Heart || Encanto Story [Completa]

52. L'ex di Divai!

Narratore pov.

Felipe se ne andò da casita, non perché avesse cambiato idea, o perché non volesse più uccidere Bruno e Divai, ma semplicemente perché conosceva qualcuno in grado di poter rovinare la vita a Divai, senza che lui venisse incriminato e o sospettato.
Proprio durante una delle nottate in qui Felipe a casa per suo figlio non c'era mai, era andato in un pub, ed in questo pub aveva incontrato una bellissima donna dai capelli biondi e dal fisico da mozzare il fiato.
Quella sera ovviamente Felipe non fu per nulla fedele a Tasha e si portò a letto la barista, così rivedendosi parecchi giorni dopo, questa barista aveva confessato a Felipe, che il suo ex l'aveva lasciata brutalmente per averla tradita con un altra e gli confidò che questo ex non era altro che Divai, già il nostro Divai Lopez.
Così a Felipe venne la brillante idea di aiutare Lexy a riconquistare Divai, così facendo lui ed Isa si sarebbero lasciati e lui avrebbe ottenuto la sua tanto attesa e desiderata vendetta.
Così raggiunse Lexy al bar, oggi avrebbe lavorato anche di pomeriggio, ed una volta lì, Felipe condivise con lei il piano per riprendersi Divai, l'unica cosa che non sapevano è che non era stato Divai a lasciare Lexy, ma l'incontrario.

Divai <mi amor, ti sei accorta anche tu ultimamente che Leo fa fatica a vedere le cose?>,

Chiese un Divai molto preoccupato per il figlio a sua moglie Isabela.

Isa <già!>,

Constatò anche lei triste.
Da poco più di una settimana Isa e Divai, si erano accorti che loro figlio Leo, faceva grossa fatica a distinguere alcune lettere ed a volte alcune non ne vedeva proprio.
Infatti era da alcune notti che Isa è Divai dormivano poco e nulla, a causa di tutte quelle volte che Leo, si svegliava nel cuore della notte con la vista appanata oppure, sbatteva contro qualche trave di casita, proprio perchè non riusciva a mettere bene a fuoco le cose all'interno della casa.
E per quanto casita cercasse di aiutare il piccolo Leonardo cercando di attutirgli quanto più possibile gli sbandamenti, era inevitabile che Leo avesse bisogno d'aiuto.
La cosa brutta era che Divai ed anche Isa erano molto tristi per il figlio e di  questo, ne risentiva del rendimento a casita.

Naturalmente tutti soffrivano per il piccolo Leo, che neppure Julieta riuscì a guarire con le sue pietanze.
Così Divai quella mattina uscì presto e decise di portare il figlio direttamente in ospedale, sperando che potesse dare loro un aiuto.
Isa doveva continuare con i suoi incarichi mattutini al mercato, per aiutare la gente del villaggio, proprio come faceva il resto della famiglia Madrigal, ma l'umore di Isa quel giorno non era dei migliori e nonostante Divai gli avesse detto, che l'avrebbe tenuta informata su ogni piccola cosa che avrebbero trovato a Leo, lei non si calmò l'ostesso.

Tornando a Felipe, riuscì a convincere Lexy a riprendersi Divai, gli disse che l'avrebbe aiutata in tutto, ed in tanto gli disse di farsi trovare con abiti succinti davanti la sua boutique e tentare così di sedurlo, Felipe con un inganno avrebbe attirato Isa alla boutique, che avrebbe colto in fragrante i due a fare cose sconce e di sicuro si sarebbero lasciati.
Felipe era ossessionato da Divai e da Bruno e avrebbe fatto l'impossibile per avverarli, quello che non sapeva però è che Bruno aveva pur sempre un dono di previsione.
Diana era a casa, ed era quasi alla fine del primo mese di gravidanza, quasi, la pancia non si vedeva ancora molto era ancora al primo mese quasi secondo, per qui riusciva bene a nascondere la pancia, quello che non riusciva a nascondere erano le nause e la fame incessante.
Provò di tutto, ma le donne Madrigal erano molto furbe.
A mezzogiorno il resto della famiglia tornò a casa per pranzare, tutti avevano molta fame, Pepa e Julieta apparecchiarono, l'unico che non tornò a casa per pranzo era proprio Divai, ed Isa era da cinque minuti prima che non aveva notizie né del marito e ne del figlio.
Isa non mangiò nulla per pranzo, Divai era stato bloccato in ospedale, per alcuni accertamenti che dovevano fare al piccolo Leo e poiché era così piccolo, aveva solo tre anni, avevano consentito al padre di stare dentro con lui, durante le visite.
Leo pianse molto quel giorno, ma Divai era lì, pronto a tranquillizzare il figlio, mai e poi mai lo avrebbe lasciato da solo.