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"La nostra età è una barriera perché temiamo i pensieri di tutti, quando in realtà dovremmo preoccuparci solo di dire la verità,in special modo a noi stessi"

Un rumore mi desta e apro gli occhi. Mi guardo attorno.Sono sola nel letto e in quello accanto c'è Gian ancora nel mondo dei sogni. Incredibilmente si muove dando così segno di essere sveglio e si trascina goffamente fino al comodino in modo da far tacere il suo telefono. Si volta verso di me e mi guarda per qualche istante,per poi assumere un espressione confusa.
-Cristina?- borbotta con la voce ancora impastata dal sonno.
-già,proprio io,ma me ne vado subito- dico alzandomi dal letto,per poi afferrare la mia felpa da terra e indossarla.
Lui segue i miei movimenti con lo sguardo,per poi portarsi una mano sulla fronte e chiudere gli occhi.
-tranquilla,resta pure,ma che ci fai qui?
Cazzo,mi scoppia la testa...-
-lunga storia,sono convinta che prima o poi ti tornerà in mente...- dico per poi avviarmi verso l'uscita.
-Cri,aspetta...- mi richiama.
Mi volto verso di lui.
-che c'è?-
La porta del bagno si apre e svela Gabe.Ha i capelli leggermente scompigliati e indossa gli stessi abiti di ieri sera,quindi direi che si è alzato anche lui da poco.
Porta lo sguardo su Gian,poi su di me, infine si dirige verso di me e raccoglie la sua t-shirt da terra a pochi centimetri dai miei piedi,per poi indossarla e sedersi sul suo letto con le spalle al muro.
Gian lo segue con lo sguardo confuso.
-che è successo ieri sera?Cristina,perchè tu sei qui? Hai dormito con me? È successo qualcosa tra noi? O c'è stato qualcosa tra te e Gabe?
O,aspetta,abbiamo fatto una cosa a tre?Cazzo,il mio primo threesome e non me lo ricordo...E io come sono arrivato nella mia camera?Mi ricordo che eravamo nella tua stanza. Aspetta,Gabe sei stato tu a portarmi,vero? Si,è così,giusto?-
-Gian,se avessi fatto un threesome con me te lo ricorderesti- lo interrompo ridendo.
Gabe sorride flebilmente e Gian continua a guardarmi confuso.
-sono certa che Gabe non vede l'ora di toglierti tutti i dubbi. Vorrei tanto aiutarlo in questa nobile impresa,ma il dovere mi aspetta.Vi lascio chiacchierare,bye bye- dico per poi avanzare verso l'uscita.
-e Filippo dov'è finito?- continua Gian.
-controllerò se è sopravvissuto in una camera in compagnia di cinque ragazze e gli porterò i tuoi saluti,ci si vede nella hole tra mezz'ora- dico per poi aprire la porta e uscire dalla stanza rapidamente.

Mi avvio a passo svelto nella mia camera. Busso.
Gaia mi apre la porta. Il suo incarnato è più spento del solito,i suoi occhi scuri sono contornati da delle leggere occhiaie violacee e ha i capelli tutti arruffati.È la prima volta che la vedo con un aspetto così trasandato, solitamente è impeccabile.
Entro nella stanza e chiudo la porta alle mie spalle. Porto lo sguardo sui letti. Trovo Francesca e Filippo nello stesso stato in cui erano ieri sera,ovvero aggrovigliati uno all'altro in intimo sul mio letto. Le altre ragazze,invece,sono ammassate una sull'altra sul letto matrimoniale.

-hai provato a svegliarli?- chiedo a Gaia.
Lei annuisce.
-non con la violenza sufficiente a quanto pare- dico per poi avvicinarmi a Mia.
Inizio a scrollarla. In risposta,ottengo un leggero mormorio.
-Jason,apri gli occhi,non farmi perdere la pazienza-
Mia asseconda il mio volere e porta lo sguardo su di me.
-che ora è?- chiede mentre si stropiccia gli occhi.
-ora di alzarsi,svegliati e sveglia anche le tue compari,io mi occupo dei piccioncini-
Lei annuisce ancora un po' intontita,probabilmente le gira ancora la testa,per poi voltarsi e iniziare a richiamare le altre ragazze.
Mi dirigo verso Filippo e Francesca.
-svegliati-
Inizio a scrollarli.
Borbottano qualcosa.
-forza,la mia pazienza ha un limite. Svegliatevi-
Francesca borbotta ancora e si avvinghia maggiormente al corpo di Filippo.
-forza,poniamo fine a questa pagliacciata- dico scrollando Filippo.
Apre gli occhi di scatto e porta lo sguardo su di me.
-Cri?- borbotta a bassavoce,per poi portare lo sguardo sulla ragazza in intimo sopra di lui. La guarda confuso per svariati secondi incapace di parlare.
Francesca apre lentamente gli occhi e si guarda intorno con fare pigro,dopo pochi istanti alza lo sguardo e incontra il viso di Filippo. Spalanca gli occhi dallo stupore e si catapulta giù dal letto goffamente,per poi tentare di coprirsi con il lenzuolo.
-cosa ci faccio nel letto con te?!- urla guardandolo.
-parla piano! Mi scoppia la testa...- borbotta Filippo per poi portarsi una mano sulla fronte.
-spiegami che cosa ci faccio nel letto con te e io smetto di urlare-
Sento delle voci e dei rumori provenire dal letto accanto. Porto lo sguardo sul letto matrimoniale e trovo le mie compagne,se pur appena sveglie, intente a seguire la conversazione tra i due piccioncini con attenzione.
Filippo sospira e si tira a sedere,per poi affondare la testa nelle mani per alcuni istanti.
-Francesca,non ti ho obbligato a fare nulla. Se eri nel letto mezzanuda con me significa che volevi esserci.
Comunque,mi scoppia la testa,sono sveglio da meno di 5 minuti e non capisco un cazzo, quindi smettila di urlarmi contro!- dice per poi alzarsi e afferrare da un cumulo di abiti a terra la sua t-shirt e i suoi pantaloni.
Li indossa rapidamente e Francesca sospira.
-io e te dobbiamo parlare,non mi interessa se ti scoppia la testa,Filippo-
-parleremo,ma non ora- risponde per poi avviarsi verso l'uscita.
-dove pensi di andare?-gli domanda Francesca.
Filippo sospira e apre la porta della stanza,per poi voltarsi verso di lei.
-siamo in gita scolastica,dove vuoi che vada?
Ah,quasi dimenticavo,sappi che se vuoi parlare con me devi darti una bella calmata- dice Filippo,per poi uscire dalla stanza e chiudersi la porta alle spalle.
-stronzo!- urla Francesca,per poi lasciarsi cadere all'indietro sul letto.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora