33. Il processo! (parte 1)

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La mattina dopo,
Diana pov.

Mi svegliai di soprassalto, non tanto perché avessi fatto un incubo, tanto per le nausee mattutine, che ogni mattina avevo, ed erano una più forte della precedente.
Uscì dal letto, ieri pomeriggio mi ero fermata a casa Madrigal per la notte, come ormai le ultime cinque volte, durante questa settimana.
Pensate che Pepa e Julieta, ridendo e scherzando, qualche giorno fa, mi avevano detto, che ha questo punto, visto che ero quasi tutti i giorni a casita, avrei potuto anche tranquillamente trasferirmi, ed in efetti anche a Bruno la cosa sembrava non dispiacere affatto, così avrebbe potuto aiutarmi con la gravidanza, visto che con due gemelli in grembo, devo stare molto, molto a riposo, ed evitare il più possibile qualsiasi sforzo.
Bruno teneva molto al fatto che non mi sforzassi più del normale, ma la cosa bella è che durante questi quattro mesi, ho avuto la possibilità di continuare a coltivare la mia arte con la pittura.
Io amo dipingere e per aiutare mamma a pagare le bollette ed a mantenere la casa, avevo deciso di vendere i miei quadri e piccoli ritratti al mercato di paese, ma capite bene che adesso in stato interessante, non posso fare più nulla di tutto ciò e la cosa mi ratristava parecchio.
Corsi in bagno a vomitare e come di consueto mi sentivo sempre male ogni volta, anche perché Bruno, ogni mattina che mi sentiva vomitare, si svegliava preoccupato.
Appoggiai la schiena al muro freddo del bagno, ero davvero molto stanca di vomitare ogni mattina.

Bruno <mi amor...Sta-stai bene?>,

Lo sentì chiedermi preoccupato, vedendolo entrare in bagno.

Bruno <le solite nause mattutine
vero?>,

Mi chiese, per poi mettersi seduto accanto a me, appoggiando le sue mani sul pancione.

Bruno <hey piccolini...>,

E di colpo il mio cuore si riempì d'amore, vidi Bruno appoggiare anche il suo orecchio sul mio pancione, per riuscire a sentire il battito dei bimbi ed al col tempo, prendere a parlarci.

Bruno <dovete fare piano...>,

Lo sentì sussusare piano, ed io lo guardai, ed i miei occhi diventarono lucidi, era così bello ed amorevole con i suoi futuri pargoletti, che istintivamente sorrisi.

Bruno <o farete male alla mamma>

E nulla dopo di che Bruno diede un bacio al pancione, quando all'improvviso sentì di nuovo il telefono squillare, era il dottore.
Il dottore mi aveva chiamato per avvisarmi che oggi avrei avuto un ecografia, per controllare come stavano i gemelli.
Così ringraziai il dottore e posai giù, ma poi squillò di nuovo il telefono, questa volta erano gli agenti, che ci comunicavano che oggi si sarebbe tenuto il processo a Felipe.

Bruno <chi era al telefono?>,

Lo sentì chiedermi Bruno curioso.

Diana <il dottore ed l'agente!
Ti ricordi che oggi abbiamo l'ecografia di controllo dei gemelli?>

Bruno <ops...Mi sa che me lo ero completamente dimenticato scusa.
La visione di ieri al signor Fernandez, mi a stancato.
Per fortuna era un buon uomo, non mi ha sbattuto la porta in faccia, ma quando gli o detto ciò che sarebbe accaduto, mi ha guardato male!>

Diana <bene! Ci doveva solo provare a chiuderti la porta in faccia, oppure gli io gli chiedevo direttamente in faccia quelli di casita!>

Ops, dannazione ma che sto dicendo, io non reagisco così!
Maledetti sbalzi d'umore.
Ma vidi Bruno ridere, forse, avrebbe voluto che lo facessi davvero.

Diana <scusa>

Bruno <hahaha tranquilla!>

E mi baciò, per alzarsi poco dopo, per andare a fare colazione.

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