CAPITOLO 25

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ALLIE'S POV

La mattina seguente passa in fretta e di Harry, nessuna traccia.
Sono rimasta delusa nel non vederlo seduto al suo posto a lezione, l'ho cercato indiscretamente con lo sguardo tra i banchi ma non l'ho trovato neanche dopo un accurata e stupida selezione delle ultime file.
Ho lasciato perdere, ma le ore seguenti sono state un inferno. cercavo davvero di prestare attenzione ma l'angoscia per questa sorta di appuntamento o come vogliamo chiamarlo, non mi ha permesso di capire neanche una parola del professore.
Credo risultassi abbastanza idiota mentre scarabocchiavo il quaderno, alcune gomitate da parte di Liam servivano per quei pochi secondi affinché il professore potesse voltarsi verso di me e non trovarmi in uno stato d'assenza più totale.
Ma le ore sono volate più in fretta di quanto desiderassi. Non vedendolo, il mio primo pensiero è stato che si potesse essere pentito di avermi invitata, che stupida. Non lo capisco, è così incoerente.
Non voglio avere problemi a causa sua, vorrei solo poter andare d'accordo e magari conoscerlo meglio. So che è troppo orgoglioso e che non arriveremo alla fine di una vera conversazione per molto tempo ma questo suo comportamento non aiuta, se aveva intenzione di non farsi sentire per tutto il giorno avrebbe dovuto avvertire prima. Sono sciocca per aver creduto che potesse anche minimamente cambiare, o anzi essere gentile per una giornata intera, niente sbalzi d'umore o roba alla Harry.
"mi hai sentito?" la voce di Liam mi riporta alla realtà.
"no, scusami" mi gratto la tempia portando lo sguardo verso di lui mentre sorseggia il proprio caffè. O è un impressione, o questa caffetteria è più piena ogni volta che ci vengo.
"mia madre era entusiasta quando le ho detto che saresti venuta" sorride.
"ne sono felice" cerco di ricambiare il gesto con più enfasi possibile ma non posso nascondere il mio stato di delusione. Mi aspettavo davvero che questa volta sarebbe stato diverso?.
Stringo le labbra mentre porto lo sguardo alle spalle di Liam, pare un po' confuso ma voglio lasciarlo col beneficio del dubbio fin quando non saprò come comportarmi con Harry.
"che succede?" si acciglia voltandosi e guardando a caso nella stanza, imitandomi. Credo che il mio sguardo si fosse perso a cercare stupidamente il suo, ovviamente introvabile.
"niente" mi porto velocemente alle labbra la mia tazza e mi affogo nella vergogna più totale.
"sembri piuttosto assente" commenta.
"sto bene, davvero."
"che piani hai per il pomeriggio?" cerca di sviare l'argomento verso un'altra direzione e ne sono felice ma non credo di sentirmela ora come ora di dirgli che dovrei uscire con Harry, non che non mi fidi di lui ma non voglio che prenda sul serio in considerazione il fatto che possa essere dura d'orecchi.
"devo studiare" me ne esco. "potremmo andare in biblioteca" sorride, con voce armoniosa.
"scusa Liam, ma devo portarmi avanti con i compiti" deglutisco lentamente il caffè fumante e sono quasi tentata di dirgli che non è vero ma sto zitta e mi affogo nel senso di colpa. Glielo dirò, ma solo dopo aver visto come è andata e in caso positivo potrò rassicurarlo del fatto che in un modo o nell'altro abbiamo trovato il modo di andare d'accordo, mentre in caso negativo, potrà dirmi "te lo avevo detto".
"non preoccuparti, in effetti dovrei vedermi con Niall più tardi"
"come sta?" alzo lo sguardo per incontrare il suo.
Mi piace Niall, mi è sembrato un tipo a posto e mi piacerebbe rivederlo. "sta bene, giusto ieri mi ha detto che sarebbe felice di rivederti" da voce ai miei pensieri e quasi ridacchio per l'ironia della cosa.
"ne sarei contenta anch'io" sorrido.
"organizzeremo un'altra uscita, allora" le labbra gli si piegano verso l'alto ed io finisco l'ultimo sorso del mio caffè.
Un ora più tardi, sono davanti alla televisione della mia stanza.
L'ora di pranzo è voltata e mi sono limitata a mangiare un sandwich veloce, il fatto che Harry non si sia fatto sentire, in fondo non mi stupisce più di tanto ma sento un peso allo stomaco maggiore del solito al solo pensiero che sarebbe potuta essere una giornata per provare a mettere a punto questa decisione. Ma, ovviamente, non lo sarà.
Katie fortunatamente ieri sera è rientrata ma era troppo stanca ed ubriaca per parlare quindi sta dormendo all'incirca da quando ci siamo viste alle dieci di ieri, ma suppongo sia meglio.
Non ho la minima voglia di parlare con qualcuno ora come ora, voglio solo sedermi qui e spegnere la mia mente, non ne posso più.
Ma lui continua a sgusciare tra i miei pensieri ogni volta che ho bisogno di equilibrio.
Mi lascio scappare un sospiro mentre giro e rigiro fra i canali della tv, questa cosa sta diventando angosciante.
I rumori dall'altra stanza sono minimi, sento di tanto in tanto qualche farfugliare di Katie ma per il resto non vola una mosca, oltre al brusio delle voci emesse dal televisore. Allungo una mano per prendere il telefono e controllo l'ora, sono quasi le tre .. mi ritrovo a pensare non abbia davvero nessuna intenzione di venire, credo di sentirmi più che triste, piuttosto usata.
Insomma, che non gli importasse di me era ovvio ma convincermi che ci sarebbe stato e poi non presentarsi? Beh, non è affatto carino. Sono arrabbiata con lui per avermi tratto così, e che questa maledetta amicizia si vada a far fottere.
Passano alcune ore prima che Katie esca dalla camera da letto. I capelli sono insolitamente raccolti in una coda disordinata e il viso è meno truccato, pare ancora mezza addormentata mentre arranca gli ultimi passi per raggiungermi e sedersi accanto a me.
"ciao" le dico e si passa il palmo su un occhio sbadigliando appena. "ciao" sorride.
"dove sei stata?"
"io e Brit siamo andare via con Austin e Louis dopo che tu e Zayn ve ne siete andati"
"non ero con Zayn" dico velocemente e mi guarda interdetta mentre annaspa un respiro stanco. "cosa?" si acciglia.
"Austin ci ha detto di avervi visti uscire insieme" continua. "si, ma solo per prendere una boccata d'aria" mento. In effetti, se Harry non si fosse intromesso, sarei andata con lui e non ci sarebbero stati problemi. "Harry sembrava parecchio furioso" soffoca una risata.
"Harry?" increspo le sopracciglia mentre la guardo. "si, credo che Austin l'abbia fatto apposta a dire davanti a tutti di te e Zayn"
"oh" è l'unica cosa che riesco a dire. Perché avrebbe dovuto farlo?.
"ma non preoccuparti, credo se ne sia andato ad ubriacarsi un po'" squittisce. Ah, niente affatto. "in realtà, è venuto da me" le mie parole si affievoliscono quando capisco quanto la cosa risulti insensata. Harry non è venuto da me, ha solo deciso che io sarei dovuta andare con lui.
"vuoi dire che tu ed Harry.."
"non abbiamo fatto niente! Dannazione" la zittisco e ridacchia mordendosi il labbro. "non ti facevo questo tipo di ragazza" mi lancia un occhiatina ficcante e mi sento rabbrividire.
"che intendi?" scatto.
"Non immaginavo saresti caduta così velocemente nella sua rete" mi stuzzica.
Che rete? E chi ti ha fatto pensare che io ci sia caduta?. non abbocco ai giochetti malsani e manipolatori di Harry.
"non sono caduta in nessuna rete" mi difendo.
"ovviamente, lui ti ha adocchiata"
"non sono la prossima ragazza che andrà a letto con lui, non preoccuparti." Mi stringo nelle spalle cercando di farmi scivolare addosso l'irritazione per questa assurdità e la rabbia per il fatto che Harry non arriverà sta sera.
"bene, perché credo che lui è Brittany.."
"cosa?" la zittisco velocemente rivolgendole uno sguardo drammatico.
Drammatico? Questa cosa non dovrebbe esserlo. Solo mi fa schifo pensarli insieme.. mi fa schifo pensare Harry con chiunque.
Ma me lo immagino facilmente, e la cosa mi fa rivoltare lo stomaco con altrettanta facilità.
"quei due sono amici di vecchia targa, capisci?" ride.
"capisco"
"ma te l'ho già detto, lui è fatto così" commenta mentre distrattamente cambia canale.
Perché tutti, a parte me, sembrano così immuni al fatto che Harry si scopi chiunque persona incontri?.
"lo so" tiro un respiro e mi alzo.
Prima che possa dire altro, entro in camera da letto e cerco il pigiama sotto i cuscini. Mi trattengo un attimo dall' indossarlo. Magari Harry arriverà a minuti, ma più ci penso, più la cosa suona stupida. Quindi lo infilo e torno a leggere cime tempestose stesa sul letto.

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