62. Discussione pacifica finita male!

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Due giorni dopo,
Narratore pov.

La tensione è la tristezza a casita era davvero tanta, la domenica di Diana era stata letteralmente orribile, non si era alzata neppure dal letto, per mangiare, già tanto che si alzava per andare in bagno, ed era due giorni, che Julieta si occupava di Ana e Pedro.
Per Julieta non era un peso occuparsi dei suoi due nipotini, anzi, li amava davvero tantissimo, ma vedere le condizioni in qui era la sua migliore amica, la faceva davvero sentire male e neppure Tasha che condivideva la camera con lei, riusciva molto a farla scendere dal letto, Tasha era disperata le aveva provate tutte per far scendere Diana dal letto, ma lei si era proprio imputata.
Il brutto era dover spiegare a Pedro ed Ana, come mai il loro papà fosse scomparso, ma in quel momento non se la sentiva proprio di affrontare quel discorso, ed a dire la verità, non sapeva neanche lei cosa dire.
Il lunedì Diana non si alzò neanche per far colazione e come il giorno precedente, Divai e Julieta fecero a turno per portarle almeno un po di cibo, sperando che mangiasse, ma quando tornavano a riprendere il vassoio, notavano sempre che questo vassoio era pressoché pieno, sinonimo, che Diana non aveva toccato nulla.
A tutti sembrava strano il fatto che Bruno fosse scomparso così di punto in bianco lasciando moglie e figli e tra l'altro, Abuela entrava ogni volta in cucina, quando questo discorso veniva sempre a galla e lei, non smuoveva un muscolo, né tanto meno diceva che era stata lei a cacciarlo e che Bruno, aveva acconsentito solo per paura e disperazione.

Bemita <non ci credo...Hai cacciato Bruno, mentre mia figlia era incinta di lui? Ma sei seria Alma!>,

Disse una Benita incavolata nera ad Abuela, nella loro camera.

Abuela <sciu, non dire nulla o ci sentiranno tutti! Nessuno deve sapere che ho cacciato io Bruno!>

Benita <ma è assurdo Alma! E sentiamo perché lo avresti cacciato?>

Abuela <lo sai Beni...Sai quanto sia difficile perdere tutto nella vita, ed io ho già perso Pedro, non voglio perdere anche questo miracolo!>

Benita <ma che c'entra! Anch'io ho perso Ignacio in guerra molto tempo fa...E sai benissimo quanto Diana è Divai abbiano sofferto per la perdita del loro padre.
Ma non per questo ho mandato via mio figlio, perché ha avuto una visione...Stiamo scherzando!>

Abuela <si ma...Bruno ha visto che il miracolo finirà un giorno...Ed io non voglio perdere di nuovo tutto!>,

Rispose Abuela, sedendosi triste sul letto.

Benita <hai mai pensato che forse non sia Bruno la causa, del miracolo che finisce?>,

Si sedette con lei, sul letto.

Ma non avesse mai detto quella frase, che Abuela si arrabbiò con Benita.

Abuela <cosa stai insinuando scusa?>

Benita <nulla...Penso solo che in qualità di tua migliore amica Alma, forse devi renderti conto di ciò che fai!
Sono anni che costringi tutti ad essere perfetti, non è giusto così!>,

La discussione tra le due si alterò talmente tanto, che le frasi delle due divennero presto urla e rimbombavano in tutta la casa.

Camilo pov.

Era più o meno mezzo giorno e le urla di Abuela e Benita, stavano iniziando ad essere talmente tanto forti, che noi tutti dovettimo uscire fuori e stare in giardino, i bambini si stavano scioccando da ciò che sentivano.
Mamà mi chiese se oggi sarei restato a pranzo, ma gli dissi subito di no, mi stavo preparando per andare a prendere Estela a scuola.
Oggi avrei risolto una volta per tutte la storia tra me, Diego e Lucynda.
Dovevano capire che Estel era la mia ragazza e che loro non centravano nulla, dovevano semplicemente starci alla larga.
Così mi preparai, mi misi la mia amata ruana gialla ed arancione, ed elemosinando trenta pesos da papa, mi recai a prendere Estela a scuola.

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