CAPITOLO 54

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ALLIE'S POV
La mano di Zayn raggiunge la mia e sento un brivido sottopelle quando non riconosco il tocco famigliare di Harry.
Sono accaldata, ubriaca e mi sento così arrabbiata con lui in questo momento. Non posso davvero credere che abbia perso il controllo a tal punto da farmi del male.
A ricordarmi del sangue che mi cola dal naso è il dito di Zayn che mi scivola delicatamente sotto le narici
"stai bene?" mi chiede gentilmente mettendosi completamente davanti a me così da coprire Harry.
"no, andiamo" passo il dorso della mano sul sangue caldo e tiro Zayn dalla maglietta.
"aspetta, Allie" Harry si infila bruscamente tra di noi spingendo Zayn indietro. È totalmente concentrato sulla mia piccola ferita e so che si sta odiando in questo momento ma da egoista e procuratrice di cicatrici che sono per entrambi, lascio che si auto compiaccia da solo. Non ho bisogno che mi faccia dubitare un'altra volta delle mie intenzioni.
"lasciami stare Harry, e questa volta dico sul serio" lo avverto facendo alcuni passi dietro di me. "mi dispiace, non volevo farti del male. Sai che non lo avrei mai fatto apposta vero?" mi chiede agitato e con un enorme bisogno di sentirsi dire da me che va tutto bene.
"mi hai fatto sanguinare il naso! Solo perché eri incazzato che fossi qui" scatto
"non ero incazzato per il fatto che fossi qui, probabilmente me lo aspettavo ma.." dita frustate si allacciano ai suo ricci e ne tirano le punte "eri qui con lui" fa una pausa per guardarmi disgustato "ecco cosa mi ha fatto incazzare"
"dovresti lasciare da parte un po' questo comportamento da ragazzo iperprotettivo, mi ha davvero stancata" incrocio le mani al petto e lo guardo. Lui gira la testa per vedere Zayn osservarci in cagnesco.
"possiamo parlarne a casa? Ti prego" si avvicina di più e avvolge gentilmente le sue mani ai miei gomiti. Appoggio le mani sul suo petto caldo e sento la maglia bagnata e il suo respiro affannoso.
"Allie" sussurra cercando di attirare la mia attenzione completamente ma i miei pensieri sono troppo annebbiati. Giro la testa verso la grande parete bianca e guardo l'orologio di metallo appeso.
Quando mi volto di nuovo verso Harry, ho paura che il mio sguardo lo stia supplicando di baciarmi.
"è mezza notte" dico sorpresa. Lui annuisce. "sei qui" concepisco le mie parole rendendomi conto di star stringendo le sue mani nelle mie.
Un leggero sorriso si apre sulle sue labbra e la deliziosa fossetta si incava sulla guancia piena e morbida. "perché sei qui?" scrollo la testa. "tu.. questa mattina, io.. la chiamata.."
"non ci sono andato" mi interrompe. prende il mio viso tra le mani e si avvicina di più "non avrei potuto sapendoti qui"
"quindi sei qui solo perché non volevi che passassi del tempo con Zayn?" mi innervosisco e lui scuote la testa. "se mi fai finire di parlare.." due sue dita mi scorrono sotto il naso e grattano delicatamente via il sangue seccato "non avrei potuto andarci sapendoti qui ubriaca ed incazzata, ma soprattutto ubriaca" ridacchia "ma devo dire che lo stai gestendo meglio dell'ultima volta"
"grazie" alzo gli occhi al cielo.
"vieni con me, ti prego.. so quello che ti ho detto oggi e sono stato uno stronzo"
"mi hai ferita, Harry. indipendentemente dal fatto che tu sia uno stronzo o meno. Ma mi hai fatto male" mormoro abbassando lo sguardo ma lui preme due dita sotto al mio mento per costringermi a guardarlo di nuovo.
"lo so, e mi dispiace. So che non è una scusa accettabile ma è l'unica cosa che possa dirti adesso"
"è tutto così confuso per me.." sbatto leggermente gli occhi e Harry mi sposta un ciuffo di capelli sudato dalla fronte. "non riesco mai a capirti e non credo di avere le forze di reggere ancora a lungo"
"sei l'unica donna che abbia mai sopportato le mie cazzate così a lungo in tutta la mia vita" se non lo conoscessi potrei dire che mi stia quasi supplicando "quindi ti prego, non smettere di farlo"
HARRY'S POV
"Allie" si intromette Zayn e lei si scosta leggermente per guardarlo. "davvero? Cioè hai davvero intenzione di dargli retta?" sembra sconvolto.
Allie non sembra dargli troppa importanza ma il suo sguardo preoccupato mi terrorizza.
"non puoi davvero andare con lui, non dopo tutto quello che ti ha fatto!"
Grazie bastardo.
Zayn mi spinge da una spalla per raggiungere lei davanti a me. È probabilmente l'unico in questa stanza con le palle per fronteggiarmi e la cosa mi irrita dannatamente tanto.
"ascoltami" le dice prendendo il suo piccolo polso tra le mani "non devi farlo, non per forza. So quanto tu ti senta condizionata da lui in questo momento ma devi scegliere il meglio per te stessa"
"ho la strana impressione che tu ci stia provando" lo schernisce lei e mi faccio scappare un risolino guadagnandomi un occhiataccia da entrambi.
"sai che non è così" Zayn mi da le spalle ma posso vedere comunque l'espressione confusa di Allie mentre si avvicina, questa fottuta situazione sta andando troppo oltre. "non nego ciò che provo per te, io per lo meno sto cercando di affrontarlo.."
"ora basta" lo spingo bruscamente e prendo Allie per la manica del vestitino aderente e nero che indossa.
"Harry!" urla lei e si scrolla guardando preoccupata Zayn, è troppo dannatamente innocente e non si rende conto che lo sta facendo solo ed esclusivamente perché privo di pudore e stronzo colossale.
So di non essere un angelo o qualsiasi cosa che gli si avvicini anche solo lontanamente ma so per certo di provare per questa donna qualcosa di superiore a tutto ciò che ogni dannato uomo sulla terra possa provare. Lei è mia e gli altri devono saperlo.
"smettila di fare la bambina, non vedi che lo fa apposta?" la sua manina è calda quando la prendo e mi assicuro di stringere la presa prima di iniziare a muovermi nella stanza gremita.
"non hai il diritto di trascinarmi fuori da qui" si agita "lasciami!" punta i talloni per terra e devo tirare con più forza per trascinare fuori il suo peso.
"se non vuoi ascoltarmi qui lo farai nel mio dannatissimo appartamento"
"non verrò con te in quella casa Harry!" urla ma la sua voce è talmente sminuita a causa della musica troppo alta.
Ho quasi raggiunto la porta quando sento Allie tirare di più, mi giro giusto in tempo per vedere un lurido verme ubriaco prenderla dai fianchi.
"levale le mani di dosso" il mio pugno entra in collisione con la sua faccia ricoperta da sudore e barba vecchia di una settimana.
Tiro fuori Allie dalla casa e mi fermo qualche secondo per riprendere fiato, mi piego e premo le mani sulle ginocchia mentre vedo la sagoma furiosa di Allie scendere a due a due li scalini del portico e andare verso la mia auto sulla strada.
La raggiungo e ha le braccia piegate sul petto in segno di onnipotenza, non posso trattenere un piccolo sorriso quando inizia a sbattere irritantemente il piede sull'asfalto come qualsiasi bambina viziata.
"alza questo dannatissimo riscaldamento" sbotta sbattendo la portiera e io giro veloce la rotellina per far crescere la temperatura.
"da dove esce questo tuo lato aggressivo?" la prendo in giro
"tutta colpa tua, passo troppo tempo con te e non mi fa bene"
Probabilmente ha ragione ma da lurido egoista amo sentir menzionare da lei il nostro tempo passato insieme, nostro.
Allie si sfrega le mani sulle braccia conserte e piccoli brividi crescono sulla sua pelle imperlata di sudore. Mi sfilo la felpa e gliela allungo.
Sento un irrefrenabile piacere quando la infila e si appoggia al sedile sospirando.
"quanti bicchierini hai bevuto? Riesci a ricordartelo?"
"dovrei contare ogni bicchiere che bevo ogni volta che esco adesso?" risponde ironica
"dico solo che dovresti stare attenta, e.."
"proprio tu dici a me di stare attenta?" sbuffa una risata ubriaca
"da quando hai la lingua cosi lunga?" la guardo prendendola in giro.
"da quando mi hai costretto ad averla" sogghigna ma è seria e la consapevolezza di starla trasformando in qualcosa che non è mi fa andare in contro circuito. Non me lo perdonerei mai, se finisse per odiarmi per averla resa una persona arrabbiata e irascibile.. mi odierei ogni singolo giorno della mia vita se per colpa mia dovrei perderla e renderla diversa.
"Harry? che stavi dicendo?" Allie mi da qualche colpetto sul gomito e torno alla realtà, il suono della sua voce è così sollevante da sentire quando sei stato all'inferno per così tante volte.
"non accettare drink dagli sconosciuti"
"era questo che volevi dirmi?"
Annuisco. "non sono una bambina" alza gli occhi al cielo.
"lo so, ma non sai cosa potrebbero darti e nel giro di poche ore saresti all'ospedale per assunzioni di chissà quali droghe"
La guardo velocemente e sta osservando davanti a se sconvolta
"ehi" appoggio una mano sulla sua coscia nuda e lei sembra rilassarsi "non accadrà anche a te se non accetti drink da nessuno, tranne me"
"tu che mi offri un drink?" dice scherzosamente "questa devo davvero vederla"
"credi che non ami anch'io vedere delle ragazze sexy ubriache in un vestito che a momenti non si vede neanche?" ghigno stringendo la sua pelle nella mia mano, la sento sussultare e mi eccita terribilmente.
"dovrai tener conto delle tue parole quando vorrò ubriacarmi e tu vorrai impedirmelo" ridacchia, è un suono che amo terribilmente tanto.
Il viaggio verso il mio appartamento continua silenziosamente e Allie finisce per addormentarsi dopo soli cinque minuti.
Mentre la guardo dormire, sul sedile della mia auto e stretta alla mia felpa, è la creatura più bella che potesse esistere al mondo. Così disumanamente perfetta che fa male, un male pesto e mortale che mi scuote l'anima dal primo giorno in cui l'ho vista.
L'estremo bisogno che ho di lei mi spaventa a morte, sento che non riuscirò a controllare tutto questo. Non ci sono abituato, non ho mai lasciato che i sentimenti prendessero il sopravvento mentre ora mi sono reso totalmente vulnerabile per lei ed è più difficile da gestire, perché la rabbia è più facile da manovrare.
Allie emette qualche versetto e si rigira sul sedile dischiudendo leggermente la bocca, un po' di saliva le bagna il labbro e il mento ed è la cosa più tenera che abbia visto da anni.
Lei è l'unica eccezione della mia vita, nessuna scusa. È quasi come se in lei ci fosse qualcosa in lei di cui avverto il bisogno e non posso cedere alle mie cattive abitudini e al mio essere uno stronzo ventiquattro ore su ventiquattro.. so che lei si merita più di ciò che ho da offrirle ma qui, mentre la guardo dormire, colgo in lei una serenità che mai mi è capitato di vedere nella mia vita. Sento il suo respiro pesante e il profumo paradisiaco di frutta e quella sua crema per il corpo che mi manda fuori di testa, posso vedere la dolcezza e la calma sulla sua faccia ed è totalmente rigenerante. Quando sono con lei riesco a sentire che anche per me c'è una speranza.
"Allie.." le scuoto il braccio per svegliarla quando arriviamo.
"mmmh.."
"svegliati, siamo a casa"
Siamo a casa. queste parole mi tormentano dal giorno in cui abbiamo fatto l'amore per la prima volta. Nonostante tutto il casino, poter chiamare casa un posto con lei sarebbe tutto ciò che desidererei.
Quando non da segni di vita o reazioni ai miei colpi, apro la portiera e la prendo in braccio premendo una mano sotto le sue cosce e una dietro la schiena.
Lei farfuglia qualcosa di incomprensibile e fruga le testa nel mio petto, la stringo fra le braccia e la porto in casa facendo attenzione a non svegliarla troppo bruscamente. Il suo respiro è ancora pesante quando l'appoggio sul letto e la pelle calda è imperlata di sudore.
Allie si muove verseggiando e pensieri della notte in cui ha vomitato ed è stata male mi percorrono la mente. Apro le finestre sperando che l'aria sia fresca a sufficienza da darle un attimo di sollievo, sono sollevato di vederla calmarsi e premere la faccia sul cuscino.
Mi siedo ai piedi del letto sfilandomi scarpe e pantaloni, il pensiero di una doccia calda è invitante ma in questo modo mi perderei i discorsi senza senso di Allie e le conversazioni esilaranti che farfuglia nel sonno, da ubriaca è ancora più divertente.
"Harry" mormora
"si?"
"niente"
Caccio la maglietta in cima al mucchio dei panni sporchi e mi giro verso di lei.
"hai.. hai caldo?" le sussurro sfregando una mano sulla sua spalla. La sua pelle è condensata dal sudore, quindi le sfilo la mia felpa e lei sospira alzandosi il vestito attaccaticcio e aderente.
Quando lo butto sul pavimento, Allie è solo con l'intimo addosso e per la prima volta da quando la conosco, non sto pensando a quanto sarebbe bello sbatterla sul letto ed entrare in lei.
Penso invece alla forma perfetta dei suoi fianchi e alla pelle cremosa e soffice. Al modo in cui tiene la guancia premuta sul cuscino e la piccola chiazza di bava è accanto alla sua bocca socchiusa. Penso a quanto bella possa essere anche da sbronza e col trucco sbavato addormentata nel mio letto.
Tiro un sospiro e scivolo accanto a lei, prendendola tra le mie braccia e sentendo il peso della sua testa sul petto, il suo braccio avvolto alla mia vita.
Premo le labbra sulla sua fronte sudata e lei emette un piccolo gemito. Sorrido e la stringo di più.
le cose brutte accadono.. ma per quanto mi riguarda, la vera sfida nella mia vita, la vera difficoltà sono io.
Sono sempre stato io.
Se non senti niente, non puoi essere danneggiato. non avevo paura degli altri, o dei fallimenti, o di sentire dolore ed Ho rovinato tutto fino a quando non c'è rimasto più niente, ma non voglio fare lo stesso errore, non con lei.
Significherebbe perdere l'unica cosa della quale mi sia mai davvero importato.
Dopo averla guardata dormire per venti minuti, non sento più alcuna pesantezza, alcun fastidio e chiudo gli occhi.

SPAZIO AUTRICE ❤️
Buon giorno ragazze!! Spero che il capitolo vi piaccia :) commentate e votate in tante!❤️ buona giornata 😊

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