Divai pov.
Usciti dal ospedale io ed Isa decidemmo si portare Camilo e Dolores al parco, c'è nera uno a due isolati dopo l'ospedale, così arrivammo che i due si sganciarono dalle nostre mani e corsero, Camilo sullo scivolo e Dolores a giocare su una palestrina, per farvi capire bene, quella dove ti devi dondolare con le mani e passare di volta in volta alla sbarra successiva.
Ps.
Non so se ho reso l'idea, nel caso mi scuso, ma non so proprio come si chiami.Io ed Isa ci misimo seduti su delle panchine, lei guardava i bimbi ed io già che c'ero e visto che me lo ero appositamente portato dietro, mi misi a disegnare qualche bozetto per una collezione d'abiti a qui stavo lavorando, personalmente.
L'indomani sarei dovuto tornare a lavoro.
Uscito dal ospedale, ero stato nel luogo dove lavoravo e gli avevo spiegato un po meglio la situazione, il mio datore di lavoro aveva capito ed anzi, mi aveva proposto un periodo a casa, tanto per farmi rimettere, ma vedete, io accetai solo tre giorni di quel periodo che mi propose il mio capo.
Amavo così tanto il mio lavoro, che francamente, non vedevo l'ora di ritornarci.
Cinque minuti dopo mi suonò il telefono, risposi ed erano gli agenti che si erano occupati del mio caso, dove in sintesi, mi dicevano che tra qualche giorno si sarebbe tenuto il processo a Felipe ed io non feci altro che confermare la mia testimonianza.Diana pov.
<tesoro...Ma perché devi andare dai Gomez e dai Fernandez anche di pomeriggio?>,
Dissi triste a Bruno, avvicinandomi a lui, ma all'improvviso i mei ormoni cambiarono ed io presi Bruno dal suo poncho e lo tirai a me e con sguardo malizioso gli dissi.
Diana <perché non rimani qui con
me!>,Gli feci l'occhiolino, sperando che rimanesse.
Bruno <Dianita, mi amor...Vorrei davvero tanto, ma oggi le visioni non mi lasciano in pace, ed io devo riferirle, ma credimi, vorrei tanto rimanere!>
In seguito arrivò anche Alma a portare via il mio Bruno.
Capivo che ognuno aveva i suoi incarichi ed i suoi compiti all'interno della famiglia, ed io ero completamente stressata, avevo frequenti cambi d'umore, per non parlare poi degli ormoni che ogni volta che vedevo Bruno, mi vaniglia voglia di saltargli adosso e per carità, a lui sembrava neppure dispiacere tanto, ma alcune volte diceva che aveva paura di fare del male a me o ai nostri piccolini.
Ormai sono al quarto mese e non è solo l'unica cosa che è cambiata in me, ma anche la fame, se qualche mese fa, raramente mangiavo qualcosa in più, adesso invece Julieta minaccia di farmi causa, per tutte le volte che gli sbaligio il frigo.Diana <ho fameee!>,
Dico entrando in cucina, vedendo Julietta, che stava iniziando a preparare la cena per la sera, ed era appena ora di merenda.
Lei ormai dopo ben due gravidanze mi disse che era più o meno riuscita a contenere la situazione del troppo appetito, ma...
Diana <ammettilo mia cara Juli, che ieri sera, ti sei addentrata di soppiato per mangiarti le due empanada che erano rimaste dalla cena!>
Julietta <io? No! Figurati, non lo farei mai>,
Tentò di farla franca mentendo, ma io lo sapevo che mentisse, anche perché ieri sera, mi ero alzata anch'io, per tentar di rubare qualche empanada rimasta.
Diana <hahaha no davvero?>,
La guardai con sguardo scrutatore.
Diana <peccato perchè ieri c'ero anch'io!>
Julieta <ah...Vedi che allora non sono solo io quella in preda, alle voglie!>
Diana <bhe, in realtà, penso di aver beccato anche Pepa, ma non ne sono sicura.
Approposito dove sono quei due, e da poco prima di pranzo che non si vedono>Julietta <sono usciti per fare due commissioni ed organizzare la stanzetta per il nuovo piccolino che arriverà, ricordi che lei tra un mese partorisce?
E nel pomeriggio avevano anche un ecografia da fare>Diana <o wow...Finalmente vedremo il nuovo arrivato in casa Madrigal, chissà se sarà maschio o femmina...E tu Juli, quanto ti manca?
Muoio dalla voglia di conoscere il mio futuro nipotino o nipotina>Julieta <per me è ancora presto, sono solo al settimo mese! Ma anch'io sono curiosa di conoscere il mio bimbo, pensa che Augustin non ha voluto sapere il sesso, dice che vuole la sorpresa.
E poi, sono curiosa anche dei vostri figli, hai capito Brunito, due gemelli!>Diana <hahaha e si>
Julieta <ad ogni modo...Finisci di fare merenda, così poi quando arriva Pepa, andiamo a scegliere l'abito!>
Diana <ma ne sei sicura? A me non piacciono le cose molto appariscenti, carine si, ma non le voglio troppo apparisce...>,
Manco il tempo di finire la frase che Julietta mi guardò male.
Forse lei mi immaginava diversamente in abito da sposa.
Cinque minuti dopo sentì il telefono squillare, risposi ed erano due agenti, che mi informavano, che tra qualche giorno ci sarebbe stato il processo a Felipe.
Ed io in questi mesi ci avevo pensato davvero tanto e proprio grazie a Julieta, Bruno e Pepa, ero arrivata alla conclusione che si, avrei testimoniato al processo, avevano ragione tutti, a questo punto volevo che Felipe la pagasse per tutto ciò che ci aveva fatto.
Così confermai agli agenti che avrei testimoniato sicuramente al processo.Pepa e Felix tornarono verso le cinque ed io avevo appena finito la mia porzione, un po più sproporzionata di gelato rigorosamente alla vaniglia.
Julieta non voleva che a uno dei miei due bambini, venisse l'ingordigia per il cioccolato, ma io ero ghiotta di cioccolato, ed ogni volta che potevo, cercavo di sgraffignarne un pochetto.
L'altra sera ho trovato la scorta segreta di cioccolato a latte di Divai, che aveva nascosto, proprio per evitare che io la trovassi, ma quando si parla di cioccolato, o come un sesto senso.
Così io, Pepa e Julieta partimmo alla volta del primo emporio d'abiti da sposa.
Entrammo in un emporio ma effettivamente ci accorgemmo che li avevano abiti, che costavano veramente un occhio della testa e che avrei potuto permettermeli, se no, nel 2075.
Così caminammo per un altro isolato, quando notai, che apesso ad un manichino di un emporio d'abiti, che era proprio affianco a quello di abiti da sposa, c'era l'abito di Divai, voglio dire, quel abito lo aveva disegnato mio fratello, me lo ricordavo, perché me lo aveva fatto vedere ben quattro mesi e mezzo fa, dicendomi che lo aveva disegnato per me, per un occasione speciale, ma che non aveva mai avuto il coraggio di proporlo a nessuno, perché in sostanza non ci credeva neanche lui, nella sua arte.
Notai l'affluenza di persone che stavano fissando incantate l'abito al manichino, così tanto, che ad un certo punto quello che capì in seguito essere il datore di lavoro di Divai, uscì e ci presentammo.
Bene, fecimo un po di conoscenza, gli dissi che ero la sorella di Divai e lui dopo aver preso un po di confidenza, mi consegno una strana busta, che era anche più tosto piena.
In seguito mi disse che quello era la metà del ricavato, che spettava a Divai, per il successo che aveva fatto il suo abito.
Ringraziai il datore di lavoro di mio fratello e curiosa aprì la busta è sgranai gli occhi incredula, c'erano 10,000 mila pesos.
Rimasi scioccata e non poco, tant'è che Julietta e Pepa dovettero mettersi d'impegno per farmi riprendere.Ma all'improvviso ero sicura, ero tornata in me e dissi alle due, che non c'era più bisogno di stare a cercare l'abito da sposa.
Volevo che l'abito da sposa me lo disegnasse Divai!
Così presi il telefono e scrissi un messaggio a mio fratello:<vieni a casita SUBITO!>,
Scrissi a mio fratello.
Chiaramente condivisi con Pepa e Julieta, tutto ciò che mi aveva detto il datore di lavoro di Divai, ed anche che volevo che fosse mio fratello a creare il mio abito da sposa, anche perché, mentre parlavo col suo datore di lavoro, Pepa e Julieta erano li e stavano ascoltando tutto.
Tutti avevano capito quanto mio fratello avesse talento, per ciò che amava fare e più guardavo quella vetrina più mi commuovevo.
Tant'è che davvero, scoppiai a piangere, maledetti ormoni!
Ed io ero così fiera di Divai, che ripensavo a mio padre, ed ad una certa, mi ritrovai a guardare il cielo e sperare che nostro padre ci vedesse e stasse vedendo, quanto il suo piccolo bambino fosse in gamba, mi mancava così tanto mio padre.Ed ecco che scoppio di nuovo a piangere.
[Il continuo nella prossima parte]
STAI LEGGENDO
Heart || Encanto Story [Completa]
FanfictionDiviana ''Diana'' Lopez e nata e cresciuta ad Encanto, dove viveva con sua madre e suo fratello Divai. Se nel mentre Divai era un latin lover e faceva spesso strage di ragazze ad Encanto, Divi, così la chiamavano gli amici...Era una tipa piuttosto r...