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"Siamo malati di insicurezze che le parole da sole non sanno curare.
Quando la parola 'speranza' sembra sinonimo di 'delusione' ,le chiacchere,anche se belle,non bastano a farti guarire,servono i fatti"


La campanella che segna la fine delle ore scolastiche suona.
Oggi è più attesa del solito in quanto segna l'inizio delle vacanze natalizie.
Mia ed io scattiamo fuori dall'aula rapidamente in modo da evitare l'ingorgo che si creerà tra pochi istanti.

Usciamo dal retro e raggiungiamo gli altri dal solito muretto.I componenti della cerchia di amici di Matteo sono tutti presenti,c'è persino la fidanzata di Marco,eccetto uno: Andrew.
Ho dei sospetti riguardo le motivazioni della sua assenza ma per sicurezza chiedo al fratellino.Lui saprà darmi sicuramente una risposta esaustiva.
Mi avvicino a Jack,in modo da parlargli in privato.
-dov'è finito tuo fratello?-
È visibilmente colto alla sprovvista,infatti inventa una scusa poco credibile.
-gli è venuto un mal di testa terribile ed è corso a casa-
-è andato in macchina?-
-si-
-quindi invece di aspettare una decina di minuti nella speranza che il mal di testa si affievolisse,lui ha deciso di guidare per trenta minuti in compagnia di una forte emicrania-
-esattamente-
-e ti ha lasciato qui?-
-esatto-
-ti ha abbandonato senza un passaggio?-
-non è un problema,prenderò il bus-
-mi avevate detto che i bus non arrivano fino a casa vostra-
Non sa mentire esattamente come il fratello.
Lui sbuffa e si arrende.
-Cristina,lo sai perché non è qui- dice sottovoce in modo da non farsi sentire dagli altri.
-ancora con la storia di evitare Mia?-
-shh,parla piano-
-sta seriamente portando avanti il "piano"?-
-senti,quando si mette in testa una cosa è quella.Non c'è modo di fargli cambiare idea-
-hai almeno provato a farlo ragionare?-
-si,ma ho fallito.È troppo testardo-
-ora dov'è?-
-è in macchina,mi sta aspettando nel parcheggio-
-lo raggiungo-
-non riuscirai a fargli cambiare idea-
-Jack,mi sottovaluti-

Mi volto verso gli altri e annuncio la mia imminente partenza dicendo che sono diretta verso casa.
-Cri,noi ora andiamo a casa di Andrew e Jack.Raggiungici lì il prima possibile,ok?
Dobbiamo organizzare le ultime cose per capodanno- mi dice Davide.
-si,non mi farò attendere-
Detto ciò,saluto tutti e mi avvio carica verso i parcheggi.

Individuo immediatamente la macchina di Andrew e mi ci fiondo. Il fuggitivo è seduto al posto del guidatore e sta scorrendo la home di instagram,non mi ha notata.
Busso sul finestrino in modo da ottenere la sua attenzione.
Alla mia vista,mi riserva uno sguardo stupito e abbassa il vetro del finestrino.
-Cristina?
Che cosa ci fai qui?- chiede confuso.
-sono qui per te-
-come mi hai trovato?- chiede confuso Andrew.
-ti ho messo un localizzatore nel cervello quando eri distratto qualche giorno fa-
Lui sbuffa in risposta.
-il tuo senso dell'umorismo va mai in vacanza?-
-no,è sempre operativo- esclamo facendo spallucce.
-comunque,a cosa devo l'onore della tua visita?- mi chiede ridendo.
-scendi,voglio parlarti allo scoperto-
Lui sbuffa e scende dall'auto.
Si siede sul cofano e mi invita a iniziare il mio discorso.
-come mai eri nascosto nella tua auto?-
-non ero nascosto-
-ah si?E cosa stavi facendo?-
-mi stavo riposando- borbotta facendo suonare la sua frase come una domanda.
-lo so perché sei qui.Una ragazza,circa un metro e sessantacinque,lunghi capelli lilla,ti suona famigliare?-
Lui sbuffa e si toglie gli occhiali,per poi passarsi una mano sul viso nervosamente.
-ok,la sto evitando,quindi?-
-non riuscirai ad evitarla per sempre,perché fai il codardo?-
-io non faccio il codardo!-
-disse quello che si nasconde all'interno della sua auto-
-smettila!-
-quindi hai intenzione di continuare questa buffonata? -
-non è una buffunata-
-scusami tanto,dovrei chiamarlo piano geniale?-
-non è solo Mia la causa della mia assenza- ammette abbassando lo sguardo.
-e quale sarebbe?- chiedo confusa.
Ad interrompere la nostra conversazione arriva Jack,il quale,notando la situazione,capisce che il mio intento non è andato a buon fine.
-lo sapevo che avresti fallito-mi dice ridendo.
-Jack,stai diventando fastidioso come tuo fratello-
-sta passando al lato oscuro,sono così fiero- esclama Andrew.
-zitto te!- esclamo io.
-Cristina,comunque,ho una buona notizia per te- esclama Jack.
-sono tutta orecchi-
-oggi Mia viene a casa nostra per discutere di capodanno-
Andrew spalanca gli occhi.
-cosa?!No!-
-invece si!- ribatte il piccolo.
-ho detto di no-
-ma io l'ho già invitata-
-senza il mio permesso?-
-è anche casa mia,posso invitare chi voglio-
-ti stai mettendo contro tuo fratello?- chiede Andrew con fare drammatico.
-sta aiutando suo fratello,è per il tuo bene- intervengo io.
-Cristina,questa è colpa tua!- esclama Andrew.
-perchè?Cosa ho fatto?-
-scommetto che c'è il tuo zampino-
-purtroppo no,ma sono molto fiera del mio discepolo- esclamo io.
Jack ride a seguito della mia frase.
-non potevo non invitarla, verranno tutti- si giustifica il fratellino.
-cosa significa tutti?-
-significa tutti-
-anche Sharon?-
Jack annuisce.
-di male in peggio- borbotta Andrew.
-allora ci vediamo oggi da voi,a dopo.Passo da casa e vi raggiungo- esclamo per poi voltarmi.
-Cristina- mi richiama Andrew.
-si?-chiedo girandomi verso di lui.
-non è finita qui- esclama con fare teatrale.
-sono pronta alla guerra- esclamo per poi voltarmi e incamminarmi verso casa.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora