124. La canzone preferita

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Devo procedere con metodo.

Ho chiesto a gesti a Zoe se mi prestava il suo laptop, e inizialmente mi ha detto di sì. Quando però ha capito per quanto tempo avrei voluto usarlo mi ha fatto notare che non può privarsi del suo principale strumento di lavoro per due giorni di fila. Per lo stesso motivo non ho potuto chiederlo nemmeno a Lidia (che è una giornalista sportiva).

Per fortuna mi è venuto in aiuto papà, che mi ha praticamente regalato il suo computer portatile: lo usa talmente poco che mi ero dimenticato ne avesse uno.

Avrei potuto usare anche un cellulare, ma ho preferito un computer per ragioni di comodità organizzativa: voglio seguirci i testi e allo stesso tempo prendere appunti, mentre con l'iPad ascolterò le canzoni.

Mi sono messo sul tavolone della sala grande, accanto al caminetto. C'è un bel calduccio, lavorerò bene qui. Sia Zoe che papà hanno cercato di capire cosa stessi facendo, ma tutto ciò che sono riuscito a comunicare loro è che non voglio essere disturbato: non ho molto tempo a disposizione, solo il pomeriggio di oggi e tutta la giornata di domani. Ma mi sento ottimista: ce la farò.

Una volta acceso il laptop, mi sono reso conto di non avere grande dimistichezza con i personal computer, l'ultima volta che ne ho usato uno credo fosse alle lezioni di informatica del tutor, per prendere la licenza media e ovviamente ho dimenticato quel poco che avevo imparato (le lezioni col tutor erano una tale noia... davvero non so come ho fatto a prenderlo, quel diploma).

L'ho trovato inizialmente un po' disorientante, ma ho capito in fretta come funziona, non è poi così diverso dall'iPad, è solo che le app sono un po' più nascoste. Sono persino riuscito a creare e salvare un documento, che sto usando come foglio per gli appunti, per trascrivere le porzioni di testo interessanti dalle potenziali candidate a "canzone preferita di Louis".

Nello stesso documento, ho fatto un elenco delle playlist che non ho ancora ascoltato, di quelle che ho ascoltato solo parzialmente e di quelle che ho ascoltato distrattamente. Ci sono tutte le playlist mono-autore, che non ho mai preso in considerazione perché mi annoia l'idea di sentirmi troppe canzoni di fila dello stesso autore, e anche perché i migliori brani di queste playlist si trovano in altre playlist miscellanee.

Ho ovviamente escluso dai due elenchi tutti gli artisti russi e le playlist con titoli in cirillico: suppongo che se Louis mi ha detto che posso capire la sua canzone preferita ascoltandola, questa canzone non sia cantata in una lingua che mi è sconosciuta. Ho quindi escluso anche la playlist tedesca e quella francese.

Delle playlist di miscellanea rimanenti, quelle che non ho sentito o che ho sentito parzialmente o distrattamente sono le seguenti (in ordine alfabetico):

- Barbershop (l'ho provata incuriosito dal titolo, ma c'è dentro roba vecchissima, tipo strani coretti maschili);

- Easy mood (è la playlist con la musica più recente, l'ho sentita una volta sola e non mi ha fatto impazzire, quasi non la ricordo più);

- Grrrl power (contiene solo canzoni cantate da ragazze, l'ho sentita tutta una volta sola, molto distrattamente);

- Hip-hop (iniziata e mai finita, un genere proprio senza senso);

- Millenial depressive songs (quella coi pezzi dei Radiohead, mai iniziata);

- Love songs (mai iniziata);

- Metal (iniziata e mai finita, troppo chiassosa per i miei gusti);

- No future (mai iniziata: già sono depresso, devo ascoltare una playlist dal titolo così pessimista?);

- Old time gentlemen (iniziata e mai finita, anche qui c'è roba piuttosto vecchiotta);

- Prog shit (cominciata e abbandonata perché è piena di porcheria noiosissima e inascoltabile);

Play - Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora