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"Ma quanto è bello sentirsi il punto fisso di qualcuno in questa vita che punti fissi non ne ha?"

Pov Gabe

Faccio un bel respiro e,dopo aver lanciato un'occhiata nella direzione di Ashon, metto in moto e parto.
-Ashon...- inizio a dire tentando di rompere il ghiaccio,ma il mio amico mi interrompe.
-mi piace Cristina- esclama sforzandosi di ostentare fermezza nella sua voce.
Sorrido flebilmente.
-ti piace?- chiedo ironicamente.
Lui annuisce.
-dai,lo sai che non intendo in quel modo.
Voglio dire soltanto che sembra proprio una persona da non lasciarsi scappare.Sembra buona ed è una cosa rara-
Annuisco.
-si,lo credo anch'io- ammetto in sussurro senza spostare lo sguardo dalla strada.
-sono felice per te,Gabe.
Mi dispiace di averti rovinato la serata-
-ehi,non dirlo nemmeno per scherzo. Tu non hai rovinato proprio niente,non azzardarti a pensarlo-
Sento un sospiro da parte sua e decido di tentare di fare luce sulla questione.
-te la senti di spiegarmi meglio quello che è successo?- gli chiedo senza spostare lo sguardo dalla strada.
Ottengo un sospiro in risposta.
-ho fatto un casino con la piccola- ammette in un sussurro.
-cioè? Hope sta bene?- chiedo preoccupato.
Lui annuisce.
-Linda stava preparando la cena e ha lasciato me a guardare Hope. Eravamo in salotto ed io ero stanco del lavoro,lei stava giocando tranquilla e io mi sono appisolato sul divano.
All'improvviso ha iniziato a tossire e mi sono svegliato,si stava strozzando con il tappo della mia birra di merda,Gabe!-
-siete riusciti a farglielo sputare?-
Lui annuisce.
-si,Linda si è letteralmente precipitata ed è riuscita a prenderglielo dalla gola-
-è andato tutto per il meglio,allora.
La piccola sta bene ora,no?-
Lui annuisce ancora.
-si ma Dio,Gabe,ti rendi conto di quello che ho fatto? Stavo lasciando che si uccidesse sotto i miei occhi- esclama e sento la sua voce farsi sempre più flebile.
-Ashon...-
Lui mi interrompe.
-Linda è andata su tutte le furie e mi ha cacciato di casa. Dice che non mi vuole se non sono in grado di fare il padre e che si vergogna di me-
-hai provato a parlarle?-
-non c'era verso,Gabe. Dovevi vederla:tremava e si stringeva Hope al petto,era terrorizzata e la bimba non smetteva di piangere-
-Ashon,era semplicemente molto spaventata ed è assolutamente comprensibile-
-tu non capisci,lei ha ragione. Io non sono in grado di fare il padre,non sono fottutamente capace!-
-nessuno lo è,non c'è mica un manuale o un corso da seguire. Neanche Linda sa fare la madre,sta semplicemente imparando più velocemente di te-
-a lei non sarebbe mai successa una cosa simile- ammette in sussurro per poi dare sfogo a un singhiozzo strozzato.
Giungiamo così davanti al vialetto di casa mia e parcheggio,per poi voltarmi verso di lui.
-Ashon,non ti mentirò: hai fatto una bella stronzata,non puoi abbassare la guardia così con una bambina di un nemmeno due anni. Al tempo stesso,però,ciò ti sarà sicuramente da lezione e sono sicuro che sarai molto più sveglio da ora in avanti-
-poco importa,Linda non mi farà avvicinare mai più alla bambina-
-ma che stai dicendo?-
-ripeto solo quello che mi ha urlato lei mentre mi spingeva fuori di casa-
-era in preda al panico,Ashon!
È stata la rabbia e la paura a parlare,non lei.
Ora fai un bel respiro-
-l'avró chiamata trenta volte,ma non mi risponde. Ho citofonato per venti minuti alla porta,ma non ne vuole sapere.
Gabe,l'ho fatta grossa sta volta,e se le avessi perse per sempre?- mi chiede guardandomi mentre una lacrima gli solca la guancia.
-Ashon,non hai perso proprio niente. Linda ti ama più di se stessa e anche quella bambina stravede per te. Non le hai perse,sono solo turbate dall'accaduto.
Lasciala sbollire per stasera,le passerà l'adrenalina e domani potrai parlarle. Sono certo che si risolverà tutto,ma ora l'unica cosa che puoi fare è fare un bel respiro e promettere a te stesso che farai maggiore attenzione-
Lui annuisce.
-vieno qui,fratello- esclamo poi per tirarlo in un abbraccio.
Ashon si allunga impacciatamente verso di me e il suo respiro sembra calmarsi lievemente.
-Linda e Hope non vanno da nessuna parte,te lo prometto- esclamo al suo orecchio,per poi passargli la mano sulla schiena nel vano tentativo di calmarlo.
Lui annuisce e si riaddrizza sul sedile.
-grazie,Gabe- sussurra mentre si asciuga il viso dalle lacrime.
-e di che?- rispondo ironicamente,per poi accarezzargli la spalla.
-di esserci sempre,a qualsiasi ora e a qualsiasi condizione. Non so come farei senza di te-
Sorrido flebilmente.
-non ringraziarmi,Ashon.
Ora andiamo,forza,così puoi andare a rinfrescarti il viso-
Lui annuisce.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora