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"E spero di non dimenticarle mai,quelle serate.Non eravamo in un posto mozzafiato ma non ci importava.Non c'era nulla di mozzafiato in realtà,tranne l'atmosfera,quella era la classica atmosfera di quando sei circondato dalle persone giuste.
Penso diventerà il mio obiettivo nella vita,cercare atmosfere mozzafiato"


Mia si sfila il vestito per l'ennesima volta e ne indossa un altro.
Porto lo sguardo sull'orologio attaccato alle parete.Tra dieci minuti dovrebbe arrivare Andrew,non so se riuscirò a reggere questa situazione fino a quel momento.
Forse era meglio andare a lavorare,oggi è S.Valentino e, non essendo un posto romantico,la trattoria in cui lavoro sarà praticamente vuota e il mio turno sarebbe stato poco stancante.Invece,da idiota quale sono,ho chiesto a Annabelle un permesso che lei mi ha rilasciato subito dicendomi che quella sera sarebbe bastato un solo cameriere data la scarsa affluenza.
-Mia,ti prego,fai una scelta- esclamo per poi stiracchiarmi sulla poltrona.
-ma sono tutti cosi belli- dice mentre si specchia. -questo mi sta meglio di quello rosso?- dice alludendo al vestito che sta indossando.
-anche questo è rosso,stai cercando di confondermi?-
-Cri,rispondi!-
-si,è meglio questo-
-allora l'altro mi stava male e non me lo hai detto?-
-no,Mia,io non intendevo questo -
-codarda!- esclama per poi tornare a cercare qualcosa nel suo armadio.
Io affondo nella poltrona esasperata e mi metto a giocare con il cellulare.

La porta della camera di Mia si apre e svela sua madre,una signora gentile sulla cinquantina.
-mamma,quante volte ti ho detto che devi bussare?- esclama Mia guardandola.
-Mia,non essere scortese. Sono venuta perchè sono curiosa di sapere come sta procedendo.
Tesoro,quel vestito ti sta molto bene- dice per poi sedersi su un angolo del letto.
-credi?Non mi allarga i fianchi?- chiede Mia mentre è intenta a osservare la sua figura allo specchio.
-ma no,cosa dici?È molto carino-
Mia sorride.
-che scarpe dovrei mettere?-
-gli stivaletti neri di camoscio ci starebbero bene,però se vuoi stare comoda puoi mettere gli anfibi.Hai in progetto di camminare molto?- le chiede la madre mentre piega alcuni dei vestiti che Mia ha tirato fuori.
-non lo so!
Cri,tu cosa ne pensi?-
-QUINTO LIVELLO,SEHH- esclamo io estasiata.
Mia si volta verso di me e nota che la mia concentrazione è dedicata al giochino sul mio cellulare.
-Cri!-
Appoggio il telefono sulla coscia e alzo lo sguardo su Mia.
-parli con me?-
Mia emette un verso di nervosismo e sua madre sorride divertita dalla scena.
-se potessi tornare indietro strozzerei Matteo nel momento in cui ti ha fatto conoscere quel gioco!- esclama lei.
-Cristina,Matteo è il tuo fidanzatino?- mi chiede la madre.
-no- dico ridendo.
-Cristina con un fidanzatino non ce la vedo proprio,mamma- borbotta Mia ridendo.
-perchè dici così?È una ragazza così carina-
-lasciamo perdere- borbotta lei ridendo.
La madre annuisce e riporta l'attenzione sulla figlia,la quale ha lo sguardo fisso su degli stivaletti.
-Mia,cosa ti turba?- le chiedo mentre mi tiro su le maniche della maglia.
Fa caldissimo in questa casa,infatti la madre di Mia sta indossando un vestito a mezze maniche.
-questi stivaletti sono bellissimi,però sono scomodi.Gli anfibi sono comodi,però sono meno eleganti.
Bellezza o comodità?- chiede lei in tono spaventosamente serio.
-bellezza o comodità?Chi è che lo diceva?Shakespeare,vero?- dico ironicamente.
Mia mi fulmina con lo sguardo e la madre mi sorride.
-per una volta mi porti a casa una ragazza divertente!- commenta.
-Cristina non è divertente,non mi fa ridere!
La situazione è molto seria e delicata- esclama Mia.
-non è drammatica come te o le tue solite amiche almeno!-
Mia alza gli occhi al cielo.
-sceglierò bellezza-
Indossa gli stivaletti e poi si volta verso di me e la madre.
-come sto?-
-sei bellissima,tesoro-
-Cri,tu cosa ne pensi?-
-stai benissimo,Mia- ammetto sincera.
Mia sorride,sa che sto dicendo la verità.

Suonano alla porta.
Mia impreca qualcosa per poi indossare uno dei bracciali che ha sul comodino.
-Mia,relax- esclamo guardandola.
-tu dici così perché non hai nessuno appuntamento- esclama lei.
-dico così perché potresti presentarti anche in pigiama e Andrew ti guarderebbe con gli occhi a cuoricino ugualmente-
-e poi sono io quella che vede il mondo a rosa e fiori?- ironizza lei alludendo al fatto che l'accuso di avere un filtro rosa che distorce la realtà molto spesso.
La madre si alza.
-vado ad aprire la porta-
-no!- esclama Mia.
-perche?-
-vado io-

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora