CAPITOLO 10

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ALLIE'S POV

La porta sbatte violentemente dietro di noi.

L'aria gelida picchia sul mio viso e non c'è sensazione peggiore.

Harry mi ha mollata nell'istante in cui giungiamo all'esterno del locale.

Sono felice abbia lasciato la presa, ma sento ancora chiaramente il tocco vorace sul mio braccio.

Non so ne cosa dire ne cosa fare. Per prima cosa, mi allontano da lui. Non voglio più aver a che fare con cose del genere.

Lo sento tirare un colpo di tosse e noto come si scuote i ricci nervosamente. Ha freddo. La pelle nuda sotto la maglietta sta rabbrividendo al contatto fastidioso con l'aria ghiacciata.. Noto l'inchiostro scuro dei suoi tatuaggi e di quanto siano belli.

"perché l'hai fatto?" sputo tutto d'un colpo.

Capisco che non avrei dovuto dal momento in cui mi fulmina con lo sguardo.

Si irrigidisce.

Mi rivolge un ghigno. E un espressione priva di emozioni.

Non lo sopporto. Lo guardo aspettando una risposta che di certo non arriverà.

" Harry!" grido.

" vattene Allison!" tuona.

È serio?!.

" tu mi hai trascinato fuori a forza!" gli ricordo facendo alcuni passi verso di lui calpestando duramente il l'asfalto umido. mi trafigge con lo sguardo e i suoi occhi sono attenti su di me.

Fa spallucce distogliendo lo sguardo e afferrando il labbro inferiore fra le dita.

" allora?!" continuo.

" allora lasciami in pace" ringhia ma non si sposta più lontano da me.

Guardo come le sue iridi verdi si riflettono nelle mie ma non ho più ne la forza ne la voglia di replicare.

Tiro un sospiro portandomi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio.

Lo guardo mentre fa alcuni passi indietro e mi da le spalle allontanandosi verso l'entrata.

Bene. Mi giro, e me ne vado.

Ce l'ha fatta finalmente. Doveva diluviare per forza.

Ora sono fradicia, stanca.

Fradicia e stanca e non ce la faccio più. Sono arrabbiata con tutti e non ho la più minima intenzione di rivederli. Solo Katie. Beh, lei devo per forza.

la strada è buia e l'acqua picchia forte sopra di me. Ho freddo e non ho la più pallida idea di quanto manchi per arrivare. E se non sto andando dalla parte giusta?.

Saranno all'incirca dieci minuti che cammino e non riconosco neanche un minimo particolare lungo la strada o sugli edifici che mi porti a pensare di star andando per il verso giusto.

Non c'è nessuno. Solo il rumore assordante della pioggia che ticchetta incessantemente sull'asfalto e il rumore che provocano i miei passi sull'acqua.

C'è un lampione all'incirca ogni dieci metri, da un lato all'altro. E questo almeno mi da l'occasione di vedere dove cammino.

È semplicemente una delle giornate peggiori del mia vita. Salvo il fatto di aver conosciuto Liam. Solo questo.

Tiro un sospiro profondo e risistemo il cappuccio fradicio sulla testa.

i capelli ora sono letteralmente neri mentre mi ricadono bagnati sul petto. Ho un freddo assurdo. Sono una sciocca, ma mi continuo a ripetere che non devo fermarmi.

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