CAPITOLO 21

2.6K 122 10
                                    

ALLIE'S POV

"tutto bene?"la voce lenta si espande nell'aria e scuoto leggermente la testa prima di riconcentrarmi su di lui.

"si si"

"come stai gestendo l'alcol?"quasi sorride ma colgo un velo di serietà dietro la sua voce.

"bene,non vedi?"scherzo e la sua espressione si addolcisce ancora di più. "come no" alza gli occhi al cielo e mi passa accanto invertendo le posizioni, ora sono io sull'uscio della porta.

"credo dovrei andare"mi guardo in torno incerta prima di riflettermi di nuovo nei suoi occhi. "dovresti.."sussurra e le labbra piene si distaccano. "si"dico piano facendo alcuni passi indietro.

Il suo sguardo va a scontrarsi col mio, è talmente intenso da farmi desiderare di tornare indietro. È qualcosa di cui ho perso il controllo. come un artiglio incastrato tra vena e cuore.

Questo sconosciuto sta diventando nocivo per me.

Mi allontano un po' dalla porta e giro la testa da un'altra parte cercando di riconoscere le scale.

Arranco alcuni passi. "Allison" mi richiama e mi volto velocemente correndo al fuoco nei suoi occhi.

"si?"

" niente" mi rivolge uno sguardo, uno solo ma che sostituisce tutti quelli scambiatoci fin ora.

Uno sguardo casto, piccolo e quasi innocente mentre il verde vi brilla all'interno. E lo vedo chiudere la porta prima che il cuore smetta di girare. Questo ragazzo è talmente umorale che mi farà impazzire, in tutti i sensi, più di quanto ho paura ad ammettere a me stessa, più di quanto ho paura abbia già fatto.

Riscuoto un certo timore a tornare di sotto, dal momento che non ho idea di dove sia Katie e questa cosa del bere sta diventando un po' eccessiva, la testa scoppia e non posso evitarlo. Cerco di riconoscere uno sguardo famigliare e sussulto quando quello di Austin mi ostacola. Sorride e dio quanto odio quel sorriso, mi costringo a guardare la porta alle mie spalle ma poi tiro un respiro e mi muovo.

"eccoti" ci incontriamo a metà strada e un cipiglio arrogante gli si crea sul viso. "eccomi"

"dov'eri finita?"

"non credo ti riguardi, ma comunque ero al bagno" dico crudamente arrancando un altro passo ma venendo bloccata. Lo fulmino con lo sguardo e mi strattona di nuovo davanti a se.

"non parlarmi così"ringhia fra i denti e noto come stringe minacciosamente i pugni, rabbrividisco e ogni parte del mio corpo si irrigidisce.

Deglutisco piano prima che mi afferri un gomito alzando il mio braccio verso di se.

"lasciami"gemo. "credo tu non abbia capito come stanno le cose qui"sibila e si avvicina di più. Lo sguardo iniettato di veleno mi raggela il sangue.

Stringe di più e barcollo un po' per la scossa prima di gridare a voce strozzata per il corridoio. "lasciami" cerco di colpirlo ma è più agile di me nei movimenti.

"l'hai sentita." Una voce alle mie spalle.

In un istante, non appena quelle parole sono rilasciate all'esterno da delle labbra per me insane, percepisco un senso di protezione quasi stupefacente, come se avvertissi un attimo di appartenenza dentro di lui.

Il ragazzo di fronte a me si schernisce e porta lo sguardo ad Harry dietro di noi. Tiene le braccia incrociate sul petto mentre con una spalla appoggia allo stipite della porta. È così calmo e sicuro di se allo stesso tempo.

Colgo l'attimo di distrazione per uscire dalla sua presa ma lo nota e fissa di nuovo l'attenzione su di me. Contrae la mascella e il mio braccio soffre nello stritolamento più totale.

SUDDENLYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora