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"Fai due passi di danza. Mischiamo i nostri corpi fatti di ansia"


-COSA?!-
Incenerisco con lo sguardo Davide,il quale balbetta qualcosa nel vano tentativo di addolcire la pillola.
-cosa intendi per abito lungo?Sei per caso impazzito?-
Davide inizia a camminare rapidamente all'indietro.
-devo andare- esclama ridendo.
-Lambert,non fare un altro passo-esclamo puntandogli un dito contro.
Lui afferra Marco dal braccio e se lo mette davanti in modo che gli faccia da scudo. Il brontolone scoppia a ridere.L'unica cosa che lo diverte sono le mie disgrazie?È da settimane che non lo vedo ridere nemmeno in contesti esilaranti e ora sta praticamente lacrimando. Non capirò mai Marco.
-pensi che metterti Marco davanti mi fermi?-
Andrew e Jack ridacchiano.Il mio migliore amico ormai si limita a passarsi una mano sul viso.Non ha più le forze per commentare.
-ma perché vuole fare una festa in abito lungo?-interviene Jack confuso.
Davide si volta verso di lui e lo fulmina.
-senti,non è colpa mia se quella ragazza vuole che tutte le invitate abbiano l'abito lungo.Non lo so perchè abbia deciso ciò e francamente non mi interessa-
-prova a farle cambiare idea- propone Mia.
-forse voi non conoscete Megan.Non cambia mai idea e non ha mai torto.È così e non cambierà mai- esclama Davide in modo drammatico.
-ma per favore,pende dalle tue labbra- intervengo io.
Davide fa una smorfia in risposta e Andrew mi dà ragione.
-scusami,tu da che parte stai?-
-dai vincenti,ovvio- dice Andrew per poi battermi il cinque.
Davide si volta verso di me.
-non costringermi ad andare da lei,ti prego.Non voglio vederla prima del suo compleanno,mi trascinerà sicuramente da qualche parte con lei se mi faccio vivo-
-facciamo così:tu non parli a Megan e io mi vesto come voglio.
Non mi piacciono gli abiti lunghi e per ovvie ragioni-
-quali sarebbero?- chiede Jack confuso.
-sono alta un metro e un succo di frutta,gli abiti lunghi non mi donano. L'ho indossato una volta nella mia vita al matrimonio di una mia cugina di secondo grado,sembravo una bomboniera,ho pulito con estrema cura il pavimento della sala da ballo per tutta la sera e appena sono tornata a casa l'ho buttato nel cestino. Non ho intenzione di replicare,chiaro?-
-ma sarai fuori dresscode- commenta Mia.
-sono fuori dresscode,sono fuori lista degli invitati...La peggiore delle ipotesi?Non mi fanno entrare alla festa e me ne vado a casa. La migliore?Non mi fanno entrare alla festa e me ne vado a casa.
Non può andare male.
Verrò vestita come dico io,Lambert.Non si discute-
Lui sospira.
-va bene,affare fatto.
Ora devo andare veramente.Marco,forza,piglia la borsa.
Cri,ti passo a prendere alle 9.Fatti trovare pronta-
Annuisco.
L'amico afferra il borsone da terra e i due,dopo averci salutato,vanno ad allenarsi.

-avrei voluto vederti in abito lungo-commenta Mia ridendo.
Io la fulmino.
-vai su Photoshop e mettimene uno addosso.Sarà l'unico modo-
Matteo ride.
-ma Matte,è sempre stata così?- chiede Jack ridendo.
-cosi testarda e poco accomodante?Si,assolutamente,forse con gli anni è addirittura migliorata- borbotta Matteo.
-da bambina eri una peste,quindi- commenta Mia ridendo.
Alzo gli occhi al cielo in risposta.
-una cosa in cui è sempre stata irremovibile è il gusto nel vestire ed ha avuto dei periodi davvero buii,ma nessuno poteva dirgli nulla- continua Matteo ridendo.
-Matte,taci- esclamo io.
-no,Matte,parla!- esclamano tutti i presenti.
-capelli corti,in parte rasati con taglio asimmetrico,sopracciglia discutibili,tuta 24 ore su 24,sette giorni su sette,scarpe con le luci. ..-
Gli tappo letteralmente la bocca.
-direi che è abbastanza così-
Matteo alza gli occhi al cielo e sospira,per poi spostare la mia mano dal suo viso.
-va bene,comunque sappi che ha avuto il suo periodo buio,Mia-
Mia sorride divertita.
-hai una foto?-
-una?Sono pieno!-
Lo fulmino con lo sguardo.
-ti prego,mandamele!-
La fulmino con lo sguardo e tutti ridono divertiti.

Dopo mezz'oretta Andrew e Jack ci salutano e se ne vanno.

Rimango in compagnia di Mia e di Matteo.
-allora,hai deciso cosa metterti?- mi chiede Mia.
Io rido in risposta.
Lei sbuffa spazientita.
-facciamo così,ora andiamo a casa tua e scegliamo insieme cosa ti metterai-
-sbaglio o ti stai autoinvitando a casa mia?-
-sbagli.
Sto autoinvitando me e Matteo a casa tua. Non posso reggerti da sola,finirei per cercare di ucciderti,quindi ho bisogno che lui venga con noi-
-sei così simpatica- borbotto io.
-forza,forza.Andiamo- esclama lei per poi spintonare me e il mio migliore amico in modo da incitarci a camminare.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora