123. Un messaggio per Garri

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Ha i capelli scoloriti, e due centimetri di ricrescita scura. Non si è rifatto la tinta!

È la prima cosa che noto, prima ancora di capire chi è l'avversario. Chi è? Thaler! Lo hanno appena inquadrato, mentre si prepara a servire.

Quindi uno dei big three è uscito. A che punto sono del match? Alessandro parlava di tie-break.
Ma di che set? Non è ancora riapparso il punteggio in sovrimpressione.

Guardo Alessandro, guardo papà.

«Harry, tutto bene?» dice Alessandro.

«Ti avevo detto che stavi facendo troppo casino!» lo rimprovera papà.

Indico la TV.

«È la semi» dice Alessandro. Faccio una smorfia, lo so che è la semi!

«Thaler - Tomlinson. Sono al quinto e stanno per giocare il tie-break decisivo.»

Devo sedermi. Thaler ha già servito e vinto il primo punto. Devo sedermi. Devo guardarla da seduto, altrimenti svengo.

«Vuoi vederla?» mi chiede papà.

Annuisco. Papà si sposta e batte con la mano il materasso. Mi siedo accanto a lui.

Serve Louis, ora.

Louis non ha un buon record nei tie-break decisivi. E infatti, dopo aver fatto il primo punto per miracolo, sbaglia il secondo servizio e si fa fare un mini-break.

Mi viene da vomitare dal nervoso.

Vorrei essere lì a fargli coaching, come alla Laver Cup.

Thaler tiene i due servizi, nonostante abbia messo due seconde. Louis non li ha giocati bene, ha fatto errori di nervosismo.

Perché ho voluto vedere questa cosa? Il primo tennis che guardo dopo mesi e mesi è una sconfitta che mi farà stare malissimo.

Primo servizio di Louis. Ace!

Mi esce un rantolo di esultanza, mentre c'è il cambio campo.

Dai! Stringo il pugno. A cosa serve tutta questa mia tensione? A niente! Me ne sto qui seduto e non posso in alcun modo influenzare il risultato di questo incontro. E allora, perché lo guardo e mi tormento? Perché non aspetto semplicemente che finisca e guardo il risultato
alla fine?

Non lo so. Vederlo mi dà l'illusione completamente irrazionale che il mio tifo, il mio coinvolgimento emotivo, possa influenzare Louis in qualche modo.

Louis riesce a tenere anche il secondo servizio e tocca di nuovo a Thaler sul tre quattro (leggo i punti come se fossero sempre di Louis).

Il tre cinque è un ace di Thaler. Maledizione! Speravo l'ennesima seconda, e invece...

Sul punto successivo Thaler mette una seconda. Louis risponde bene, ma Thaler prende comando dello scambio e comincia a tirare le sue tipiche sassate pesantissime, spostando Louis a destra, sinistra, destra, contropiede! Sinistra di nuovo! Mio Dio, come fai a riprenderle tutte, Louis? Alla fine Thaler ci riesce, a far punto, ma con qualsiasi altro giocatore avrebbe fatto vincente con uno a scelta tra i tre colpi precedenti.

E siamo tre-sei. Tre match point per Thaler, di cui però due sono su servizio di Ivan.

Louis è tesissimo. Dai, dai! Non mollare! Vorrei svenire e risvegliarmi tra un minuto.

La prima di Louis va in rete.

E anche la seconda! No! Che delusione, che pena infinita! Ha perso con uno stupido doppio fallo!

Aspetta... Perché cambia posizione?

E all'improvviso mi sento un idiota.

Agli Australian Open c'è il tie-break a dieci, non a sei come agli US Open! Che cretino! Rendermi conto di questo fatto mi riempie il cuore di un insperato sollievo. C'è ancora speranza. È sotto due mini-break, due! Sono tanti, ma ce la può fare.

Play - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora