Tomlinson si sta allenando con il kinesio-tape al ginocchio destro. L'erba è una superficie infida per le ginocchia, sia per i rimbalzi bassi che ti costringono a piegarti, sia per le sollecitazioni alla stabilità quando corri. A questo aggiungiamo il fatto che Tomlinson è poco più che un dilettante a cui nessuno ha mai insegnato a muoversi, ed ecco spiegati i problemi: non sono affatto stupito.
«Garri!» Il suo viso, concentrato sul palleggio fino a pochi istanti fa, si illumina quando mi vede. «Che bello! Finalmente ci vediamo!» Agita la racchetta in una specie di saluto.
Sta palleggiando con una ragazza. La conosco di vista ma non ricordo il suo nome. È piuttosto insolito che ragazzi e ragazze si allenino insieme. Per i ragazzi è troppo poco competitivo, ma considerando che si tratta solo di un palleggio di riscaldamento pre-match...be', io comunque non l'avrei mai fatto.
Alzo la mano per ricambiare il saluto, non voglio essere scortese senza motivo, ma non è per lui che sono qui.
Volevo parlare con Arturo. Glielo dico.
Tomlinson fa una strana smorfia. «Lui dormi» dice indicandolo.
In effetti mi stavo chiedendo perché non si fosse minimamente mosso quando Tomlinson mi ha salutato.
È seduto su una sedia a bordo campo, in pieno sole, con un cappellino calcato in fronte, la testa ciondoloni sul petto, e almeno due strati di pappagorgia strizzati tra mento e collo. Sono ormai a pochi metri da lui e mi accorgo che sta persino russando.
«Come mai vuoi parlare con lui? Ehi, hai piaciuto mio regalo? Non mi offende se dici no! Qual è tua canzone preferita? Come va allenamenti?»
Potrebbe aggiungere qualche altra domanda, visto che c'è.
Si rende conto di aver esagerato. «Scusa, rewind! Domanda uno: hai piaciuto mio regalo?»
Ti è piaciuto il mio regalo, lo correggo.
«Ti è piaciuto...Il mio regalo...» Si batte la fronte con la stecca della racchetta come per mandarsi a mente le parole. «Sai, sono brand molto buono! Bel sound! Hai downloadato app? Accessato playlists?»
Dopo aver ascoltato quelle canzoni, mi sono chiesto se lui fosse in grado di vedere il mio unico accesso al suo account. Ho cercato online se fosse possibile e mi pare di aver capito di no. Ma non ne sono sicuro.
A ogni modo, ero certo che alla prima occasione mi avrebbe chiesto qualcosa del regalo. Quindi mi sono preparato una risposta cortese ma ferma: grazie per il pensiero, ma la musica non mi piace. Glielo dico, balbettando molto più del previsto.
Mentre balbetto lancio un'occhiata alla sparring. Lei mi saluta agitando la mano, con un'espressione seria e composta. È una ragazza dal fisico imponente, un po' mascolino, spalle molto muscolose, capelli castani, lisci e lunghi, raccolti in una coda alta. Ha le unghie lunghe e smaltate di rosa. Ugh! lo detesto le unghie lunghe, sono un ricettacolo di sporco e germi. Mi pare che anche lei sia russa, l'ho vista parecchie volte, è in giro dai tempi del circuito junior, mi sembra sia una mia coetanea, ma non riesco a ricordare il suo nome. «Hi Garri» dice, subito dopo aver agitato la mano.
Fantastico. Mi chiama Garri anche lei? lo mi chiamo Harry. Har-ry. È tanto difficile da capire? Non voglio che mi chiamino Garri!
In tutto questo, Tomlinson sta blaterando qualcosa su musica e canzoni, Arturo è ancora addormentato (come fa a non svegliarsi?) e io sto iniziando a pentirmi di essere venuto.
Ma non posso farci nulla: ho trascorso le ultime ore a ossessionarmi su di lui. Su Arturo.
L'ho cercato su YouTube. Ho trovato molto poco: qualche video sgranato con riprese da lontano da cui non si capisce nulla. Un solo video in cui si vede qualcosa in maniera decente: 19 year old Arturo De Santis Perugia Challenger.
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Play - Larry Stylinson
FanfictionCome comincia una rivalità, una di quelle leggendarie che fanno sognare una generazione? Prendete due giovani tennisti all'inizio della loro carriera. Harry Styles, talento italiano destinato a diventare un campione. Ordinato, perfezionista, riserva...