Heart || Encanto Story [Completa]

19. Il misfatto e stato compiuto!

Narratore pov.

Era passata una giornata da quando casita, aveva mosso porte, persiane che sembrava quasi un terremoto.
Diana per fortuna era riuscita a calmare casita, non del tutto, ma ci era riuscita.
Bruno, Augustin, Julieta e Diana non capirono come mai casita quella sera si era comportata in quel modo, anche se Bruno qualcosa aveva capito, ma Julieta si era spaventata fin troppo quella sera e nelle sue condizioni, non poteva di certo fare altri sforzi.
Quando l'indomani raccontarono cosa era sucesso il pomeriggio prima, al resto della famiglia, essa stessa si stupì delle cose che erano successe, sembrava quasi che casita, volesse proteggerli da qualcosa, o meglio qualcuno.
L'indomani arrivò presto, poiché i Madrigal, cercavano di capire da cosa effettivamente volesse proteggerli.
Soprattutto casita, stava iniziando ad interferire nella camera di Isabela, ed a lei sembrava strano, casita continuava ad eliminare piante e fiori della sua stanza, cercando di raffigurare con esse un Divai in una situazione non bella, che non fece altro che farla intristire ancora di più.
Isa si chiese il motivo di quel intromissione, mai le sue piante avevano assunto forme così particolari ed a tratti spaventose, per quanto amasse Divai, odiava vederlo nello stesso stato, in qui casita gli è lo raffigurava.
La verità era un'altra, casita stava cercando di far capire ad Isabela che Divai era in pericolo quel giorno, visto che Diana non poteva raggiungerla, poiché era da Bruno quella notte.
A casa Lopez invece, Divai si stava preparando per andare a lavoro, oggi sarebbe stato un giorno importante per lui, avrebbe avuto l'occasione, di proporre un suo bozetto al suo capo e sapeva già quale proporgli.
Per qui, andò fiero a lavoro, passando prima dal bar, per portare al suo capo, il solito cappuccino con tre zolette di zucchero che voleva ogni mattina.
Il giorno lavorativo di Divai andò alla grande, il suo capo gli aveva fatto i complimenti per il fantastico bozetto, tanto che riconoscendo il talento di Divai, il suo capo decise di metterlo nella prossima collezione, ovviamente riconoscendogli il merito.
Erano le sei del pomeriggio, Diana era ancora a casa Madrigal, che chiacchierava con Isa, del suo futuro con Divai.
Ultimamente Isa e Diana avevano legato tanto, tanto che Isa iniziava a vederla un po più come zia, che come futura cognata e Bruno, era felice di vedere che la sua amata, si era integrata bene nella sua famiglia, temeva che Diana non si sarebbe mai integrata, ma si ricredette subito.
Tornando a Divai, erano le sei e mezza e finito di lavorare, si diresse verso casa, il sole iniziava a tramontare su Encanto, dando spazio alla sera e mentre tornava a casa, Divai, continuava a pensare a quella ragazza che ormai tre mesi fa, gli aveva rubato il cuore, senza ridarglielo più indietro.
Mente lui pensava ad Isa, non si accorse che una macchina, precisamente una panda nera, lo stava seguendo tenendolo costantemente sotto tiro.

Alla guida di quella panda nera c'era Felipe, stava seguendo Divai, proprio perché voleva fargliela pagare, a lui ed a tutta la famiglia Lopez.
Felipe sapeva quanto Diana tenesse a suo fratello, così per fargliela pagare, decise, che avrebbe proprio ucciso suo fratello.
Dopo mezz'ora però Felipe si era stancato di seguire e basta Divai, ma voleva anche che lui vedesse in faccia chi era stato a farlo fuori, così suonò il clacson, così che Divai si rendesse conto che era lui e senza neanche dargli il tempo di scappare ho mettersi in salvo, investì Divai con la sua macchina, scappando subito dopo.
Per fortuna le strade non erano completamente deserte e qualcuno riuscì a chiamare l'ambulanza e soccorrere Divai, consentendogli un intervento più o meno tempestivo.
Benita la madre di Divai e Diana quella sera era a lavoro, si sarebbe trattenuta un po di più, per fare gli straordinari, ma presto ricevette una chiamata dal ospedale, in qui i dottori gli dissero che suo figlio era stato portato d'urgenza in ospedale e che al momento lo stavano visitando.

Diana pov.

Ero in camera di Isa, che mi stava mostrando tutte le tipologie di piante, che aveva creato e quelle che aveva, risi quando mi disse alcuni nomi, che erano alquanto buffi.