«Ok, vado via» dice Lidia portando la bambina fuori dalla stanza, il seno ancora scoperto. Noto che lancia un'occhiata al tablet, prima di sparire dietro l'angolo.
«Zoe aveva firmato un non disclosure agreement» commenta papà, cupissimo. «Simon le farà causa e la manderà sul lastrico. Perché ha fatto questa cosa? È stupida?»
Zia Elena sospira. «Non credo Simon abbia spazio di manovra su questo punto, purtroppo...Il non disclosure agreement riguardava soltanto il suo essere ragazza di copertura, ma per il resto...aveva una certa libertà nel parlare pubblicamente di Harry, sempre che ne parlasse in termini positivi...ma...su questo il contratto era un po' fumoso. Farle causa per questo motivo potrebbe essere controproducente e far venire allo scoperto altre informazioni dannose per Harry.»
Papà non ribatte nulla. Se ne sta immobile a labbra strette respirando lentamente.
Chiedo a zia Elena cosa dice precisamente l'articolo.
«Dopo te lo faccio leggere. In sintesi: Zoe ha raccontato di aver avuto un rapporto senza preservativo e...»
Cerco di interromperla dicendo che è stata lei a non preoccuparsene, ma vengo interrotto a mia volta.
«Fammi finire. Questa storia del preservativo, anche se Zoe non ha detto nulla di esplicito su chi di voi due avesse preso la decisione di non usarlo, è stata ovviamente messa giù in modo ambiguo dal giornalista di merda che ha scritto l'articolo, è la cosa quindi finisce per sembrare una tua molestia. Poi Zoe ti accusa di averle dato della puttana, molestia anche questa, di averle mancato ripetutamente di rispetto, e di essere un maniaco compulsivo batteriofobico, cosa che ti fa fare la figura del malato di mente.»
Non è vero che le ho dato della puttana, protesto.
«Mi hai detto come è andata e ti credo. Ma permettimi di dirti che ti sei comportato parecchio male con lei...Non le hai detto puttana, ma l'hai trattata come una malata di AIDS, cazzo! È ovvio che si sia offesa, mi sarei offesa anch'io, al suo posto! E poi hai insistito nel volerle fare il test, cosa che deve averla fatta sentire ancora più insultata...»
Ripenso al messaggio che mi ha scritto Zoe qualche giorno fa, quello in cui mi accusava di volerla umiliare. Cerco di ribattere qualcosa, ma la zia non mi dà il tempo nemmeno di cominciare a parlare.
«Comunque, non importa se hai ragione tu o ha ragione lei. Il problema principale è che il pubblico internazionale tendenzialmente crederà a lei, anche se tu neghi.»
Perché, chiedo.
«Perché noi donne abbiamo un debito di secoli e secoli di accuse di molestie non credute o minimizzate» ribatte la zia piccata.
«Harry è considerato da tutti un bravo ragazzo, buono, innocuo» si intromette papà. «È balbuziente! E sai benissimo come sono visti i balbuzienti! Sfido chiunque a credere che Harry possa aver molestato e prevaricato una tipa bella e disinvolta come Zoe. E dico disinvolta per non essere sgradevole...»
Certo. Perché i balbuzienti sono tutti degli smidollati, no? Lo penso e non lo dico.
«Infatti questo è un punto a nostro favore che ho intenzione di sfruttare se le cose dovessero mettersi male» ribatte la zia.
«Non sono già messe male?» chiede papà in tono sarcastico.
«Finché la notizia resta in Italia, no. Sai bene anche tu che nel nostro paese retrogrado le polemiche di stampo social justice non fanno molta presa. E nel dubbio è sempre la donna a essere considerata la troia tentatrice.»
«L'hai detto tu...» dice papà alzando le mani.
Zia Elena lo fulmina con lo sguardo. «No, lo dicono i maschilisti di cui questo paese di merda è pieno.» Si schiarisce la voce. «Comunque, dicevo: la nostra fortuna è che il pubblico che segue il tennis è un pubblico che non ama molto il gossip e Harry è famoso in Italia, ma all'estero lo conosce solo chi segue il tennis, non ha ancora attirato l'attenzione del pubblico generalista. Se a nessuno zelante rompiballe viene in mente di segnalare online questa notizia...potrebbe passare sotto traccia. Siamo fortunati che questa rivistaccia la leggono solo donne di una certa età. E considera che Simon è incazzato nero e ha già stracciato il contratto con Zoe, nessuno dell'ufficio stampa ha intenzione di diffondere la notizia. E sai bene quanto sono pigri i giornalisti sportivi, se non li imbocchi con il lancio di agenzia è raro che si rompano le palle a cercarsi le notizie da soli.»
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Play - Larry Stylinson
FanfictionCome comincia una rivalità, una di quelle leggendarie che fanno sognare una generazione? Prendete due giovani tennisti all'inizio della loro carriera. Harry Styles, talento italiano destinato a diventare un campione. Ordinato, perfezionista, riserva...