CAPITOLO 74

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HARRY'S POV
Allie è china sul tavolo quando entro. I lunghi capelli scuri le scendono davanti al viso coprendolo totalmente. Capisco da un'improvvisa tensione delle sue spalle che si è accorta della mia presenza ma comunque non mi guarda. anzi, le sue dita si attorcigliano più salde intorno alla sua matita.
"credevo mi avresti chiamato più tardi" dice in tono piatto, senza alzare lo sguardo su di me. percorro la stanza a piccoli passi, appoggiando le mani al tavolo e guardando in giù verso Allie. Sta scrivendo quella che potrebbe essere una lista della spesa, ma molto più ordinata. Almeno della mia.. a dire il vero, in tutta la mia vita credo di aver fatto la lista della spesa solo due volte, una di queste con Gemma.
"non me ne sono mai andato in realtà"
"buono a sapersi" okay, è incazzata.
Faccio strisciare la sedia all'indietro e mi siedo di fronte a lei che si tira il foglio leggermente più vicino.
"potevi anche non disturbarti a tornare,comunque" dice
"ti ripeto che non me ne sono mai andato"
Finalmente alza la testa e mi guarda. noto immediatamente quanto le sue guance siano rosse e i suoi occhi leggermente lucidi e ormai la conosco abbastanza bene da sapere che ha pianto.
"Katie non c'è?" le chiedo
"No" risponde secca e molla di nuovo i miei occhi. La sua matita si muove veloce sul foglio sotto il suo naso e mi viene da ridere per la sua postura ingobbita.
"posso sapere cosa c'è di così tanto divertente?!" Allie mi guarda furiosa e con le guance in fiamme
"sembra che potresti mangiartelo quel foglio" ridacchio
"risparmiami, ti prego" mi fulmina con lo sguardo.
"posso sapere cosa c'è che non va?" dico, indagando sui suoi occhi grigi.
"lascia stare Harry, non è il momento" scuote la testa e un lungo di capelli le ricade davanti agli occhi, allungo una mano e glielo tolgo sistemandoglielo dietro le orecchie. Quando mi guarda, percepisco l'improvviso avvampare delle sue guance, ma questa volta non per rabbia.
"dimmelo"
"davvero non ci arrivi da solo?" increspa le sopracciglia
La guardo poi lei parla di nuovo "cos'era quello?"
"quello cosa?"
"te ne sei andato quando è entrata Katie! Non mi hai nemmeno guardata! Dopo tutto quello che è successo stamattina.. io.." la sua voce si rompe in un misto di tristezza e rabbia, la osservo e vedo il modo in cui sta stringendo quella maledetta matita e il movimento concitato delle sue labbra, un movimento praticamente impercepibile in realtà, ma io lo noto sempre.
"non me ne sono andato per quello, soltanto perché Katie aveva iniziato a rompere e sai, la conosco, non avrebbe smesso se fossi rimasto qui"
"questo comunque non centra, non.. non mi hai nemme..-"
"smettila" la zittisco "è ridicolo"
"Non Harry, non è ridicolo!"
"ti ho detto che non me ne sono mai andato!" la mia voce si alza
"è come se lo avessi fatto.."
"sono tutte stronzate Allie, e lo sai" dico "non volevo andarmene, ma Katie non avrebbe smesso di fare la lagna come stava facendo se non lo avessi fatto"
"Katie non centra.. tu..-"
"non cambierai idea, vero?" la interrompo, osservandola.
"no"
"bene, allora abbiamo un problema" inarco un sopracciglio e un angolo della mia bocca si tira verso l'alto. La mimica facciale dura di Allie ha un attimo di traballamento, e il suo viso viene attraversato da un ondata di colore rosso. Centro.
"non cercare di fare lo spiritoso. Non.. non ora" dice in fretta e si alza dalla sedia, portando con se i fogli.
Seguo i suoi movimenti, studiando alla perfezione il ripiegamento della maglietta sui fianchi pieni, Analizzando il modo in cui fa scivolare irritata i capelli dietro la schiena, Il passo svelto che la costringe a tenere gli appunti stretti sul petto. Poi sbatte la porta.
"posso sapere il tuo problema?" dico ed entro nella sua camera da letto. Allie è seduta sul suo minuscolo letto e mi lancia un occhiataccia non appena metto un piede nella stanza.
"non ho voglia di discutere, okay?"
Oh, invece si che discuterai se ce ne sarà bisogno.
"dimmelo"
"Harry, ho detto.."
"ho sentito quello che hai detto e non l'ho capito. Puoi anche cercare di sminuirmi alle volte e combattermi in un qualche modo ma non puoi, semplicemente non puoi evitare questo. Perché lo so che c'è qualcosa che non va. Quindi, dimmelo"
Spalanca gli occhi e li conficca cruenti nei miei. Un grigio-blu mi sta studiando con una strana intensità ma in un modo o nell'altro, so che non è arrabbiata per il fatto che me ne sono andato, ma perché semplicemente le ho appena sbattuto in faccia la verità.
"Allie.." inizio e lei si alza dal letto. Viene verso di me con la forza di un leone e mi spinge dal petto con tutta la minima forza dei suoi polsi poi mi raggiunge di nuovo, le sue dita attorcigliate al colletto della mia maglia, le sue labbra gonfie pulsano a pochi centimetri dalle mie e posso sentire bene il profumo sulla sua pelle, ha l'odore di qualcosa di speciale.
"ti odio" dice e la sua bocca copre precipitosamente la mia, riempiendola. La sua lingua mi scivola in bocca in un attimo. Okay, ti odio anch'io.
"sei tremendo" le sue labbra non mi mollano, la sento ansimare con angoscia e frustrazione ma anche un senso di liberazione improvvisa. Il suo corpo si appiattisce contro di me, sento i seni grandi sul petto e le sue dita risalire lungo le mie braccia. Ricambio il bacio con foga, passione, lasciando fare a lei per una volta.
"irrazionale" mi bacia più forte "pazzo" sento i suoi denti sul mio collo. "mi spingi al limite ogni dannata volta" ansima, iniettandomi degli strani brividi lungo la schiena.
Allie mi spinge contro l'armadio alle mie spalle, non mi fa neanche lontanamente male quando preme velocemente le mie spalle contro il mobile scuro ma osservo i suoi occhi e sembra determinata, so che lo è. Ora come mai lo è stata prima, vuole arrivare in fondo, scoprirmi.. vuole abbattere qualsiasi barriera, ogni muro, spogliarmi da ogni cosa non detta e cazzo, glielo lascerò fare per una buona volta, anche se non so cosa la spinga a desiderare di volere conoscere me così tanto, a voler aggiustare, me. perché non c'è niente, assolutamente niente di intrigante nel riparare un pezzo difettoso.
"e lo sai.." la sua voce respinge via ogni pensiero e mi focalizzo su di lei, ha le labbra gonfie e pulsanti, le guance rosse e calde.. "sei assolutamente consapevole di che effetto hai su di me" continua "ed è una cosa che odio e amo allo stesso tempo... questo, questo controllo che eserciti su di me.. quest'attrazione complessa e irremovibile che provo per te mi sta facendo impazzire.. non sapevo di poter desiderare così tanto una cosa, una persona."
ALLIE'S POV
"tu mi desideri?" Harry sembra sconvolto. I suoi grandi occhi verdi sono riflessi nei miei, irremovibili.
Certo che ti desidero... dio ti desidero talmente tanto da far male.
"si" dico e mi avvicino a lui fermo a pochi passi da me..
Parla non appena gli sfioro la mascella con le dita "come.. come potresti mai desiderare me?" io.. io non lo so. Forse perché sei semplicemente così, l'estremo di tutto. L'unica cosa sbagliata che rende giusto tutto il resto.
"dopo tutto quello che ti ho fatto passare.. sei stata in coma due settimane per colpa mia, questo non puoi, non posso dimenticarlo" improvvisamente sembra serio. I muscoli delle sue spalle tesi..
"sono stata una sciocca ad andarmene da sola in quel modo quel giorno, ma tu non c'eri ed è stato come se sentissi il vuoto dentro di me, non so nemmeno io perché, ma è così che mi sento quando non ci sei."
Harry rigira gli occhi sui miei, poi fissa i suoi piedi. Sembra pensieroso, allarmato quasi...
"tu sei tutto ciò che voglio, Allie. Cazzo non ne hai idea di quanto io ti voglia.." dice, buttando fuori le parole a fatica, quasi come se facesse male.
Ma?
"ma non voglio portarti giù con me. non voglio fare lo stesso errore, non con te" scuote la testa."non me lo perdonerei mai"
"non mi importa"
"deve importarti!" scatta "e se un giorno tu diventassi esattamente come me?!" la sua voce si alza, ma è rotta.
Come lui? In questi mesi ho capito che persona è Harry, è estremamente intelligente e divertente. Sa pensare, ed è per questo che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Forse le sue immagini sono offuscate da altre cose ma non mi importa, io voglio solo lui.
"non c'è niente di male in te" cerco di allungarmi per accarezzargli la guancia ma si sposta
"oh, smettila" dice "lo sai anche tu che non è così!" ora sta camminando avanti e indietro davanti alla finestra, posso sentire il suo respiro accelerato e percepisco il modo in cui la sua testa sta fumando.
"stiamo tornando indietro? Harry? è questo che stiamo facendo?" lo guardo.
"tu non capisci"
"fammi capire allora!"
"voglio farlo, ma non.."
"smettila" lo fulmino con lo sguardo "smettila e basta. Ti parlerò di me anche per tutta la notte se sarà necessario, e tu farai lo stesso. Guardami!" grido e mi avvicino velocemente strattonandogli la maglietta "guardami! Sono esattamente qui, per te. Io sono sempre stata qui, se te ne fosse minimamente importato!" la mia voce squilla ma Harry non smette di guardarmi, è concentrato su di me e la sento, quella sensazione che sento solo quando sono con lui.. rabbia, orgoglio, desiderio, scompiglio, confusione e amore.
Lui mi prende il polso togliendo la mia mano dal suo braccio, senza smettere di guardarmi negli occhi.
"ti vedo" dice, e le sue labbra sono sulle mie in una frazione di secondo. Snodando tutta la tensione accumulata in un attimo.

SPAZIO AUTRICE❤️
Ecco il nuovo capitolo! Spero con tutto il cuore che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando :)
Ps: GRAZIE infinite per i 31mila lettori!! Non potete immaginare quanto tutto questo significhi per me! Davvero, grazie di cuore.

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