di due anni quando una risatina imbarazzata mi esce dalle labbra. "dille che verrò appena potrò"
"va bene, lei c'è sempre comunque"
"a proposito.." incalzo "come è andato il viaggio?"
"che viaggio?"
"tua madre mi ha detto che lei e Ben sarebbero dovuti andare fuori città per far visita a tuo nonno.. come sta?"
"ooh" si illumina Liam "sta bene, per ora non c'è stata ancora nessuna complicanza.. speriamo si rimetterà. Grazie per averlo chiesto"
"figurati"

* * *

il locale è parzialmente illuminato quando arriviamo. Cascate di luci rosse e una scritta al neon sono visibili anche dall'altro lato della strada.
Mentre Liam parla con qualcuno davanti all'ingresso, mi fermo ad osservare. Un posto in cui si leggono poesie non è così che me lo sarei immaginato, in realtà pensavo a qualcosa di totalmente sobrio e acqua e sapone, questo invece è il tipico locale appariscente e rustico che si incontra per le strade di New York.
Dei ragazzi vestiti in modo normale mi passano accanto con degli appunti in mano, poesie immagino.
I miei occhi sguizzano da una parte all'altra, i colori forti e il leggero brusio che proviene dall'interno mi fa fremere dalla voglia di entrare.
"pronta?" Liam torna da me e io mi giro verso di lui, guardandolo incredula.
"Non è esattamente come me lo ero immaginato" ammetto.
"lo so" ride "ma fidati, non te ne pentirai"
mi prende la mano e mi porta verso l'entrata.
L'aria è calda quando scendiamo le scale della taverna, una decina di piccoli tavoli sono sparsi nella stanza e mi ritrovo a pensare a quanto lavoro debbano aver fatto per rendere un posto del genere in un piccolo capolavoro come questo.
"vuoi qualcosa da bere?" Liam mi dice all'orecchio.
"non pensavo ci fossero alcolici" lo guardo
"infatti no" sorrido "rettifico, vuoi un caffè? Cioccolata? Qualcosa di.."
"un caffè va benissimo" gli dico
"bene. Tu vatti a sedere, torno subito" e si allontana.
Lo guardo addentrarsi pochi metri più in la in una piccola coda per il bancone e poi cerco di trovare un tavolo libero.
Ne vedo uno in fondo alla stanza quindi mi affretto a raggiungerlo, quando mi siedo mi guardo silenziosamente intorno.
Le persone qui non sono le persone che uno si potrebbe aspettare pensando al locale visto da fuori. Sono sobrie, nessuno ha alcool tra le mani o sigarette in bocca.
Alcuni ragazzi sono su un piccolo palco allestito e stanno guardando i propri fogli, altri bevono e parlano tra loro.
"Allie!" un peso sulla mia spalla mi fa girare velocemente.
"Niall" sorrido "non sapevo saresti venuto anche tu"
"in realtà non lo sapevo nemmeno io" ride e si siede accanto a me. porta una semplice maglietta bianca e una felpa blu che mette in perfetta evidenza il colore glaciale dei suoi occhi.
"sei da sola?"
"oh, no no. Sono con Liam.. lui ehm, dovrebbe essere.." punto il dito su una massa informe di gente cercando di trovare Liam ma con scarsi risultati
"capito" Niall ridacchia e mi costringo a guardarlo, una piccola fossetta gli si crea sullo zigomo sinistro quando socchiude gli occhi.
"beh, sono contento di vederti. Non abbiamo mai avuto l'occasione di parlare davvero"
"è vero" annuisco "mi fa piacere che tu sia qui, Liam non mi aveva detto niente"
"l'ho avvisato soltanto questa mattina, è stata una cosa improvvisata anche per me.. non sono mai venuto a uno di questi incontri anche se Liam deve avermi pregato almeno un milione di volte di accompagnarlo"
"almeno una volta c'è riuscito" rido
"esatto"
"ecco a te" un caffè fumante si appoggia sul tavolo davanti a me e Liam si siede accanto a Niall.
"sei venuto" gli da una piccola spallata appoggiando un cappuccino e un altro caffè
"certo che sono venuto, idiota"
"un attimo di attenzione per favore" la voce che proviene dal palchetto ferma gli intenti di Liam di controbattere e tutti ci giriamo verso il ragazzo davanti a noi.
"in anzi tutto, grazie a tutti di essere qui"
Degli applausi sobri ma comunque allegri riempiono la stanza e colgo facilmente l'avvampare delle guance del ragazzo.
"e adesso, fate un grosso applauso per Max" batte le mani e lascia spazio ad un altro ragazzo. Ha i capelli neri, tirati in parte verso l'alto, e degli ipnotizzanti occhi azzurri, color ghiaccio.
Da un piccolo colpo di tosse al microfono e la sala si azzittisce. Quando inizia a recitare la sua poesia, rimango coinvolta in modo inaspettato dalle sue parole e dalla passione con cui le libera, quasi come se fossero state trattenute per troppo tempo.
"lui è Max Graminway" mi sussurra Liam all'orecchio "probabilmente il miglior scrittore dell'intera città"
"lo vedo" rispondo continuando a guardare Max "è molto bravo"
"già"
Dopo pochi secondi, la poesia finisce e nella stanza si alza un piccolo boato di applausi. Max sorride e lascia spazio ad un altro ragazzo.
"Max era mio amico qualche anno fa" sorride Niall, quasi come se fosse orgoglioso di poter dire di conoscerlo
Liam lo guarda accigliandosi "ah si?"
"si, le nostre famiglie erano amiche poi beh, ci siamo allontanati"
"ha la vostra età?" chiedo.
"ha un anno in più di me in realtà" mi dice Niall
Adesso si sente una leggera musica e un brusio mentre qualcuno parla sul piccolo palchetto, sono già alla seconda tazza di caffè e Liam e Niall hanno ordinato delle patatine.
"tutto bene al campus? So che sei in stanza con Katie.."
"conosci Katie?"
"no, ehmm si, cioè no ma so chi è.. ha una certa fama sai, soprattutto per la gente che frequenta" continua Niall.
So cosa vuole intendere e comunque, non posso dargli torto
"è una okay, dopo tutto. Sai, può essere eccentrica ed esagerata ma è simpatica a modo suo, mi piace"
"credevo stesse con Harry" ammette Niall e io quasi mi strozzo mentre bevo e Liam mi guarda
"no, no lei ed Harry non stanno insieme"
Niall fa spallucce "beh, comunque non me ne sorprenderei" dice "sono così strani entrambi.. Harry ha sempre l'aria di avercela con il mondo intero"
"non è così.. ha semplicemente un modo tutto suo di vedere le cose" commento e Liam mi da un calcio da sotto il tavolo guardandomi male "ma comunque immagino tu abbia ragione" finisco.
Nominare Harry in questo modo è davvero strano. In un modo o nell'altro, mi ritrovo a pensare a cosa stia facendo in questo momento.
"e poi quei due.. Louis e Zayn, giusto?" mi chiede aggrottando la fronte
Annuisco "cosa?"
"non so.. in realtà non li conosco nemmeno solo che, boh sembrano così strani"
Ricordo la prima volta che li vidi e di come entrambi catturarono la mia attenzione per il modo sicuro e magnetizzante con il quale entrarono nella mia stanza.
Pensieri di Zayn inondano la mia mente e sento un improvviso peso sul petto quando mi rendo conto di non averlo mai richiamato o visto nelle ultime settimane... nonostante tutto, non è mai stato un amico così male.
Faccio spallucce e Liam cambia argomento
"volete restare ancora?" chiede "oppure potremmo andarcene e fare altro.. ho sentito che c'è una sorta di festa sul molo questa sera. Ci saranno i ragazzi del campus"
L'idea non sembra male quando ci penso e poi, Harry non è di sicuro il tipo che va ad una festa sul molo
"sembra una buona idea" sorrido "Niall?"
"e me lo chiedi?" scherza e si porta alla bocca il suo caffè.
Quando usciamo dal locale, le persone si disperdono rumoreggianti in mezzo alla strada trafficata illuminata dalle luci al neon.
L'auto di Liam è calda quando tutti e tre saliamo e io mi siedo nei sedili posteriori lasciando loro due davanti.
"è lontano? Il molo intendo" chiedo
"no, soltanto cinque minuti" Liam mi guarda dallo specchietto retrovisore mentre si mette sulla strada.
Ci fermiamo dopo poco in un grande parcheggio affollato. quando scendo dalla macchina, posso notare ad una ventina di metri quello che deve essere un enorme ponte. Rabbrividisco al pensiero
"hai freddo?" mi chiede Liam
"no, ma diciamo che l'idea di stare su una barca non mi entusiasma" metto le mani in tasca e mi stringo nella giacca mentre ci incamminiamo
"tranquilla, siamo comunque attaccati al ponte" mi informa
"questo mi fa sentire molto meglio" dico piatta, alzando gli occhi al cielo.
"e poi.." inizio, guardando i miei semplici jeans neri e maglioncino blu "non credo di essere vestita nel modo giusto"
E ne ricevo conferma quando tre ragazze semi nude mi passando accanto, mi chiedo se non abbiano freddo ma pensandoci la domanda risulta sempre più stupida.
"stai bene Allie"
"ma.."
"non ti preoccupare, okay? Facciamo solo un giro" mi sorride.
Liam, io e Niall ci avviciniamo al ponte che cigola quando ci passiamo sopra, il riflesso della luna corre sulle piccole onde dell'acqua buia sotto di noi.
"fa attenzione piccola" un ragazzo alto, muscoloso in ogni punto visibile del suo corpo e con una canottiera mezza strappata mi allunga la mano per aiutarmi a salire. Gliela allungo timidamente e lui mi tira sulla barca
"grazie..."
"Non c'è problema, dolcezza" e si volta per aiutare Liam, Niall e tutti quelli che stanno ancora arrivando.
La musica è fortissima e quasi cado sul pavimento umido in legno del piccolo ponte esterno quando una massa di ragazzi mi vengono addosso
"attenta" Liam mi prende per un gomito
Avanziamo lentamente nella massa di persone e raggiungiamo l'interno della barca. Circa quattro tavolini per lato sono gremiti di alcolici e bicchieri rossi mentre in centro c'è soltanto una massa informe di gente.
I flash delle luci mi rendono difficile tenere gli occhi aperti
"cerca di divertirti, okay? Hai bisogno di svagarti un po'" sento Liam dirmi all'orecchio mentre si allunga per prendere un bicchiere. Questo nuovo e spericolato Liam è strano, non che non mi piaccia, ma semplicemente non me lo sarei mai immaginato in un posto come questo. Lo stesso Liam che mi ha portato a sentire recitare delle poesie, ora sta sorseggiando una vodka da un bicchiere rosso.
"dov'è Niall?" gli urlo
Lui si gira e si guarda un po' in torno poi allunga il dito verso il centro della stanza "eccolo" ride guardando il suo amico ballare.
"tutto bene?"
"sisi"
Liam mi sorride "tra poco ce ne andiamo se non vuoi restare, va bene?"
"Non ti preoccupare, davvero, divertiti"
Dopo circa venti minuti, sto girando sul bordo esterno della barca che continua ad ondeggiare spaventosamente. Nonostante siamo attaccati al palo di legno del ponte, siamo comunque lontani dalla riva e la cosa mi terrorizza un po'.
Non amo l'acqua e non amo le barche, o qualsiasi cosa che non tocchi terra, o in cui i miei piedi non possano toccare terra.
"Allie!" sento una voce chiamare il mio nome e mi giro, ma solo per trovare gente su gente che cammina sul ponte.. poi un ciuffo di capelli neri e tirati verso l'alto attirano la mia attenzione e vedo Zayn farsi largo per raggiungermi
"ehi" gli sorrido quando si avvicina. Non posso non notare di come la sua camicia sia sbottonata sul petto e del fatto che sia leggermente sudato.
"che cosa ci fai qui?" sembra raggiante, radioso quasi e l'oro accattivante nei suoi occhi mi invade totalmente quando lo guardo
"sono.." mi guardo in torno "con Liam, sai e Niall"
"oh, esci davvero con quei due sfigati?" fa una smorfia di disgusto passandosi la lingua sulle labbra umide e mettendosi accanto a me, che ora mi sto tenendo alla ringhiera.
Il vento soffia leggero e freddo sulle mie guance quando lo guardo "Non sono degli sfigati" dico, irritata
"ehi, okay scusa forse non avrei dovuto chiamarli in quel modo.. diciamo che hanno un modo tutto loro di istaurasi nella società"
"Zayn."
"scusa" alza le mani e un angolo della sua bocca si ripiega verso l'alto.
Sorrido timidamente guardandomi le punte di piedi e cercando di scacciare il freddo "stai tremando" mi dice e sento le sue mani scorrere sulla mia spalle "perché non sei rimasta dentro?"
"troppa confusione" ammetto. Anche se qui non è da meno, penso.
"i tuoi amici dove sono?" mi chiede, posso sentire una certa ironia nel suo tono di voce ma scelgo di lasciar perdere
"in realtà non lo so" mi guardo intorno, sperando di individuare Liam in mezzo alla folla, oppure Niall ma niente.
Prima che Zayn possa rispondere, la consapevolezza mi sovrasta
"e tu?" chiedo velocemente, devo chiedere "con chi sei?"
"i ragazzi ma non ho la più fottuta idea di dove siano" ridacchia bevendo un po' del liquido trasparente dal suo bicchiere. Questo vuol dire comunque che Harry non c'è.. da quel che so, loro due non vanno d'amore e d'accordo.
"anche.."
"Harry." la voce di Zayn mi interrompe e quando mi giro, sta guardando pensieroso e confuso la sagoma di un ragazzo muoversi tra la folla, Harry.
"che ci fa lui qui?" lo vedo digrignare i denti e sento le sue dita prendermi il polso leggermente prima che Harry possa raggiungerci.
I suoi stivali scivolano leggermente sul legno lucido non appena si ferma, le mani serrate in due pugni lungo le gambe. È totalmente vestito di nero e devo combattere silenziosamente me stessa per non far scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo tonico.
Sento un boato al cuore quando capisco che mi sta guardando.
"che ci fai qui?" è Zayn a parlare
"non pensavo che fosse una festa privata" risponde a tono, ma percepisco una traccia di disgusto nella sua voce e la trovo nelle sue labbra increspate quando alzo lo sguardo. Mi sta guardando, quasi come se fosse inorridito di vedermi. di vedere me con Zayn.
Quasi mi ero dimenticata delle sue dita intorno al mio polso quando Zayn le stringe un po' di più, guardando Harry in cagnesco.
"e per quanto riguarda te, Allison, vedo che ti sei ripresa in fretta" guarda disgustato la mano di Zayn in torno a me.
"ripresa da cosa?" Zayn mi guarda. apro la bocca per rispondergli ma poi la chiudo quando intravedo lo sguardo infuocato di Harry
"ni.."
"sono felice di trovarti in forma, comunque" commenta Harry in tono acido, poi prende a spallate qualche ragazzo per farsi spazio e sparisce in mezzo alla folla.
Il cuore mi batte forte e non sento nemmeno più il tocco di Zayn, o il freddo lancinante al viso o ai piedi, soltanto la musica che mi scoppia nelle orecchie e questo fischio fastidioso.
"che cosa voleva dire?" Zayn mi prende dalle spalle e mi gira piano verso di lui
"niente" sussurro
"Allie.."
"va tutto bene, dico davvero. Non è.." prendo un profondo respiro "non è niente"
"okay, allora andiamo, stai letteralmente congelando qui" Zayn trova con facilità la mia mano e attorciglia le proprie dita con lei mie, poi si fa spazio in mezzo alle altre persone spingendomi verso l'interno.

SPAZIO AUTRICE❤️
Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia :) fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Ps: mi dispiace aggiornare con meno frequenza ma ho molte cose da fare in questo periodo.. Per di più domani parto per l'America!! Quindi se non aggiornerò con frequenza è per questo :) ad ogni modo, buona lettura ❤️

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