ALLIE'S POV
"davvero?"
"ho detto di si, non preoccuparti" Zayn mi rassicura e dilaga le labbra in un sorriso perfetto prima di portarsi alla bocca il muffin che sta mangiando.
"grazie, e scusa ancora" dico, ovviamente in imbarazzo davanti a lui.
"è andato tutto bene però?"
Pensieri della notte passata con Harry ripercorrono la mia mente in un soffio e un brivido mi assale ricordando le sue labbra premute strette contro le mie.
"si"
Si pizzica la barba sul mento e mi sorride, gli occhi caramello brillano sotto la luce affievolita del sole.
Credo che questo posto, a quest'ora serale, sia il mio nuovo posto preferito.
La caffetteria è praticamente deserta e sono felice che Zayn abbia accettato di incontrarmi dopo le lezioni.
È passato un intero giorno dopo il mio bacio con Harry e non ho avuto il fegato nemmeno per raccontarlo a Katie, o Liam, sarebbe troppo umiliante.
La giornata è passata terribilmente piano, e senza di lui, i ticchettii sull'orologio parevano segnare i secondi dopo ore.
"posso chiederti una cosa?" gli dico, sorseggiando il mio frullato. "certo"
"tu sai.. ecco, cosa abbia Harry in questo periodo?" dico piano buttando giù un sorso.
Mi guarda di sottecchi e la sua espressione cambia, irrigidendosi.
Mi sento formicolare le mani mentre rigiro la cannuccia mordicchiandola.
"cosa intendi di preciso?" mi scruta seriamente appallottolando la carta del dolce ormai divorato.
"l'altra sera mi ha praticamente imposto di andare con lui"ammetto.
"e tu? Gli hai dato retta?"
"no" lo guardo velocemente e ho la netta sensazione che mi stia nascondendo qualcosa.
"dove vuoi arrivare?"sembra irritato.
"in effetti, non lo so.. vorrei solo sapere il perché"
"credo dovrebbe essere lui a parlartene" distoglie lo sguardo dal mio, rabbuiato.
e lo porta verso la grande parete vetrata sulla nostra sinistra.
"parlarmi di cosa?" mi acciglio, e la mia mente corre in un ammasso informe di domande. Sento troppa confusione ma voglio chiarire i miei dubbi il più presto possibile. Ho la testa talmente colma di pensieri così rumorosi..
Zayn mi guarda con la coda dell'occhio e noto come si gratta le nocche delle mani mentre attorciglia distrattamente le dita insieme.
"si sta facendo tardi" svia la mia domanda altrove alzandosi frettolosamente dalla sedia. Mi osserva vigile mentre si avvicina.
Lo guardo basita e le labbra mi si stringono in una linea d'incomprensione.
Mi guarda e accenna un sorriso. "mi dispiace, devo scappare" fa alcuni passi lateralmente e mi si posiziona accanto porgendomi la mano per far si che lasci la mia posizione sulla sedia.
"oh" è l'unica cosa che riesco a dire, ma incrocio comunque le mie dita alle sue e sembra rilassarsi quando mi alzo e la chiarezza dei miei occhi si svuota nei suoi perfettamente oro sotto l'intensa luce del tramonto che filtra dal vetro alle nostre spalle.
"vorrei rivederti, in questi giorni. Se non sono troppo sfacciato, ovviamente" la voce dolce fa sbollire l'irritazione in un attimo.
"non lo sei affatto"
"in tal caso, non vedo l'ora di passare un altro pomeriggio insieme" sorride genuinamente e mi sento in pace con me stessa mentre un ciuffo liscio di capelli neri gli ricade sulla fronte.
"la tua idea mi piace" inarco un sopracciglio guardandolo divertita mi rivolge una piccola smorfia mentre apre la porta per farmi passare.
L'aria all'esterno è fresca e inebriante, quindi respiro a pieni polmoni non appena lasciato il piccolo locale.
Compio alcuni passi lungo il vialetto poi mi fermo, voltandomi verso di lui.
L'espressione tranquilla che prevale sul suo volto dai lineamenti perfetti, mi fa sciogliere all'istante.
Mi fa arrabbiare il fatto che desidererei con tutto il cuore provare per lui almeno la metà di ciò che sento quando sono con Harry, sarebbe tutto più facile.
Ma è totalmente improbabile, perché sento l'elettricità scoppiarmi in corpo solo quando è Harry a toccarmi, anche distrattamente come spesso succede, il fuoco nei suoi occhi è ciò che di più bello e spaventoso abbia mai visto.
"ti accompagno?"
"non fa niente, si sta facendo tardi" gioco con le sue parole. forse egoisticamente anche di proposito per tagliarlo almeno un po' come lui ha tagliato me.
Si morde la guancia e i miei pensieri sviano velocemente in varie scuse più o meno credibili da sputar fuori ora come ora, non sono arrabbiata con lui, cioè, ovviamente lo sono più con Harry ma perché questo vizio insano di mantenere dei segreti?
O più che altro, perché averne? Soprattutto se si ha la grandissima faccia tosta di comportarsi come se in collera e poi non raccontar nulla, Harry aveva esattamente espresso il mio concetto di contrapposizione interna, con se stesso.
È l'esatta prova di quanto qualcuno possa combattere fino allo sfinimento tra la ragione e l'istinto, come quando corri talmente forte da farti scoppiare i polmoni ma non arrivi in tempo.
Ti prosciughi dentro e sei stanco, debole. Non riesco a capire chi dei due stia correndo più veloce da farsi effettivamente scoppiare i polmoni, ma una cosa è certa: mi sta prosciugando e sono debole.
"sei sicura? Cioè, non mi costa nulla" balbetta impacciato grattandosi il retro del collo. "sicurissima" enfatizzo ogni parola, ogni sillaba, ogni accento.
"come vuoi.." distacca lo sguardo velocemente e mi sento raggelare, probabilmente non se lo aspettava.
Non voglio essere dura con lui, ma voglio esserlo con me stessa e con Harry, probabilmente più con lui ma non avendone la forza, lo sono con me per entrambi.
"ci vediamo, okay?" gli rivolgo un sorriso smorzato, con la totale speranza che lasci perdere.
"certo" fa alcuni passi veloci verso di me e tutto accade troppo velocemente, preme le labbra sulla mia guancia, gentile e aggraziato.
Il tocco mi fa fremere ma è un contatto freddo, non ustionante come quello di Harry e la cosa mi lascia delusa mentre cerco di concentrarmi sulle sue labbra morbide che si appoggiano piano sulla mia pelle.
Sbatto gli occhi e le palpebre ancora assorta dal gesto e sento un umidità piacevole non appena si stacca e mi sorride, Zayn ha questo strano potere di farmi dimenticare il perché di ogni cosa.
"forse ho corso un po'.." mormora.
"va tutto bene" lo rassicuro portandomi i capelli tutti su una spalla.
"quindi, visto che hai totalmente boicottato il mio tentativo di fare il gentiluomo, dovrei andare, giusto?" ridacchia sotto i baffi nominando la mia presa di posizione di poco fa e mi lascio scappare un sorriso nel guardarlo.
"giusto. credo che le tue avance possano aspettare" lo stuzzico solenne procedendo lungo il cortile ormai acquattato sotto l'ombra.
"sissignora" mi prende in giro e ride, di nuovo.
Questo suono mi fa bene.
"lo zucchero ti da alla testa"commento mentre si pizzica il naso. "non solo quello.." bisbiglia tra se e faccio finta di non aver sentito, probabilmente non era neanche sua intenzione.
Arriviamo ai dormitori e ci salutiamo un ultima volta. Alla fine, mi ha anche accompagnata più vicino di quanto avessi stabilito di non fare.
Salgo in camera e sgattaiolo furtiva nella stanza da letto, cercando di non attirare l'attenzione di Katie quasi in trance sul divano.
Questa mattina abbiamo già parlato troppo del più e del meno, Harry e non Harry, feste e stupidate varie.
Non che ritengo Harry una stupidata, e che mi ha fatto male come ieri non abbia fatto nulla per fermarmi dall'andarmene.
Non so come sentirmi riguardo quel bacio, è stato qualcosa di assolutamente meraviglioso ma allora perché mi sento così vuota adesso? Ora che so che non tornerà indietro?
Probabilmente mi sono fatta infilare in questa cosa con troppa facilità ed Harry è troppo bravo in questo gioco, un gioco malato e manipolatore, tra l'altro.
È sleale il fatto che il mio corpo e i miei istinti non rispondo alla mia parte razionale quando si tratta di lui. agisco e basta, quindi vado a schiantarmi contro un ostacolo immenso solo perché mi guarda negli occhi.
Ma sono stanca, troppo e ho bisogno di raccogliere le idee e tornare a respirare.
Ispiro ed ispiro mentre, dopo essermi cambiata, mi sdraio nel letto.
La mia mente corre tra i pensieri offuscati che mi invadono in questo momento e non colgo nemmeno l'accenno di uno spiraglio di luce tra tutto questo caos continuo.
Il caos che solo lui mi sta causando, lo detesto per tutto ciò che ha fatto, ma non ho mai desiderato così tenacemente qualcuno come desidero Harry in questo momento.
Ho solo paura di cadere troppo in profondità da non riuscire più ad arrampicarmi, se l'acqua fosse troppo densa da non riuscire più a prender fiato?
Se Harry continuasse a stritolarmi nella maniera asfissiate in cui lo sta facendo adesso? Non credo che sarei capace di sopportarlo. di inferno ne basta uno e non sono disposta a correre il rischio di sbirciarvi all'interno per lui..
Credo di non esserlo.. la cosa mi contraddice nell'istante in cui, chiudendo gli occhi, mi figuro i suoi e sento un brivido ristabilendo l'ordine e capendo di non averlo accanto e che non mi sveglierò con lui, domani.
Mi ritrovo a gravitare attorno al ricordo rigido delle sue labbra combaciare perfettamente con le mie, era un movimento lento e furtivo allo stesso tempo, troppo dolce e maledettamente da far star male.
Scivolo su un fianco mentre scene chiare corrono nella mia testa.
Un susseguirsi d'emozioni mi incasina lo stomaco e ricordo come lo guardai intensamente dopo che portò le mani a prendermi il viso, aveva disegnato linee sulle mie guance ed era un tocco ardente.
Quando sento sbattere la porta della stanza, corruccio gli occhi ben stretti e traggo un respiro pesante.
Sento Katie passarmi accanto e scivolare nel suo letto rumorosamente, e in mezzo a tutto questo rumore, cerco di aggrapparmi meticolosamente all'immagine delle sue labbra prima di saziare i miei tormenti in un sogno.
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SUDDENLY
FanfictionAllison Dowson ha 18 anni e le idee ben chiare, frequentare il college non è mai stata un'alternativa e non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle e rincominciare. ma i suoi piani verranno presto intralciati quando un ragazzo rude e arrabbiato si...