CAPITOLO 49

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ALLIE'S POV
La casa in mattoni accoglie la mia vista quando Liam ferma l'auto nel vialetto di casa sua.
Sento il dolore risanarsi leggermente non appena apro la porta e vengo investita dal piacevole e casalingo odore della stanza, un profumo di dolci arriva dalla cucina e mi sento meglio quando Liam mi sorride e mi indirizza verso la stanza.
"mamma" Liam richiama sua madre e Karen si volta verso di noi, l'espressione evidentemente sorpresa ma poi si scioglie e mi accoglie con un caldo sorriso.
"Allie!" Karen molla gli utensili che tiene in mano e pulendosele sul grembiule floreale che indossa, viene verso di me "che ci fai qui? che piacere!" mi abbraccia. Sono sollevata di vedere che non c'è l'ha davvero a morte con me come credevo.
Riesco a sentire il macigno sul mio cuore districarsi leggermente quando il viso dolce della madre di Liam mi guarda.
Non voglio davvero dirle che non avevo modo di tornare e che ho avuto una discussione con un ragazzo, inizio a sentirmi leggermente a disagio.
"a dire il vero" inizia Liam, capendo al volo la mia situazione. Lo sguardo di Karen si sposta su quello di suo figlio e tiro un respiro di sollievo. "Allie sarebbe rimasta in camera tutta la sera quindi ho pensato di invitarla"
"è stata davvero un ottima idea" esulta Karen. "solo.." mormora guardandosi intono freneticamente "non so davvero cosa possa offrirti, io e Ben avevamo intenzione di ordinare una pizza" sorride e gli zigomi le si coloriscono velocemente.
"oh va bene, davvero e grazie mille per avermi ospitata" le dico.
Sono sollevata di poter stare qui con Liam e la sua famiglia invece che al campus Con Katie e dove sicuramente Harry ha più probabilità di trovarmi, dopo ciò che mi ha detto Zayn per oggi non voglio dover più aver a che fare con niente del genere.
"che stai preparando?" allungo lo sguardo verso i fornelli al lavoro.
"dei cupcake" Karen indica entusiasta tutto l'insieme di ciotole e pentole. Sorrido e mi siedo su uno sgabello dietro il bancone insieme a Liam mentre sua madre continua allegra il suo lavoro.
"sei davvero un ottima cuoca" la elogio.
"i dolci sono il suo punto forte" dice Liam e sua madre alza il pollice all'insù mentre dandoci le spalle gira con la frusta un impasto. "eccome se lo sono" concorda Karen.
"dovrai insegnarmelo insieme all'aragosta" rido e si uniscono entrambi a me.
"che buon profumino" Ben ci raggiunge nella stanza, è vestito in modo totalmente casereccio e la somiglianza con suo figlio è ancora più evidente adesso.
"Allie!" mi vede e i suoi occhi quasi si illuminano "non credevo fossi qui" l'uomo alto e deliziosamente in carne si avvicina stringendomi in un caldo abbraccio.
"Non credevo nemmeno io che sarei venuta a dire la verità" dico.
"è stata una cosa dell'ultimo momento" Liam prende la parola appoggiando una mano sulla mia e guardando verso suo padre.
Adoro Liam per questo, è sempre presente tutte le volte che ho bisogno di lui.
Gli mimo un grazie con le labbra e lui sorride premendo i polpastrelli sulle mie dita e sfregando la mia pelle.
È davvero ciò che mi serve, un ambiente tranquillo e famigliare. Queste persone sono davvero magnifiche e stare qui e mille volte meglio che al campus o in una di quelle feste.
Riesco a sentirmi apprezzata e non svincolata ogni volta, solamente io, niente giochetti, niente segreti, niente offese o brutti ricordi.
Dopo cena, io e Liam saliamo di sopra per andare nella sua stanza.
È davvero ovvio che lo sia, tra l'altro, un grande letto con le lenzuola perfettamente ripiegate e dei grandi cuscini scuri appoggiati sopra.
La cosa che attira per prima la mia attenzione è l'enorme libreria in mogano scuro, posso notare tutti i volumi dei miei romanzi preferiti, orgoglio e pregiudizio è aperto sulla scrivania, le pagine sono leggermente giallastre.. dovrà averlo letto e riletto un milione di volte proprio come me.
"non sapevo amassi questo genere di libri" dico a Liam mentre faccio scorrere il dito sui dorsi dei libri nella libreria.
"si, in realtà li avrò letti tutti tre volte" ride e sorrido sentendoglielo dire. Quando mi volto, è seduto sul letto con un cuscino sulle gambe.
Lo raggiungo sedendomi con lui.. per un attimo, penso a me e ad Harry insieme nel suo letto, al modo che ha di abbracciarmi mentre dorme, come se potessi scomparire da un momento all'altro.. il suo profumo è così inciso su ogni cuscino che mi lacera il cuore non sentir niente quando ne prendo uno di Liam.
"Allie.." alzo lo sguardo per trovare quello di Liam "avanti, cos'è successo? Non voglio intromettermi ma sei così giù e lo odio" sussurra, è come se mi avesse appena letto nel pensiero
I momenti passati con Zayn di questo pomeriggio traboccano dai miei pensieri, non voglio permettere che le sue parole distruggano l'equilibrio che mi ero creata con Harry in questi giorni ma non posso evitare di sentirmi succube e troppo fragile da poter reggere tutto.
"sono uscita con Zayn oggi" sussurro.
L'espressione di Liam rimane immutata e non ho una reazione da parte sua quindi decido di continuare "andava tutto bene, davvero, poi ha menzionato Harry e mi sento così confusa adesso.." premo le dita sulle tempie cercando di smorzare il forte mal di testa ma ogni volta che ci provo sembra solo peggiorare.
"cosa ti avrebbe detto?" Liam usa le ginocchia per spostarsi sul letto e si avvicina di più, non voglio parlare di Harry adesso, non ne ho le forze per affrontarlo.
"solo delle sciocchezze" cerco di convincere me stessa
Harry non mi distruggerà, non se lo affrontiamo insieme.. so che può farcela, so che non lo vuole davvero.
Vorrei solo che Harry possa essere in pace con se stesso, liberarsi dalla rabbia e distruggere i nodi del suo passato.
"ti rovinerà come ha rovinato ogni cosa nella sua vita" ha detto Zayn.
La mia mente non riesce a formulare un pensiero.
non è così.. vorrei poterne essere sicura, vorrei che Harry fosse quel tipo di persona con la quale si può parlare ma non è così.. so che se solo tirassi in ballo l'argomento si infurierebbe e non voglio, non potrei reggerlo.
"non sono sciocchezze se ti fanno stare così" dice Liam, ha ragione non sono solo sciocchezze.
"mi ha detto che mi rovinerà come ha fatto con tutte le cose della sua vita, che non devo essere disposta a perdonare ogni sua cazzata"
Sento il mio cuore diventare poltiglia, "e tu? Tu cosa credi?" mi chiede Liam.
Io? Io cosa credo? Non lo so.. oddio non lo so davvero, nessuno mi aveva mai chiesto davvero che cosa fosse per me tutto questo prima d'ora e non lo so.
Certo, sento qualcosa per Harry.. qualcosa di incontenibile e non riesco a negarlo ma è anche così terribilmente difficile per me.
Mi sono innamorata? Lo amo? No, questo non è amore.. l'amore non può far così male, non così.. non può lacerarmi ogni volta che sento il suo fiato che puzza di alcol o che l'Harry che amo viene sostituito da quello stronzo e incontenibile, non è giusto, non può essere amore..
"io, non lo so Liam.." respiro "è tutto così confuso, è come se non riuscissi ad arrivare a fine giornata senza sentirmi a pezzi" mi si stringe il petto non appena lo guardo, lo sguardo dolce ma troppo compiaciuto..
"devi capire cosa vuoi per te stessa, Allie.. Harry è un bene per te? Nonostante tutto lo è? Solo tu puoi dirlo, ma non temere quella che potrebbe essere la risposta, devi affrontarlo. Devi affrontare lui e te stessa"
Sono stupita dalle sue parole, Liam è sempre così calmo e saggio e credo abbia ragione.
Odio i suoi momenti di delirio, un delirio lucido e coerente che solo Harry potrebbe creare, odio quando non mi ascolta e quando è troppo arrabbiato con il resto del mondo per poter essere se stesso ma amo quando si lascia andare, quando ride perché amo terribilmente tanto il suono della sua risata, amo il luccichio nei suoi occhi quando mi guarda e soprattutto amo come mi fa sentire.
Harry è stata la prima scossa di vita dopo anni, lui mi fa sentire viva, mi ha fatto rinascere e si, lo amo per questo.
"voglio affrontarlo perché sono stanca" mormoro.
Liam allunga una mano verso di me e me ne prende una stringendola, abbozzo un piccolo sorriso e lui strofina i polpastrelli sulla mia pelle calda liberandomi momentaneamente dallo stress
"è proprio per questo che devi farlo" mi guarda "io sono qui, qualsiasi cosa tu decida di fare"
Mi appoggio a lui e frugo la testa nel suo petto cercando di scacciare i miei pensieri confusionari, voglio solo potermi rilassare e non pensare più..
"grazie di esserci sempre per me, davvero, non so come ripagare ogni mio capriccio"
"non dire sciocchezze, è questo che fanno gli amici giusto?" Liam lascia un bacio sulla mia fronte e scosta leggermente la mia testa perché lo guardi. "giusto" sorrido.
"si sistemerà tutto, non temere, ora credo che tu debba riposare"
"Non so come ritornare al campus.. magari tuo padre può..-"
"non se ne parla nemmeno, resterai qui" mi interrompe. Non posso negare di sentirmi sollevata per la sua offerta perché tornare al campus significherebbe dover affrontare Katie e la mia mente si appesantirebbe solo di più, e poi li potrebbe esserci Harry.
"non voglio essere un disturbo Liam" sussurro, lui e la sua famiglia sono già stati troppo gentili con me.
"Non lo sei, e ora va a farti una doccia, dirò a mia madre di preparare la stanza degli ospiti" preme le dita sui miei zigomi e mi sento leggermente più leggera, sono grata a Liam per tutto quello che ha fatto per me fin dal mio primo giorno qui.. è sempre stato l'unica persona della quale posso fidarmi ciecamente.
Quando ho finito di farmi la doccia, i muscoli della mia schiena sono meno tesi ma ho comunque un aspetto orribile, il mio viso è totalmente privo di colore e due cerchi violacei sono ficcanti sotto i miei occhi stanchi.
Raggiungo la stanza che Karen ha gentilmente preparato per me e mi lascio cadere esausta sul letto, sono sfinita e l'unica cosa di cui ho davvero bisogno adesso è dormire.
In contrapposizione coi miei pensieri, il mio cellulare squilla dall'interno della mia borsa sopra il comodino.. sono tentata di lasciarlo squillare e non rispondere poi però il pensiero che possa essere mia madre o Gabe mi assale e mi alzo per rispondere.
Il nome di Harry appare sul display e mi sento raggelare il sangue, non posso non rispondere.. non dopo che ho detto a Liam che lo avrei affrontato.
"pronto"
"dove diamine sei?" tuona Harry.
Resto in silenzio odiando il rumore del suo respiro rabbioso dall'altra parte del telefono, non so davvero come comportarmi con lui adesso, non dopo quello che ha detto Zayn.
"rispondimi Allie, cazzo, per quale fottuto motivo non mi ha richiamato per tutto il dannato giorno?!"
"sono stata occupata" dico sottile, le mie mani tremano quando sposto il cellulare da un orecchio all'altro, mi assicuro di prendere un grande respiro prima di continuare questa conversazione.
"con chi? Sei stata occupata ad uscire con quel cazzone di Zayn vero? Che cazzo c'è di sbagliato in te?!" la voce di Harry si alza e scotta violentemente.. sento il petto far male ma l'irritazione nei suoi confronti per il tono che sta usando cresce.
"come lo hai saputo?" sussurro
"come l'ho saputo non ha un cazzo di importanza" ringhia "ora dimmi dove dannazione sei e ti vengo a prendere"
"non devi venirmi a prendere" rimango inflessibile nonostante le sue parole scortesi, non ho intenzione di permettergli di venire.. ero appena riuscita a rilassarmi un po' e le cose si stanno districando di nuovo.
"non dirmi cosa fare o meno, perché sei fottutamente uscita con lui?!"
"allora è questo il punto.." respiro "non ti interessa niente di me, vuoi solo essere sicuro che non esca con nessuno"
"sai dannatamente bene che non è vero" scatta "ma potevi stare con me oggi invece che con lui" posso sentire il suo temperamento scoppiare secondo dopo secondo.
Non ho le forze di continuare a reggere Harry adesso, non posso proprio e non ce la faccio più..
"in ogni modo, ora devo andare" mormoro, mi sto arrendendo davanti a lui ma non riesco a combatterlo adesso.
"non andrai da nessuna parte! Dimmi dove cazzo sei, Allie" è furioso.
"a casa di Liam, sto bene"
"per quale fottuto motivo sei li?!"
Sto odiando Harry per il modo in cui mi sta parlando, è tutto così sbagliato.. odio tutto questo, non voglio più sentirmi così a causa sua.
"non sapevo dove andare"
"potevi venire da me"
"non credo avrebbe fatto bene a nessuno dei due"
"stronzate" scatta Harry.
"adesso vado.." dico piatta, questa conversazione deve finire.
Prima che possa dire altro, riattacco e butto il telefono sul letto. Le mie mani impugnano i capelli in due pugni saldi e taglienti mentre sento che le lacrime si stanno formulando all'interno dei miei occhi.
Il mio respiro è fragile, sento che le ginocchia potrebbero cedermi da un momento all'altro mentre mi incammino verso il letto.
La testa fa male e non riesco più a restare sveglia, sono stanca fisicamente e mentalmente, mi addormento prima che possa rendermene conto, nel letto di Liam e senza il profumo di Harry tra i cuscini.

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