Qualcosa di me in te (1)

15

"Uno dei più antichi bisogni umani è avere qualcuno che si chieda dove sei quando non torni a casa la notte.Ognuno di noi sente il bisogno di una famiglia"

-Cri-
Mi viene dato un leggero colpo al braccio e poi di nuovo una voce mi chiama.
Apro gli occhi e mi guardo intorno.Sono ancora in macchina con mio fratello,il quale è seduto accanto a me e mi guarda.
-finalmente ti sei svegliata.Hai dormito per tutto il viaggio-
-siamo già arrivati?-
Lui annuisce.
Guardo fuori dal finestrino.Siamo nel vialetto di casa dei miei zii.
-forza,Cri.
Scendi,devi aiutarmi a portare dentro le valigie- dice per poi aprire la sua portiera e uscire dall'auto.
Sbadiglio un'ultima volta e lo raggiungo.

Ci dirigiamo quindi verso l'entrata carichi di valigie e un po' assonnati,per poi suonare al citofono.
Dopo alcuni istanti, mia zia ci viene ad aprire.
-buongiorno ragazzi!Quanto tempo.Venite,poggiate quei bagagli,devono pesare parecchio- dice per poi scansarsi in modo da farci entrare.
Noi avanziamo e poggiamo le valigie nell'entrata.
-ciao zia,buona vigilia!- esclama mio fratello.
Zia Bianca si avvicina a noi e tira sia me che mio fratello in un abbraccio caloroso.
-buona vigilia a entrambi!
Come sta la mia giovane donna?- mi chiede sorridendo per poi portarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-bene,tu?- le chiedo sorridendo.
-ora che siete qui sto molto bene,sono stata in pensiero per tutto il pomeriggio.
E tu Alex?Dio,come ti sei fatto grande,ormai sei un uomo fatto e finito- esclama lei per poi accarezzare il braccio di mio fratello.

Sento alcuni passi alle nostre spalle e mi volto verso quel rumore.
-ragazzi,ben arrivati e auguri- esclama sorridendo zio Beppe.
Si avvicina a me e mi tira un'amichevole patta sulla spalla.
-com'è andato il viaggio?Tutto in regola?-
-si,tutto a posto zio. Non preoccuparti-
-hai dormito,come fai a dire se è andato tutto a posto?- interviene Alex.
-proprio perché ho dormito.Se fosse successo qualcosa mi sarei svegliata,grande genio-
-ragazzi,come vi siete fatti grandi.
Alex,tu sei diventato più grosso,hai fatto palestra?- esclama Beppe per poi rifilare una pacca sulla spalla anche a mio fratello.

-CRISTINA!-
Ci giriamo tutti verso quella voce.
Mattia sta correndo goffamente verso di me.
Io mi abbasso e lui mi salta in braccio.Afferro il piccolo e lo tiro su.
-nanerottolo,come stai?-
-sto benissimo!
Mi sei mancata tanto in tutto questo tempo.Non ci vediamo da così tanto tempo,pensavo non saresti mai più tornata- esclama lui stringendomi.
-ehi!E io?Non ti sono mancato?- interviene mio fratello fingendosi offeso.
-si anche tu mi sei mancato,però Cristina mi fa dei disegni bellissimi e quando era qui mi portava sempre al parco a giocare.Alex,tua sorella ha una marcia in più- ammette Mattia.
-sei un approfittatore,piccoletto-
Il mio cuginetto in risposta scoppia a ridere.
-dov'è Nico?- chiede Alex guardandosi intorno.
-deve essere in camera, probabilmente non vi ha nemmeno sentiti.Ha sempre quelle dannate cuffie nelle orecchie- borbotta mia zia sbuffando.
-vado a chiamarlo io,ragazzi.Voi intanto potete pure poggiare i bagagli nella camera degli ospiti-
-grazie zio,andiamo subito-
Lui sorride e sale le scale in direzione della camera del figlio adolescente.
-Matt,devo portare su la valigia,scendi?- gli chiedo cercando di rimetterlo a terra,ma lui si stringe ancora più forte a me.
-no no,io non ti mollo più-
Non mi va di rattristare Mattia,così chiedo a mio fratello di portare in camera anche la mia valigia.
-mi hai scambiato per un facchino per caso?-
-avanti Alex,fai il gentiluomo.Tua sorella è piccola,non vedi?
Tu sei giovane e forte,puoi portare tranquillamente due valigie- interviene mia zia sorridendo.
Alex mi lancia un'occhiataccia.Mia zia mi ha sempre visto come la piccola di casa e mi ha sempre trattato da tale.
-le porto io,ma non abituarti a questi servizi- borbotta lui per poi afferrare entrambe le valigie e incamminarsi verso la camera degli ospiti.
-Cristina,vieni con me in cucina?Sto preparando la cena-
-si,certo-
Lei si avvia quindi verso la cucina ed io la seguo con Mattia in braccio.