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"Non è poi così difficile capire chi è la persona giusta, a volte basta dire qualcosa di immensamente stupido e vedere se riesce a batterti dicendo qualcosa ancora più stupido"

Gabe lascia scorrere la sua mano sulla mia gamba nuda,per poi afferrarla e portarla su di sé in modo che lo avvolga completamente con il mio corpo.
Alzo lo sguardo su di lui e sorrido istintivamente,per poi sbuffare fuori il fumo e ciccare in un vecchio scodellino da tavolozza, adibito oggi a posacenere, posizionato sul suo addome.
-non sei male come posacenere,sai?- commento ridendo guardandolo.
-ah no?-
-il migliore in circolazione-
-wow,mi merito un premio allora-
-tu dici?-
Annuisce sorridendo ed io mi sporgo verso di lui per poi stampargli un bacio sulle labbra.
-dici che può andare come premio?- gli chiedo dopo essermi allontanata di pochi centimetri.
-dico che puoi fare di meglio- esclama lui per poi afferrarmi da dietro la nuca e annullare la distanza fra noi nuovamente.
Ricambio il bacio e sorridiamo all'unisono,per poi riallontanarci per prendere fiato.
Gabe mi ruba di mano il Drum e se lo porta alla bocca.
-ehi! È mio,ridammelo-
Lui sorride e,dopo aver fatto un tiro,porta in alto la mano nella speranza che sia troppo pigra per alzarmi ed afferrarlo.
-è tuo? Il tabacco che hai utilizzato è mio,la cartina è mia,e indovina? Anche il filtro lo è- mi risponde ridendo.
-il prodotto finale però l'ho creato io,quindi è mio-
-ah si? Funziona così?- mi chiede ridendo per poi riportarselo alla bocca e fare un altro tiro.
Tento di acciuffarlo,ma lui prontamente lo riporta al sicuro lontano da me.
-una pecora è mai venuta a reclamare la sua lana solo perché tu stai indossando un maglione fatto di quella?- gli chiedo tentando di avvalorare la mia tesi.
-no,ma dovrebbe decisamente.
Ad ogni modo,a causa dell'immenso rispetto che nutro nei confronti delle pecore,io non uso maglioni da lana così da non metterle nella posizione di doversi scomodare-
-rispetto dici? Il fatto che ti lamenti come un bambino mentre ti gratti senza sosta non c'entra proprio nulla,vero?- ribatto ridendo.
-no,non centra assolutamente nulla- esclama in risposta per poi darmi una manata giocosamente.
-Dio,ma le senti le stronzate che dici?-
-tu tiri in ballo le pecore e la loro etica del lavoro, sarei io quello che dice stronzate?-
-esattamente così,bravo.
Non sei così scemo come sembri infondo,ogni tanto le cose le capisci-
-Dio,devo proprio farti stare zitta- esclama per poi sporgersi fino a sfiorarmi la bocca e mordermi il labbro inferiore con forza.
-ahia!- esclamo per poi spintonarlo in modo che torni a distanza di sicurezza.
-ma guarda,ti esce sangue- esclama ridendo.
-stronzo!- esclamo per poi leccarmi il labbro in modo da rimuovere il piccolo rivolo di sangue che fuoriesce dalla ferita.
-si,mi è stato detto...- sussurra ridendo fiero di sé,per poi fare l'ultimo tiro e schiacciare il mozzicone nel posacenere.
-e ,come se non bastasse, finisci anche il drum- lo riprendo io guardandolo male.
-davvero spregevole,vero?- mi chiede ridendo sotto i baffi,per poi portare al sicuro lo scodellino allungando il braccio verso il comodino.
-e ora che fai? Ti sbarazzi delle prove?- gli chiedo alludendo al posacenere.
In risposta,si volta verso di me e mi afferra dai fianchi,per poi posizionarmi su di lui con una mossa rapida.
-si,se queste sono d'intralcio-
-e a cosa sarebbero d'intralcio? Sentiamo- gli chiedo per poi chinarmi su di lui fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso.
-a un indagine di maggiore importanza- mi risponde sorridendo per poi annullare la distanza tra noi e spingere i nostri corpi uno contro l'altro.
Lascio affondare le mie mani fra i suoi capelli, mentre lui viaggia con le sue sul mio corpo lungo la mia spina dorsale,per poi giungere al sedere e afferrarlo con forza.
La suoneria del mio telefono risuona a tutto volume invadendo la camera e l'atmosfera, così Gabe prende le distanze dalle mie labbra per un istante.
-è il tuo?- mi chiede senza spostare lo sguardo dal mio corpo.
Annuisco.
-rispondo dopo- sussurro in risposta,per poi lasciare scorrere le mie labbra lungo la sua mandibola,passando poi per il collo fino a giungere al petto.
-mi piace questa idea- esclama sorridendo per poi afferrare in un pugno i miei capelli e stringermi a sé.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora