63. Mike e depresso!

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La sera stessa,
Mike pov.

Tornai triste a casa, mi sembrava che la cosa giusta da fare fosse aiutare gli amici, le persone buone, così mi avevano insegnato i miei da piccolo, ma a quanto pare non conta molto, quando sei ricco e quando puoi permetterti ciò che vuoi, perfino agirare la giustizia.

Madre <muoviti a fare le valigie, non vogliamo un traditore in casa nostra!>

Padre <già Mike, Diego ha già subito troppi problemi per colpa tua!>

Mike <ma papa ha iniziato Diego, ha tirato un pugno a Camilo ed a me, che sono suo fratello, ti pare coretto?>,

Chiesi a mio padre, con un pelo di nervosismo nella voce, ma ciò che mi rispose mi fece ancora più innervosire.

Padre <ovvio! Si sta dalla parte della famiglia, non dalla parte degli amici.
Tu hai sbagliato ed adesso la devi pagare>

Mike <assurdo...>,

Corsi in camera, sbattendo la porta, presi una valigia e la riempì con le cose più importanti, spazzolino, vestiti, libri per i compiti e via dicendo.

Loren <mamà, papa, non voglio che Mike se ne vada di casa...Non è giusto, sigh>,

Sentì la mia piccola sorellina piangere, non voleva che me ne andassi, ma a questo punto preferivo di gran lunga vivere sotto i ponti, che vivere con i miei genitori, tanto non mi avrebbero mai capito, avrebbero comunque sempre dato ragione a Diego.
Ma fortunatamente avevo messo da parte un po di risparmi per il liceo, in questi anni ero riuscito a racimolare 7.000 mila pesos, facendo nel mentre anche qualche lavoretto dopo scuola, come il baby sitter, amavo i bambini, infatti e per questo che Loren preferisce di gran lunga me a Diego.
Presi la mia valigia ed entrando in cucina salutai tutti, sperando che almeno mamà e papa mi dassero tipo un ultimo addio, ma così non fu, accorse da me, solo Loren, che abbracciandomi mi pregò di non andar via, triste diedi un bacio in testa a mia sorella e gli promisi, che una volta maggiorenne l'avrei portata via da questa casa.
Così uscì con la valigia in mano, diretto verso la mia nuova vita, non sapevo dove dormire e neppure dove trovare qualcosa da mangiare e di certo non volevo andare a bussare a casita.
Non ero per nulla il tipo da elemosinare aiuti, volevo farcela da solo, con le mie forze, ma effettivamente forse, ora come ora, avrei proprio bisogno di un aiuto.
Chiamai Camilo tanto per parlare con un amico, giusto per avere conforto da qualcuno, al telefono lo sentì sconvolto ma anche molto triste, lui pensava fosse colpa sua, ma io lo riassicurai, dicendogli che comunque c'è l'avrei fatta, non ero un tipo che si tirava indietro senza lottare.

Due anni dopo.

Fortunatamente riuscì a trovare una casa, anche se non si poteva considerare proprio casa, era una specie di caravan adibito a casa, c'erano giusto le cose necessarie per continuare a tirare avanti.
Tra l'altro ero anche appena diventato maggiorenne, ed ero pronto a portate via Loren ai miei genitori.
Tra l'altro Loren era l'unica della famiglia che ogni tanto veniva a farmi qualche visitina, ma quel giorno era speciale, quel giorno ero veramente euforico, con me nel caravan c'era la mia amata Luisa.

Luisa <tesoro, mi dispiace davvero un sacco, per tutto ciò che hai dovuto sopportare in questi due anni.
Se me lo avessi chiesto lo sai che ti avrei aiutato vero?>

Mike <lo so mi amor...>

E quando pronunciai quel mi amor, la vidi diventare di colpo tutta rossa in viso, dopo due anni, ancora non era abituata al fatto che la chiamassi amore.

Mike <ma lo sai che non voglio essere aiutato vero? Voglio farcela da solo, anche se...Devo ammettere che è stato piuttosto dura andare avanti ultimamente>

Heart || Encanto Story [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora