ALLIE'S POV
Il pranzo finisce in modo piuttosto tranquillo.
Zayn e Louis, da quando Harry se n'è andato, sembrano inaspettatamente più simpatici.. O comunque, sono cessati quegli sguardi e risatine fastidiose.
"direi che ci toccherà camminare per un po'" dice Katie, guardando pensierosa il posto nel parcheggio dove prima c'era la macchina di Harry.
" noi due dobbiamo andare in un posto" dice Louis riferendosi a lui e Zayn.
" vengo anch'io!" squittisce stridulamente Katie, poi si gira verso di rivolgendomi uno sguardo interrogativo.
" sei sicura che ..."
" sicurissima" la interrompo.
Mi sorride, faccio lo stesso.
"è stato ... " inizia Zayn . " è stato okay" lo interrompe louis, e la sua voce è sorpresa quanto lui.
" si ... okay "
Mi sorridono, e Katie accenna un mezzo abbraccio.
Poi, li vedo scomparire dietro l'edificio.
so che il campus non è poi così lontano con la macchina, ma sono a piedi adesso quindi dovrò sbrigarmi..dopo all'incirca venti minuti, non mi sento più praticamente i piedi ma cerco comunque di affrettare il passo.
Mi ritrovo a pensare a quanto fastidioso sia Harry. Ma non dovrei, perché dovrebbe interessarmi di lui? Non mi interessa infatti.
Scuoto la testa, cercando di liberare la mente e finalmente scruto l'edificio imponente del campus..
quando entro nella mia stanza, sento il sangue gelare nelle vene non appena capisco cosa sta succedendo...Un Harry alquanto alterato sta rovistando fra alcune cose sul tavolo
" harry?!" dico perplessa lasciando cadere la borsa sul divano.
Che diavolo ci fa qui??
Mi guarda con la coda dell'occhio ma la mia presenza non lo disturba minimamente da fare ciò che sta facendo. A proposito, cosa sta facendo?
" cosa stai facendo??" sbotto infastidita.
Lui sbuffa, lasciando cadere alcuni fogli sul pavimento.
Alzo gli occhi al cielo e raccolgo ciò che con maleducazione ha fatto cadere, è così irritante.
" Harry!" quasi urlo.
Si gira, finalmente.
" che diavolo vuoi?" mi fulmina con lo sguardo.
" che ci fai qui? E come sei entrato??" non capisco.
Katie ha preso per sbaglio le mie chiavi" la voce roca e sento che la sua pazienza sta giungendo al termine.
" e tu le sue?"
" si"
È così terribilmente scontroso che mi verrebbe voglia di mandarlo fuori a calci.
" cosa cercavi li?" chiedo indicando il tavolo.
Alza gli occhi al cielo.
" qualcosa per aprire la porta" scatta.
"vivi qui?"
"no" okay, il fatto che non dorma fra queste mura è già più rassicurante.
"peccato che invece io ci viva, qui " rispondo, seccata
"peccato che non me ne freghi nulla"
si crede d'avvero di essere chissà chi? Mi fa solo ridere. lo guardo e il broncio sul suo viso non scompare...Con due dita afferra il labbro inferiore e senza farsi troppi scrupoli si siede rudemente sul divano.
"con comodo" la mia voce ironica.
Mi fa un cenno.
sbuffo. Mi guarda e ghigna.
senza dire altro, mi giro e vado velocemente nell'altra camera, buttandomi sul letto. non posso davvero credere che sia qui.. non può essere qui. è insopportabile, maleducato e non centra niente con me.
" devi andartene" sbotto uscendo dalla stanza e andando nel soggiorno.
È ancora seduto sul divano, ha avuto la sfacciata idea di accendere la tv e mi guarda cupamente.
" faccio quello che mi pare" risponde.
suoi occhi trafiggono i miei, mi sento vibrare il petto .. non dovrebbe, che succede?
" è la mia stanza" sottolineo
Fa spallucce, tornando a guardare la televisione.
" sei così irritante" dico e lui ride
bella scelte di parole" mi prende in giro.
" quale diavolo è il tuo problema?!" grido alzando le braccia in aria.
lui Mi guarda per un attimo e Sento come una piccola scossa in tutto il corpo. Mi irrigidisco automaticamente..
La sua espressione è impassibile, ma noto che le sue labbra sono ancora umide e rosse come quando ci siamo visti per la prima volta questa mattina.
Noto il modo in cui rigira l'orologio al polso.. Le mani grandi..
Lo osservo mentre compie ogni gesto rilassatamente. Ha il respiro profondo, e i pantaloni aderiscono quasi completamente al corpo.
lo guardo, anche se non dovrei. E lascio da parte il fatto che non abbia risposto alla mia domanda quando gira di scatto la testa e i suoi occhi incontrano i miei.
" quindi?!" alzo un sopracciglio.
" quindi?" rigira la frittata a suo favore.
" Harry, devo farmi la doccia!" sono esasperata da questo suo comportamento così totalmente menefreghista.
" va" dice " finchè Katie non torna, sono bloccato qui" alza gli occhi al cielo respirando duramente, anche se in realtà non sembra minimamente disturbato dalla situazione.
"non sbircerò" un angolo della sua bocca si tira verso l'alto e io lo guardo in cagnesco, sentendo le ginocchia tremare letteralmente..
quando entro in bagno, mi assicuro di aver chiuso la porta a chiave.. Cerco di non pensare ad Harry, di là sdraiato sul divano.. e appoggio i prodotti dentro la doccia, poi Apro leggermente la finestrella così da creare una presa d'aria..
quando Apro l'acqua, Passo un dito sotto il getto per decidere la giusta temperatura e quando è abbastanza calda, scivolo oltre le tendine bianche.. il rumore dell'acqua che ticchetta sul pavimento interno alla doccia, riesce a distogliere i miei pensieri da quel perfetto disastro che si trova nell'altra stanza e pian piano, i nodi sulle mie spalle vengono districati dal calore... osservo pensierosa i mulinelli che scendono nel tubo di scolo insieme al sapone e mi chiedo se è così che deve andare d'ora in poi.. spero che da domani andrà meglio, deve andare meglio..
L'aria è gelida quando esco dalla doccia, ma fortunatamente sono abbastanza veloce da avvolgermi immediatamente nell'asciugamano.. Sposto i capelli bagnati su una spalla e li lascio cadere sul petto, poi Li spazzolo.. ho le guance rosse e le goccioline d'acqua mi rigano la fronte, così come quelle incastrate tra le mie ciglia mi scorrono sugli zigomi quando sbatto gli occhi.. Qui dentro c'è davvero troppo caldo. Guardo verso la finestra ma questo sembra non avere la più minima importanza...
Questa stanza sta diventando stranamente sempre più piccola, la testa pare scoppiare ... Le ginocchia mi tremano, e la vista è appannata ... okay, devo solo respirare, la mia mano è instabile e trema quando la passo sotto il rubinetto.. Mi passo un po' sul viso. Sento che sto andando a fuoco.
cerco di Respirare, ma non pienamente ... non ce la faccio. La testa gira senza controllo e sento come un peso schiacciarmi il petto. Mi sento debole e non ho più il controllo assoluto di ciò che sta accadendo.
La vista è annebbiata.
Il respiro affannato.
Cado a terra e sbatto contro la doccia.
Poi, buio.
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SUDDENLY
FanfictionAllison Dowson ha 18 anni e le idee ben chiare, frequentare il college non è mai stata un'alternativa e non vede l'ora di lasciarsi tutto alle spalle e rincominciare. ma i suoi piani verranno presto intralciati quando un ragazzo rude e arrabbiato si...