Io, Harry Styles, in questo momento, sono una delle cose più orrende che abbia mai visto in vita mia.
I capelli azzurri mi stanno davvero male.
A Louis stanno bene i capelli colorati, perché ha le sopracciglia castano chiaro e non molto folte.
Le mie sopracciglia scure compatte e rettangolari cozzano in maniera disgustosa con questo azzurro così saturo e brillante.
Ma è proprio il mio viso che non si intona bene a questi capelli. I miei lineamenti. Ho dei lineamenti da persona con i capelli scuri. I miei occhi chiari, il mio naso largo, la mia bocca carnosa.
Zoe pensa che stia benissimo, e sembra sincera quando lo dice: o è pazza, o ha dei gusti davvero pessimi (e pensare che le ho affidato a occhi chiusi la cura della mia immagine). Anche la parrucchiera si dice d'accordo con Zoe (ma della parrucchiera non mi fido).
Zoe ha preso appuntamento per me nell'unico salone del paese e mi ci ha portato in macchina, anche se il tragitto era breve e avremmo potuto farlo a piedi (Capriva è minuscola, qualsiasi punto del paese si può raggiungere a piedi). Mi ha fatto compagnia durante tutta l'operazione, che è stata più lunga del previsto, perché per decolorare i miei capelli scuri c'è voluto parecchio tempo. È stato noiosissimo, la parrucchiera non faceva che spettegolare insieme a Zoe di questo o quel vip, e Zoe sembrava divertita all'idea di darle qualche notizia da "insider" (termine usato dalla stessa parrucchiera) e probabilmente materiale per i prossimi due mesi di chiacchiere coi clienti. Un paio di volte ha cercato di tirar fuori qualche parola anche a me, ma per fortuna Zoe mi ha salvato dicendole che io non sono un amante del pettegolezzo.
Alla fine, tutto sommato, è stata simpatica e molto gentile. Sia io che Zoe abbiamo fatto un selfie con lei (ci ha promesso che lo avrebbe stampato e appeso sopra alla cassa) e le ho lasciato una mancia di centodieci euro, cioè tutto ciò che avevo nel portafogli oltre ai quaranta euro che ho pagato per la tinta.
Quando siamo usciti Zoe mi ha detto che ho esagerato. A me sembravano esageratamente pochi i quaranta euro per tutto il tempo che ha perso coi miei capelli, pensavo mi avesse fatto un prezzo di favore perché sono "vip", ma Zoe mi ha assicurato che è un prezzo normale per un salone di paese. Sapevo di non essere molto pratico con il denaro e il costo delle cose e questa transazione è stata una conferma. Ma non importa, la ragazza è stata molto felice della mancia, e a me non è pesato darle quei soldi.
***
Mio padre mi guarda. Siamo nella sala grande e mi sono appena tolto la cuffia che mi copriva i capelli.
Non approva. Fa una smorfia.
Alza le mani. «Non dico niente» commenta.
Lo so che sto male, gli dico, non sono cieco.
«Stai benissimo, invece» dice Zoe battendo le mani.
«Non è tanto il fatto che stai male... Perché stai male, sì, non c'è dubbio. Ma non è quello. È che non mi piacciono le carnevalate, e lo sai. Ma ho capito perché l'hai fatto e va bene. Penso che ti possa fare bene. Quindi...»
«Puar frut» La voce di mio nonno, dal nulla. Povero bambino, ha detto. Ci giriamo tutti.
«Cosa vuoi adesso?» dice papà, stizzito. Zoe incrocia le braccia.
Il nonno è appena entrato dalla porta che collega il nostro lato di casa al suo, si avvicina a noi scrollando la testa. «Se sonun chei cjavei di storlòc?»
«C'è una persona che non capisce il friulano, in questa stanza. Abbi rispetto per lei e parla in italiano» dice papà.
«Cosa sono quei capelli da... storlòc?» Il nonno non ha saputo tradurre storlòc. Mi sembra che significhi qualcosa tipo stupido.
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Play - Larry Stylinson
FanfictionCome comincia una rivalità, una di quelle leggendarie che fanno sognare una generazione? Prendete due giovani tennisti all'inizio della loro carriera. Harry Styles, talento italiano destinato a diventare un campione. Ordinato, perfezionista, riserva...