ALLIE'S POV
"Cosa sta succedendo?" mi rivolgo a Katie, impalata davanti a me. I Pugni stretti.
"niente"
"so che mi state nascondendo qualcosa, e sono stanca dei segreti." Dico, frustata dalla più forte delle angosce. Mi spingo oltre la porta.
Katie rastrella il mio viso ed io la inchiodo con lo sguardo, lei ed Harry sono troppo orgogliosi e cocciuti quindi non devo farmi mettere i piedi in testa.
"senti, sono cose che riguardano Harry.. non sono una spia, ed è per il tuo bene" cerca palesemente di giustificarsi con la tipica bugia a fin di bene e la mia mente incasinata cade nel buio.
Non capisco a cosa dovrei aggrapparmi per conseguire delle risposte.
"cosa è per il mio bene? Ho sentito dire che qualcuno si farà male e.."
"Allie, lo so." Mi zittisce venendomi in contro, il mio sguardo la segue e contraggo le sopracciglia.
Fa un sospiro ed aspetto che continui "non posso parlartene, ora." Sussurra, distruggendo lo sguardo al suolo, proprio fra le nostre scarpe.
"basta. Non capisci? Credi sia facile per me convivere con questa cosa? Harry pare scomparso e mi sento troppo vulnerabile ora come ora. Ho bisogno di certezze, Katie" la supplico, ritrovandomi a combattere le lacrime.
"la storia è troppo seria" dice fra i denti.
Cerca di svincolare il mio sguardo ma lo acchiappo e mi ci inchiodo rigidamente, sono stanca di questi continui avanti e indietro.
"perché io sono coinvolta?"
"non lo so.. vedi, più persone ci stanno dietro" prima informazione, prima informazione dannatamente troppo spoglia.
"ti prego" la guardo, la mia voce trema e non riesco più a sopportarlo.
I miei pensieri orbitano per un minuto intorno ad Harry, avrei dovuto fermalo dall'andarsene ma non ne ho avuto la forza.
Aveva un espressione confusa e frustata, ho capito che qualcosa non andava dal modo in cui mi ha guardata.
Non mi aveva mai guardata così prima, e non gli avevo mai visto delle occhiaie così prominenti. Non ha dormito, e la cosa mi svuota facendomi rimbalzare avanti e indietro fra le mie urla silenziose.
"so solo che Harry sta cercando di uscirne, e sta cercando di tenertene fuori"
I dubbi mi tormentano e a questa confessione mi sento terribilmente peggio, perché Harry dovrebbe aiutarmi? E soprattutto, da cosa mi sta aiutando?
"da cosa?"
"non lo neanche io con certezza" ammette, emettendo un ciocco causato dalle sue mani infrangersi contro le cosce.
"io, non capisco.. perché Harry non me ne parla se è così importante come dici?" mi esaspero.
"sta cercando di risolvere le cose da solo, non vuole che tu ne risenta" non posso evitare di sentire una fitta allo stomaco, è un dolore quasi piacevole se non fosse per il fatto che è causato da lui che mi sta nascondendo qualcosa. Ma le parole di Katie, mi portando a pensare che, un minimo, debbo interessargli.
"ne risentirà lui?" scuoto leggermente il capo cercando di scacciare questo pensiero ma gli occhi di Katie danno conferma al mio tormento.
La mia mente corre ad aggrapparsi alle immagini di Harry che entra in camera e mi impone di seguirlo.
Alle sue mani rosse, lo strappo nella maglietta e i lividi.. tutto sembra avere più senso ma è un senso troppo limitato.
Se qualcuno lo avesse davvero picchiato per questo? Per, me? Ecco perché voleva portarmi via, cercava di allontanarmi da qualcosa, qualcuno.
Ma non capisco.. io, io non ne valgo la pena. E se sta davvero rischiando così tanto per tenermi al sicuro, beh non voglio che lo faccia. Lui deve stare al sicuro.
"Allie, davvero.. ha tutto sottocontrollo, riuscirà a sistemare le cose e non accadrà nulla a nessuno dei due" riflette il verde nostalgico nel mio blu in burrasca e mi sento rabbrividire.
Sono pronta.. "non mi importa di quello che potrebbe accadermi, voglio che lui stia bene" dico, in partenza forte, poi sempre di più a sciogliermi nelle mie stesse parole.
Però è vero, Harry non deve correre rischi per me.. al solo pensiero che qualcuno potrebbe fargli del male..
io.. io.. ah, non riesco nemmeno ad immaginarlo.
"credo sappia badare a se stesso"
"anche io so farlo"
"non è questo il punto, lui sa con cosa ha a che fare, tu no." Almeno lo ha capito.
"è questo il punto!" congedo la mia tristezza e la sostituisco con l'irritazione, mi sento totalmente rotta.
"n-non.. " mormora. Non ha nemmeno più modi per rigirare il coltello.
Le domande in circolo nella mia mente cessano per un istante di girare, respiro e credo di sentirmi tremare le ginocchia.
"devi stare lontana da lui" ahi.
La freccia scocca e si pianta violenta nel mio petto, credo che il sangue non potrebbe sostituire il dolore che sento. Vorrei invece che prendesse a confluire lentamente rigandomi il corpo, mi distrarrebbe per lo meno.
"non posso stare lontana da lui" deglutisco, avendo paura delle mie parole.
Katie mi guarda, tenue, è ovviamente a disagio e decide di lasciare la stanza prima che possa dire altro.
Harry sta facendo in modo che io dipenda da lui, mi sta lentamente trastullando il cervello e iniettandomi una di quelle droghe per psicopatici.
Non posso stargli lontana, per quanto lo vorrei, non posso. E la cosa mi spaventa perché mi farò male.. tanto male, e lui non raccoglierà i miei pezzi.
Ammicco un respiro pesante, dirigendomi senza forze verso il bagno.
Una doccia mi farà bene, spero.
Lascio che l'acqua calda mi righi il copro per dieci minuti abbondanti, sembra una sauna qui dentro.
I muscoli si rilassano e prendo a sfregare lo shampoo fra i capelli.
Ripeto l'azione più volte, cercando di coprire più tempo possibile ma poi sono costretta a girare la manopola dell'acqua e ad uscire.
L'atmosfera fuori dalla piccola cabina e letteralmente rigenerante, l'aria fredda mi si infrange sul copro bollente e respiro a pieni polmoni questa freschezza prima di rischiare un altro svenimento.
Pensieri di Harry che mi soccorre e mi avvolge in una coperta mi rimbalzano in testa, ma fanno male quindi cerco di scacciarli concentrandomi sull'aprire la piccola finestrella alla mia destra.
Afferro i vestiti dal pavimento e mi sistemo l'asciugamano ben saldo al petto prima di uscire dalla stanza.
Katie mi lancia uno sguardo vigile mentre cammino per il soggiorno ma poi si ritrae prestando attenzione alle immagini che scorrono sulla tv.
Credo stesse guardando Friends , o un programma simile.
Mi cambio in fretta, indossando una felpa e una semplice tuta grigia. Dopo essermi asciugata i capelli, l'orologio non segna più delle cinque e torno a rimuginare imperterrita fra i dubbi e le perplessità nella mia mente.
Se è così importante e pericoloso come tutti dicono, perché Harry non me lo dice? Potrei cercare di aiutarlo in un qualche modo.. se solo capissi cosa sta succedendo.
È un susseguirsi di fatti e cose non dette troppo veloce ed insopportabile , forse è per questo che Harry mi ha ripetuto più volte di stargli lontano.. crede che allontanandomi da lui mi allontanerà da questo "pericolo".
Non ha tutti i torti, ma più mi rendo conto di come si stanno mettendo le cose, più mi spingo nella sua morsa raccapricciante e spaventosa, mi sta inchiodando a se stesso senza nessuno sforzo.
E anche se ora sembra che le cose possano essere a calma piatta, so che verrò stritolata più forte di prima non appena qualcosa farà scattare la scintilla..
Harry.
Harry è l'unica vera scintilla che abbia mai provato in tutta la mia vita, l'unica vera storia che ho mai avuto è stata con Trevor, un bastardo tra l'altro.
Trevor, e non aveva neanche la metà del fascino che riesce a sfoggiare Harry solo camminando in una stanza gremita di gente.
I miei occhi spiccano sempre e solo su di lui, e su come aggroviglia costantemente le labbra.
Mi lascio cadere sfinita sul letto, sospirando e lasciando che immagini in sequenza invadano i miei pensieri.
Prima che possa rendermene conto, ho gli occhi serrati in un sonno frustante, a causa sua.
HARRY'S POV
Quando finalmente mi rendo conto di che ore sono, mi alzo da questo fottuto e logoro divano e mi dirigo a passi lenti verso la mia stanza.
Ho passato tutta la serata a poltrire come un vecchio pensionato, e non mi sento più le gambe per questo.
Le due bottiglie di scotch nel mio frigo sono state svuotate totalmente e mi preparo mentalmente a passare un'altra notte in bianco.
Pensieri di Allie che viene ferita per colpa mia mi mandando i brividi e odio già abbastanza me stesso per il fottuto disastro che sono, senza doverla avere sulla coscienza.
Mi siedo sul letto e tiro fuori il cellulare dalla tasca anteriore dei miei jeans, inizio a scorrere nella rubrica ma il mio dito si ferma su un nome a caso sul display maledicendomi mentalmente per non aver ancora il suo numero.
Non so neanche perché mi è venuta l'idea di chiamarla, magari far suonare e poi riattaccare, magari sarebbe lei a richiamare dopo, magari risponderei.
Lo butto sul materasso accanto a me e quasi rimbalza giù dal letto ma non mi importa, tiro la maglietta e me la sfilo per poi stendermi completamente.
L'alcol mi sta guizzando in testa, in tutto il corpo a dire il vero e non ho la mente lucida per un ragionamento coerente e non cazzone come spesso sono abituato a fare.
Questa situazione è una merda, Scott deve solo provarci a fare il bastardo e ad andare da lei e io non devo provare a farlo invece.
Tenerla fuori dalla mia vita.
Dovrebbe essere facile, ma non lo è neanche fottutamente poco. Vorrei raccontarle tutto e poter archiviare questa storia che mi sta paralizzando dal giorno in cui ha messo piede in quel collage ma la esporrei troppo al pericolo e le mani di Scott su di lei sono l'ultima cosa che voglio.
Le sue mani su di lei.. cazzo, non riesco neanche a pensarlo. È una cosa che mi fa rivoltare lo stomaco, il corpo di Allie è così perfettamente minuto che sarebbe capace di stritolarsela in un attimo.
Basta.
Mi scrollo di dosso pensieri instabili e le bollicine mi scoppiano nello stomaco, credo che vomiterò.
Cazzo, non sento neanche più di star respirando.
Guardo fuori dalla finestra ed è buio, che ore saranno? Forse le due..
Quanto sono stato di sotto in trance? Tutta la serata, e questa merdata mi fa totalmente sballare i sensi.
Rotolo su un fianco, annaspando un respiro profondo e premendo la mano sulla parte di materasso vuota accanto a me.
Questo letto è troppo grande per una persona, ma è adeguato al continuo bisogno che ha Allie di muoversi nel sonno.
Pensieri della sua incoscienza notturna mi fanno sorridere, sfregando contro il cuscino.
Balbetta anche, ma questa è una cosa che ho preferito non precisare quando le ho ricordato che si agita troppo mentre dorme.
La prima volta mi era preso un mezzo infarto, poi mi sono girato e ho visto che era solo lei.
Voglio dire, era bellissima ma chi cazzo è che parla così tremendamente ad alta voce nel cuore della notte? Allie, ovviamente.
Credevo che qualcuno avesse fatto irruzione in casa o non so cosa, poi mi giro e mi trovo una sonnambula nel letto. Non sapevo se tapparle la bocca o lasciarla continuare, poi ha pronunciato il mio nome e lasciarla continuare è stata la migliore delle idee.
Mi sono sentito rabbrividire quando lo ha detto, il mio nome era così chiaro ed udibile fuoriuscente dalle sue labbra rosse. Ricordo di aver notato come la sua pelle era lucida e le guance arrossate.. in effetti si moriva di caldo, così l'ho scoperta un po' e ovviamente sono finito per aggrovigliare la coperta solo su di me. Mi ha accusato di menefreghismo quando si è svegliata ma non mi interessa, le ho detto che avevo freddo perché non volevo mettere a punto di aver sentito una fitta allo stomaco mentre si agitava per l'asfissia più totale.
Fui tentato di svegliarla, volevo dirglielo, poi ho cambiato idea.
Io a quella ragazza non devo dire niente, solo tenerla ad una debita distanza.
Sbuffo tirando il lenzuolo a coprirmi il torace nudo, al di sotto delle coperte l'aria è fresca e questo aiuta a smorzare il calore e il caldo che sento a causa dell'alcol ingurgitato non più di un ora fa.
Il suono del mio cellulare mi scoppia nei timpani e impreco mettendo la testa sotto al cuscino.
Il rumore continua, imperterrito e fastidioso.
Sbuffo e mi allungo per afferrare il telefono a bordo del letto.
Guardo il display illuminarsi e ho dormito dieci fottutissimi minuti, cazzo. Non mi addormenterò più.
Sono le tre del mattino, chi è lo stronzo che chiama alle tre del mattino?!.
"cosa vuoi Brittany?" abbaio nella cornetta odiandola con tutte le fibre nel mio corpo.
"finalmente"
"che cazzo succede?" ringhio, infastidito e voglio che mi risponda oppure le chiuderò il telefono in faccia.
"hanno scoperto che i conti erano falsi,Harry" dice velocemente ed inflessibile.
Mi fermo per alcuni istanti a ragione e mi trattengo dal rispondere cercando di far mente locale.
"quali conti, di cosa cazzo stai parlando? Sai che ore sono, Brit merda non potevi chiamare domani?" dico a voce alta mentre faccio forza sui gomiti per reggermi meglio.
"i conti, dio Harry Scott sta venendo li e non è per niente contento" la sua voce pare più allerta di quanto non sia mai stata.
"aspetta, frena. I conti del prestito?" inizio ad agitarmi, e se è vero che Scott sta arrivando devo fare qualcosa al più presto.
"si, c'è stato un subbuglio per tutta la sera tra Scott e il tizio dei soldi. Poi, è venuto tutto a galla, Harry. Vi stanno cercando tutti, dovete fare qualcosa" la sua voce va ad intermittenza attraverso la cornetta del telefono.
"cazzo" è l'unica cosa che riesco a dire, che la mia mente alcolizzata riesce a formulare.
I miei pensieri schizzano su Allie, prego stia dormendo.
Ovvio che sta dormendo, ma voglio che resti in quella fottuta camera per il resto della giornata di domani, cosa che non accadrà ma che ho un disperato bisogno che accada.
"senti, non è altamente improbabile che lo abbiano scoperto? Insomma, sono passati quanti? Due anni?" mi tiro i capelli e la testa sembra un vortice di problemi irrisolvibili.
"sono passati due anni ma a quanto pare i conti sono tornati e voi siete fottutamente nei cazzi"
"non dire che siamo fottutamente nei cazzi" la riprendo, sapendo che in realtà siamo in molto peggio.
Sto per dire qualcosa quando la porta si spalanca violentemente sotto i miei occhi.
Uno Scott furioso ed ubriaco, molto più che ubriaco, si sta dirigendo verso di me.
Attacco la chiamata senza dir niente a Brittany e salto fuori dal letto velocemente.
"sai cosa cazzo è successo?" stringe i pugni e i muscoli sul suo viso si contraggono, le sue nocche bianche mi fanno affiorare nella mia mente le condizioni in cui mi ha ridotto l'ultima volta.
"Brittany mi ha appena chiamato"
"quindi hai capito che siamo ufficialmente ricercati?" enfatizza disgustosamente quella parola.
"Non è la prima volta che nessuno dei due ha a che fare con le forze dell'ordine, Scott" gli ricordo, deglutendo silenziosamente.
"non ci finisco in galera per una cazzata di due anni fa" scatta, e mi fulmina voracemente con lo sguardo.
"non finiremo in galera, okay?"
"ci finiremo eccome, e ora che quella pettegola della tua ragazza verrà a farsi i dannatissimi affari nostri..."
"smettila di parlare di lei" lo zittisco, innervosendomi e andando verso di lui.
La voglia di menarlo a sangue nasce dentro di me, sangue fuoriuscente dalla sua testa mi manda l'adrenalina nelle vene.
"sto dicendo la verità, Harry. Katie mi ha chiamato oggi pomeriggio. Mi ha detto che vi ha sentiti parlare"
Per quale futile motivo Katie avrebbe dovuto farlo?!.
"comunque ci siamo fermati prima che potesse ascoltare troppo" giustifico entrambe stupidamente. Evitando di mandare a fanculo Katie davanti a lui.
"fatto sta che con la lurida e lunghissima boccaccia che si ritrova Allison , aspettati un interrogatorio nei prossimi giorni"sputa, secco ed è troppo nocivamente vicino al salto immediato all'ospedale.
"chiudi quella cazzo di bocca" abbaio, e attorciglio le dita al colletto della sua maglia strattonandolo più vicino.
Vedo l'agitazione nei suoi occhi ubriachi, proprio come i miei.
"sei fuori di te, Harry. vuoi capire che qui ci rimetteremo tutti?!" mi spinge dal petto ma non mi smuovo, nella mia mente echeggiano solo le parole offensive che ha rivolto ad Allie poco fa.
"Allie non entrerà in questa storia, okay? E qualsiasi cosa accada, aspetta di parlare con me prima di agire.
Quell'uomo non ha i nostri documenti e difficilmente ci rintraccerà, devi fottutamente calmarti" mollo la presa e quasi cade quando ci distacchiamo.
Allie è al sicuro nel suo letto. Allie è al sicuro nel suo letto. Allie è fottutamente al sicuro nel suo fottuto letto.
Mi ripeto freneticamente nella testa, poi il mio sguardo si inchioda col suo, furibondo ed iniettato d'ira.
"sai vero che la cosa non nuocerà solo su di noi? Se dovesse accadere qualcosa" mi chiede, ma è più un affermazione.
"cosa stai dicendo?" mi acciglio.
"è sempre così, non è la prima volta che sono coinvolto in cose di questo genere, prima di te è successo ancora" si ferma per osservare la mia espressione interdetta poi continua "arrivano sempre ad alzare le mani sulle debolezze della persona tirata in questione, non so se sono stato chiaro"
"non lo sei, infatti"
"quella ragazza è indiscutibilmente la tua debolezza, amico. Se qualcosa dovesse andare storto, e dovrebbero scoprire di lei, sarà la prima a rischiare" le parole escono lentamente e fatidicamente mortali dalle sue labbra.
Chiunque sia lo stronzo dietro questa storia, deve solo azzardarsi e metterle le mani addosso.
"sono stato chiaro, adesso?" inarca un sopracciglio, scrutandomi con troppa attenzione.
"che cazzo stai dicendo, Scott?!" mi agito
Distolgo lo sguardo per non far notare la mia reazione.
Pensieri di Allie crescono a manetta nella mia testa, irrefrenabili e disgustosi. Cazzo.
"sto dicendo la verità, non stai facendo assolutamente niente per evitare che ne stia fuori! Vi ha fottutamente sentiti parlare, possibile che tu sia così poco attento?!" sbatte più volte le palpebre, in un movimento continuo e veloce.
"sono attento, ma giuro che se permetterai che le facciano qualcosa.."
"quello che potrebbe permetterlo sei solo tu"dice, aguzzino.
Un respiro roco mi scappa dalle labbra e immagini raccapriccianti si trasmettono in sequenza nella mia mente. Non rispondo, ne lo guardo più.
Sto solo freneticamente pensando a lei. A distanza di secondi, la porta sbatte e Scott è uscito dalla mi vista.
So che ha ragione, e questa consapevolezza mi manda a brandelli ogni parte di me.SPAZIO AUTRICE
Ciao dolcezze volevo ancora ringraziarvi per i 5mila(ormai 6mila) lettori e i voti❤️ che dire, sono estremamente felice di come questa cosa si stia evolvendo e davvero, ne sono orgogliosa e soddisfatta.
Ho già pronti i prossimi capitoli ma,da come ormai avrete capito, sono intenzionata a postarne uno(massimo due) alla settimana :)
Ad ogni modo, ancora grazie infinite! Vi adoro e spero continuerete a leggere e votare la mia storia!❤️ grazie, a presto.Ps:ne approfitto anche per fare una piccola pubblicità alla storia di "ineedyou_lou" e alla sua storia "the thompson house" dateci un occhiata se vi va❤️
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SUDDENLY
Fiksi PenggemarAllison Dowson ha 18 anni e le idee ben chiare, frequentare il college non è mai stata un'alternativa e non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle e rincominciare. ma i suoi piani verranno presto intralciati quando un ragazzo rude e arrabbiato si...