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"E poi mi guardava in un modo, in quel modo in cui ti guardano quando non sanno cosa fare, cosa dire, ma vogliono stare con te."

Starnutisco per l'ennesima volta.
-ti vuoi decidere a prendere dei fottuti antistaminici?- mi chiede Matteo,per poi passarmi un altro fazzoletto.
Ho finito i miei cinque minuti fa e a partire da quel momento Matteo è diventato il mio distributore personale di fazzoletti.
-te l'ho già spiegato,mi fanno venire troppo sonno-
-ma sei un agglomerato di batteri ambulante,non si può continuare così-
-come sei drammatico-
-quando dovrebbe passarti l'allergia?-
-ad Aprile tipo-
-cioè io dovrei fare questa vita per altri due mesi?-
-esattamente,contento?-
Lui si batte una mano sul viso esasperato ed io mi soffio il naso,per poi passarmi due dita sotto gli occhi e asciugarmi le lacrime.
-anche il collirio ti fa venire sonno?-mi chiede lui ironicamente.
-no,quello semplicemente l'ho finito e non avevo voglia di andare a comprarlo-
-sei assurda-
-grazie-
-non era un complimento-
-si,io credo che lo fosse-

Giungiamo nel cortile della scuola e raggiungiamo Davide e Andrew,i quali stanno chiacchierando,o meglio Davide sta parlando ininterrottamente e Andrew si limita ad annuire,probabilmente il suo cervello è ancora in fase rem.
Ci salutiamo e io riprendo a starnutire.
Matteo mi passa l'ennesimo fazzoletto.Ho consumato già uno dei suoi pacchetti,a fine giornata arriveremo a quota quattro,me lo sento.
-Bark,allergica all'amore?- ironizza Davide alludendo al fatto che tra qualche giorno si terrà la grande festa degli innamorati.
-non so cosa mi faccia più schifo,se San Valentino o il polline delle betulle- ammetto per poi soffiarmi il naso.
-come sei antiromantica- borbotta Matteo.
-parli proprio tu-
Lui alza gli occhi in risposta.
Ci raggiunge Jack in compagnia di un bicchierone di carta marrone e ci saluta.
-cos'è?- chiedo indicando quello che ha in mano,per poi asciugarmi una lacrima che corre sul mio viso.
-ti prego,non solleviamo l'argomento-interviene Andrew.
-smettila!- borbotta Jack guardando il fratello,per poi voltarsi verso di me.
-è caffè americano,l'ho preso nel bar in fondo alla strada.
È successo qualcosa?Stai piangendo?- chiede per poi avvicinarsi leggermente.
-è allergia,ma l'acqua sporca che stai bevendo mi rattrista molto.Potrei iniziare a piangere per l'orrore da un momento all'altro- dico con disgusto.
Jack sbuffa.
-è molto buono.È da qualche settimana che il caffè lo bevo solo così-
-chissà come mai si è fissato con quella schifezza- borbotta Andrew mentre si tira su il cappuccio.
-c'è qualcosa sotto?- chiede Matteo.
-da quando ha conosciuto quella Maria è passato al caffè americano.Hai tradito la tua patria-esclama Andrew drammaticamente.
-ti ricordo che siamo Italo-americani, inoltre il suo nome è Marta-
-nostro bisnonno era americano,ormai quel gene è praticamente scomparso-
-il tuo cervello è praticamente scomparso-
Andrew gli fa il verso e si volta dall'altra parte.

Noto Mia in direzione d'arrivo proprio dietro Andrew.Mi fa segno di non parlare. Io annuisco e le faccio l'occhiolino.
Davide,il quale non si è accorto dell'imminente arrivo della mia compagna dato che lei si trova alle sue spalle,mi guarda confuso.
-hai i tic,Bark?Sei diventata pazza del tutto?-
-si e sono pericolosa,quindi attento-
Davide ride divertito dalla mia risposta.
Mia si posiziona dietro Andrew e gli copre gli occhi.
Lui istintivamente porta le mani sulle sue.
-chi è?- chiede confuso.
-chi vuoi che sia- borbotta Jack ridendo.
-indizio,una splendida ragazza dai capelli lilla- dice Mia ridendo.
Andrew sorride e sposta delicatamente le mani di Mia,per poi voltarsi verso di lei.
Si scambiano un bacio sulla guancia.
Da quando hanno iniziato ad uscire Andrew è più sciolto e più sereno.Non fa più il gioco del silenzio e non scappa quando lei è nei paraggi per intenderci.
Anche l'attenzione di Mia viene catturata dal bicchiere di Jack.
-cos'è?-
-acqua sporca- rispondo io.
Jack sospira esasperato e Mia mi guarda confusa.
-caffè americano- risponde il piccoletto.
A Mia si illuminano gli occhi.
-o mio dio,dove lo hai preso?-
Andrew la guarda sconcertata e Jack sorride .
-ti piace il caffè americano?- le chiede curioso.
Lei annuisce.
-si,molto.Quello classico non lo riesco a bere,è così amaro ed ha un gusto così forte.Non riesco proprio a mandarlo giù,vero Cri?Ti ricordi quando l'ho bevuto con te?-
Io annuisco.
-devo ancora riprendermi da allora,le cose che hai detto sul caffè quella mattina ancora mi feriscono- ammetto ridendo.
Chiedo un altro fazzoletto a Matteo,il quale mi passa l'intero pacchetto esasperato.
Mia sorride divertita.Andrew ha un espressione a dir poco comica,probabilmente non era al corrente dei gusti alquanto discutibili di Mia.
-Jack,dopo scuola mi fai vedere dove lo hai preso?- chiede Mia.
Il piccoletto annuisce.
-può venire anche Andrew,anche lui non vede l'ora di assaggiare una bella tazzona di caffè- dice Jack con tono serio,anche se posso notare l'accenno di sorriso che tenta di nascondere.
Il fratello maggiore gli riserva uno sguardo di odio puro.
Mia si volta verso Andrew.
-anche tu sei un amante del caffè americano?-
-io,ehm,in realtà.. - borbotta Andrew.
La campanella che segna l'inizio delle lezioni non ci dà modo di continuare questa avvincente conversazione.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora