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"E infondo si sa,per andare avanti bisogna lasciare qualcosa indietro"

Pov Davide

Busso alla porta dello studio del mister e ottengo il permesso di entrare dopo pochi istanti.
Spingo quindi la porta in avanti ed entro,per poi chiuderla alle mie spalle.
-Lambert,che ci fai qui?- mi chiede per poi mollare la presa da un plico di fogli che teneva tra le mani, probabilmente sta compilando i moduli per le nuove iscrizioni di settembre.
-vorrei solo parlare,non sono qui per creare problemi.
Ha un minuto?-
Annuisce,per poi indicarmi la seduta dal lato opposto al suo della scrivania.
-prego,accomodati-
Prendo così posto davanti a lui e tento di elaborare il mio discorso.
-forza,biondino,è quasi ora di cena e ho ancora un sacco di lavoro da sbrigare,che vuoi dalla mia vita?-
Sospiro,per poi abbassare lo sguardo imbarazzato.
-volevo solo ringraziarla-
-ringraziarmi? E per cosa?-
-perché senza di lei non avrei mai ricevuto la proposta del Verona e lei lo sa bene-
Si limita a sorride flebilmente.
-siamo stati in due a renderlo possibile e , poi, io non ho fatto niente che non fosse il mio mestiere.
Non ringraziarmi,Davide-
-la conversazione che abbiamo avuto qualche settimana fa nello spogliatoio non faceva parte del suo lavoro,non era tenuto a farlo, ma l'ha fatto lo stesso e l'ha fatto per me,quindi devo ringraziarla-
-che posso dire?
Sei una testa calda,Lambert,mi fai esaurire un giorno si e l'altro pure ma ormai ti ho preso a cuore. Sei un ragazzo di talento,più sveglio di quanto pensi e di quanto sembri,non potrei mai permetterti di buttare la tua vita...non me lo perdonerei mai-
Annuisco.
-proprio per questo,sono qui per avere un suo parere-
Sospira.
-vuoi sapere che ne penso del Verona,non è vero?-
Annuisco.
-come fa a saperlo?-
-Dio,Lambert,ti sto dietro da quando hai 3 anni,credi che non riesca ancora a capirti al volo?
Sei sveglio si,ma io lo sono molto più di te-
Sorrido flebilmente.
-se mi conosce così bene allora dovrebbe essere in grado di dirmi quale sia le scelta che fa maggiormente a caso mio- ribatto tornando serio.
Sospira.
-sai bene quale sarebbe la strada migliore per te stesso,non c'è bisogno che io te la illustri.
Ad ogni modo,dato che me lo hai chiesto,ti ricorderò semplicemente che il treno passa una sola volta,Davide-
-mi sta quindi suggerendo di andare?-
-non vedo ragione di rimanere-
-dovrei abbandonare la mia vita,i miei amici...mio padre-
-nessuno abbandona nessuno.
Non passi a miglior vita, sarai a qualche ora da qui. Se i rapporti con i tuoi amici sono veri non avrai nessun problema, andrà tutto per il meglio.
Tuo padre poi? Scherzi? Conoscendolo sarà lì di continuo-
Sorrido.
-dovrei accettare quindi? Ne è sicuro?-
-smettila di parlare come se ci fosse un'altra opzione disponibile.
Ora alzati,forza, e vattene a casa-
Annuisco e mi alzo.
-grazie,mister-
-non ringraziarmi,biondino.
Salutami quel santo di tuo padre e mandami una cartolina di Verona-
-certo,lo farò sicuramente- dico per poi alzarmi.
Gli porgo la mano,ma lui si alza a sua volta e mi tira in un abbraccio.
-sei uno dei ragazzi migliori che ho avuto il piacere di allenare, non lasciarti intimorire da niente,soprattutto da te stesso- dice per poi darmi una pacca sulla schiena.
Annuisco.
-arrivederci,mister.
Ci vediamo domani-
Annuisce.
-a domani,biondino-

Afferro il borsone da terra e esco dalla stanza lasciandomi alle spalle il mister, per poi dirigermi in fretta nel parcheggio.
Porto lo sguardo sul mio cellulare prima di salire sullo scooter e noto alcuni messaggi.
Marco: ci sei stasera?
Anna: ehi,come stai?

Decido di chiamare Marco in modo da azzerare i tempi di risposta e capire le sue intenzioni sulla serata.
Mi risponde dopo pochi squilli.
<Ehi Da,hai finito allenamento?
<Si,sfaticato. Te, invece, hai finito di farti le pippe?
<E smettila, mi fa male il ginocchio, devo stare a riposo
<Se,farò finta di crederci
<Ad ogni modo,stasera hai da fare?
<No,sto tornando a casa adesso
Interviene una voce urlante da fuori.
<E vieni qua,allora. Se ti sbrighi ti lascio un pezzo di pizza - interviene quello che deve essere Matteo.
<Solo un pezzo? Per chi mi hai preso? Un canarino?
<Se continui a perdere tempo al telefono non avrai nemmeno quello. Sei uno sportivo, allora muovi il culo, su- ribatte Max.
<E va bene,arrivo.
Dove siete?
<A casa mia,ti voglio qui tra 10 minuti- risponde Matteo.
<Se se,arrivo

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora