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"L'incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c'è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati."


-sono a casa- esclamo per poi chiudere il portone alle mie spalle.
La luce del soggiorno è accesa e questo segnala la presenza di Alex.Insolito,non c'è mai quando torno da scuola.

Attraverso l'entrata ed entro nel salone.
-ehi Cri- mi saluta mio fratello.
È seduto sullo sgabello ed è intento a sfogliare alcuni fogli davanti a sé.
-ehi-lo saluto a mia volta,per poi avvicinarmi a lui.
Mi sfilo lo zaino dalle spalle e a seguire la giacca,appoggio tutto sul tavolo e mi siedo sullo sgabello accanto ad Alex.
-oggi niente pomeriggio a scuola?-
-no,l'insegnante è malato quindi ci hanno mandato a casa.Piuttosto,te coma mai qui?-
Alex poggia le scartoffie sul tavolo per poi sospirare.
-qualcosa non va?- chiedo confusa.
-Cri,dobbiamo parlare di una cosa importante-
Annuisco e lo invito a continuare.
-non avrei voluto dirtelo.Avevo intenzione di aspettare,però forse è giusto che tu sappia-
-che succede?-
-le spese di questa casa sono più alte di quelle in cui stavamo prima.Con il mio stipendio ho iniziato a fare fatica,infatti sto tentando di fare straordinari ecc...-
Devo ammetterlo,non avevo idea della situazione. Si è sempre occupato Alex delle faccende economiche.Ultimamente non l'ho visto spesso,ha fatto orari molto lunghi a lavoro, ma non immaginavo fosse per racimolare uno stipendio in grado di coprire le spese.
-non ne avevo idea,che cosa posso fare per aiutarti?-
-so che vai a scuola e che sei già impegnata con lo studio,però dovresti cercare un lavoretto.
Magari un part-time,niente di impegnativo,non voglio che sia di intralcio alla tua carriera scolastica-
-certo,non è un problema.Tranquillo,lo troverò presto,puoi contare su di me-
-mi dispiace,non avrei mai voluto che tu fossi costretta a lavorare-
-non è un problema.È giusto così-
-grazie della comprensione,Cri-
-figurati.
Ora vado un attimo di sopra,devo finire dei compiti.
Ceniamo insieme stasera?-
-si,oggi ho la giornata libera-
-perfetto,a dopo.Più tardi esco,compro io da mangiare-
Lui annuisce ed io vado in camera mia.

Do un'occhiata alle pagine che dovrei studiare per l'interrogazione di domani.
Non siamo nemmeno a metà anno e già devo recuperare una materia.
Sbuffo e apro il libro di testo.
Fortunatamente non sono molti gli argomenti in questione,ed io ho una memoria molto buona,di conseguenza in una ventina di minuti ho già concluso tutto.

Infilo le scarpe,scendo al piano di sotto,indosso la giacca e,dopo aver salutato Alex, esco di casa.
Mi avvio verso la mia scuola.Ho notato molti bar nella strada che percorro per andarci e forse potrei trovare un impiego in uno di essi.

Mi propongo in due o tre bar,ma in nessuno di questi sembro avere successo.
Qualche metro più avanti mi imbatto in un'antica trattoria.Ha un aspetto antico,ma curato.Sembrebbe il classico localino a gestione famigliare.
Noto un cartello sulla porta che recita :"cercasi personale. Per qualsiasi informazione chiamare il seguente numero oppure recarsi all'interno del locale in orario non lavorativo:8-11, 16-18". Bingo.
Speranzosa entro al suo interno.

Data l'ora,è pieno pomeriggio,non trovo nessun cliente.
L'unica persona presente è una donna di mezza età che è intenta a pulire un bicchiere dietro il bancone.

Mi dirigo verso di lei.
La donna alza lo sguardo verso di me e mi sorride dolcemente.
-buongiorno,come posso esserti utile?-mi chiede cordialmente.
-buongiorno,vorrei chiedere un informazione:siete ancora alla ricerca di personale? Ho letto l'annuncio sulla porta-
-si,certo,sei interessata?-
Annuisco.
-una ragazza così giovane con già voglia di lavorare,davvero apprezzabile.
In cucina siamo al completo,ma una cameriera potrebbe farci comodo.Al momento abbiamo solo un ragazzo in sala.Sei interessata a un lavoro a tempo pieno o solo part-time?-
-durante il periodo scolastico solo part-time,ma nel periodo estivo sono disponibile tutto il giorno-
-quindi immagino che saresti disponibile maggiormente alla sera,giusto?-
-si, esatto-
-per ora un orario dalle 18 alle 22:30 potrebbe andarti bene?-
-si,assolutamente si-
-quanti anni hai?-
-diciotto anni-
-devo rivelarti una cosa,non sono io la titolare,non spetta a me decidere.È mio marito che si occupa di assumere,gliene parlerò appena lo vedo.
Ti dispiacerebbe lasciarmi il tuo numero?-
-certamente-
Mi porge il suo telefono e dopo aver digitato il mio numero,glielo ripasso.
-ti ringrazio.Non mi sono presentata,io sono Annabelle- dice porgendomi la mano.
-Cristina,piacere- dico stringendogliela.
-bene Cristina,sappi che metteró una buona parola con mio marito,mi sembri una ragazza in gamba.
Domani ti contatteremo,quindi tieni il telefono a portata di mano.
Se la cosa andasse a buon fine,dovrai incontrarti e fare un colloquio con mio marito-
-certamente,la ringrazio-
-figurati,a domani-
Annuisco ed esco dal piccolo localino.
Non è stato poi così difficile.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora