53. L'amicizia di Camilo e Divai!

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Camilo pov.

Vidi Divai seduto a pensare alla sua scrivania, la situazione di Leo l'aveva sconvolto ed in più adesso la sua ex che torna per provarci con lui, insomma, non è proprio una bella situazione, quella in qui è.
Da quando era tornato questo Felipe, la vita di Divai, stava ritornando allo stato precedente, io ero ancora molto piccolo quando mi raccontarono cosa gli era successo tempo fa.
Dire che ci rimasi male era un eufemismo, volevo davvero tanto bene a Divai, nonostante lui abbia il doppio dei miei anni, lo sento come mio fratello anche se chiaramente non lo è.

Camilo <Di-Divai, posso entrare?>,

Gli chiesi il permesso per entrare.
Lo vidi girarsi verso di me ed accenare un si con la testa.
Così presi una sedia e mi sedetti accanto a lui, cercando di abbracciarlo per consolarlo.
Poco dopo unì anche lui le braccia alle mie e mi chiese scusa, per avermi fatto assistere a tutto quello.

Lo guardai e gli sorrisi, non c'era assolutamente nessunissimo problema, era il mio migliore amico, ci sarei stato comunque per lui.

Divai <chiamo Isa per tranquillizarla...Poi ti va di andare a mangiare insieme una pizza?>,

Lo sentì chiedermi, con un piccolo acceno di sorriso.

Camilo <certamente!.>

Gli risposi sorridendogli anch'io, dopo di che uscì un attimo dal suo ufficio per lasciargli la privacy di chiamare mia cugina in pace.
Mi avvicinai alla porta d'uscita della boutique di Divai e con la coda del occhio vidi l'ex di Divai e Felipe parlare di un qualcosa, così ci pensai su un pochetto e decisi di attuare un piccolo e forse subdolo piano per aiutare il mio migliore amico a liberarsi di questa piaga.
Mi trasformai nella ex di Divai, ed approffittando di un piccolo registratore che c'era proprio lì di fianco a me, appoggiato al bancone lo presi e sotto forma della sua ex uscì dalla boutique e tentai di far parlare Felipe.
Piano che fu talmente azzeccato, che funzionò subito, Felipe credette al fatto che io fossi Lexy e mi confidò tutto, dal fatto che era ossessionato da Divai e tio Bruno, al fatto di come pensava di far fuori Divai.
Mi imbestiali non poco a sentire tutto quel piano contorto, che quasi mi feci scoprire ritrasformandomi in me.
Poco dopo Felipe se ne andò
Tra le mie mani avevo la prova di tutte le angherie di Felipe e non solo, furbo com'ero gli chiesi sempre sotto forma di Lexy, se quella relazione non l'avesse scoperta qualcuno, quello che mi rispose Felipe era che a casa aveva ragazza e figlio, ma che non gli importava minimamente di loro e che ne tanto meno era la prima volta che li tradiva.
Furibondo tornai dentro la boutique, dirigendomi da Divai, per vedere a che punto fosse la chiamata con Isa, ma quando mi vide si spaventò.

Divai <Le-Lexy?>

Camilo <hahaha>,

Mi ero dimenticato di tornare in me.

Così lo feci subito.

Camilo <scusa...Non volevo farti spaventare, hahaha>,

Scoppiai a ridere, non riuscivo proprio a trattenermi.

Divai <hahaha, divertente Cami, proprio divertente!>,

Ma poi Divai si scagliò verso di me e per farmi smettere, si mise a farmi il solletico.

Camilo <hahaha, dai basta, hahaha ok ok la smetto!>

Divai <oh ti sta bene! Ad ogni modo Camilito, ho chiamato Isa e l'ho rassicurata, poi mi son fatto passare Pepa al telefono e l'ho informata che starai con me per cena.
Ora preparati che andiamo in pizzeria>,

Camilo <ok>,

Due secondi mi squillò il telefono, lo estrassi dalla tasca e sul display notai che era Estela.

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