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"Sapete,
non tutti sono bravi ad
esternare i propri sentimenti,le
proprie emozioni o i propri pensieri,specialmente quelli più privati e profondi.
Già,è proprio così,
quindi per capire alcune persone
è necessario grande sforzo ed impegno al fine di scoprire quale sia
la loro reale valvola di sfogo e trovare delle risposte grazie ad essa.
Non sempre è una persona,a volte è uno sport come la danza o la pallacanestro,
altre è un hobby come il cucito o la cucina,
ma io ho un debole per le persone la cui valvola di sfogo è una forma d'arte come il disegno,la fotografia,la scrittura...
Avete mai fatto caso a quante risposte si trovano guardando un disegno?"

Gaia ci saluta e se ne va,così rimango in compagnia di Mia,Andrew,Matteo e Davide.
-devo andare a comprare una cosa per Max in centro,qualcuno viene con me?- chiede Matteo.
Tutti i presenti accettano di buon grado.
-Cri,anche tu sei dei nostri?-
-non posso,Matte.Oggi devo fare il progetto di scienze,ricordi?-
-ah,sì,giusto,me lo avevi detto- dice per poi portarsi la sigaretta alla bocca e aspirare.
-Cri,alla fine con chi lo fai il progetto?- mi chiede Mia.
-Gabe- borbotto mentre sono intenta a rispondere al messaggio di mio fratello in cui mi dice che anche questa sera farà straordinario. Lavora più ore dell'orologio ultimamente,credo sia determinato a stupire la Wagner.
-Pennark?- chiede confuso Davide.
Infilo il telefono in tasca e annuisco.
-da quando siete amici?- chiede.
-non siamo amici,ma fa parte della cerchia molto ristretta delle persone che non mi urtano i nervi appena aprono bocca,oltre ad essere uno dei pochi con un cervello funzionante in quella classe- ammetto facendo spallucce.
-drastica,mi piace- dice ridendo Davide.
-e perché non siete in gruppo voi due?- chiede Andrew spostando lo sguardo dalla fidanzata alla mia figura.
-ero già occupata con Gaia- dice Mia.
Andrew annuisce.
-Cri,spero non ti abbia dato fastidio,però me lo aveva chiesto e ...-
-Mia,tranquilla,poco male- rispondo facendo spallucce.
-uh,guarda chi arriva- dice Matteo indicando Jack,il quale si sta dirigendo verso la nostra direzione.
Il piccoletto ci raggiunge e ci saluta.
-come mai da queste parti,bimbo?- gli chiede il fratello.
-smettila con sti nomignoli di merda- borbotta Jack.
-oggi nervosetto?- gli chiede lui ridendo.
Il fratellino sospira in risposta e alza gli occhi al cielo.
-Jack,comunque Sabato andiamo al mare,tu ci sei?Se vuoi puoi invitare anche Marta- interviene Mia.
-Marta?- ripete le parole a bassa voce Jack.
-si,Marta,perchè?Che c'è di strano?-
-ehm,no,cioè si...-
-tutto bene con la fanciulla,Jack?- chiede Matteo,per poi sbuffare fuori il fumo.
Il piccoletto sospira.
-in realtà abbiamo chiuso...-
-come mai?- gli chiede Mia.
-ehm,in realtà sono stato io a chiuderla. Non mi va di parlarne- borbotta lui.
-qualcuno ha dei segreti- borbotta Matteo ridendo,per poi fare un altro tiro.
-lasciamo perdere,comunque,dicevate di Sabato...-
-andiamo al mare al solito posto,ci siamo messi d'accordo tutti. Se vuoi puoi portare qualche tuo amico-
Lui annuisce.
Una volta accordati per Sabato,le nostre strade si dividono e ,mentre gli altri vanno a fare shopping per Max, io mi dirigo allo skatepark per incontrare Gabe.

Trovo il mio compagno di progetto comodamente seduto sulla staccionata intento a girarsi una sigaretta. Noto le sue labbra muoversi leggermente, probabilmente sta canticchiando qualcosa.
Lo raggiungo e mi piazzo davanti a lui.
-Pennark,eccomi qui-
Lui alza lo sguardo su di me,chiude la sigaretta rapidamente,se la porta alla bocca e salta giù dal muretto.
-ok,andiamo-
Inizia a camminare con passo spedito e io lo seguo.
-abiti lontano da qui?-
Tira fuori dalla tasca l'accendino, accende la sigaretta per poi sbuffare fuori il fumo.
-no,è qua dietro.Due minuti e ci siamo-

Come preannunciato dal mio compagno,dopo pochi minuti giungiamo a destinazione.
Gabe apre la porta di casa ed entra,per poi invitarmi con la mano a fare lo stesso.Lo seguo e lui chiude la porta alle nostre spalle.
Successivamente,notando la luce accesa,proseguiamo e entriamo nel piccolo salotto.Sul divano ad angolo è seduta una ragazza che ad occhio e croce deve avere quattro o cinque anni in più di noi.
Appena facciamo capolino nella stanza,la rossa si alza e si avvicina a noi.
-Dalila,che ci fai qui?- chiede Gabe.
-quello che faccio di solito...oppure oggi non si può?Questa volta hai compagnia?- chiede la ragazza ridendo.
-e dai,falla finita...- dice Gabe con tono calmo sorridendo flebilmente. Non sembra irritato dalla battuta della ragazza,direi che è addirittura leggermente divertito.
-dai coglione,fatti una risata,non mi presenti la tua amica?
Anzi,lascia stare,faccio da me.
Piacere,io sono Dalila- dice per poi porgermi la mano.
Gliela stringo.
-Cristina-
-cosa ti ha portato qui,Cristina?- mi chiede sorridente.
-io preferirei sapere cosa ha portato te qui,onestamente- interviene Gabe.
-ma guardati,non mi fai nemmeno fare due chiacchiere. Tua madre credeva che oggi tu fossi a lavoro e non sapeva a chi lasciare Ellie,quindi eccomi qui in veste di babysitter,soddisfatto?
La peste dovrebbe arrivare tra un quarto d'ora,comunque-
-ah,sì,mi sono dimenticato di dirle che oggi il locale sarebbe stato chiuso- borbotta Gabe sottovoce,come se quelle parole fossero rivolte a se stesso.
-comunque,dov'è Luca?Non poteva badare lui a Ellie?- continua poi lui.
-l'ho beccato prima,era con Zack e Elia. Credo tornerà tardi-
-Elia?-
Lei annuisce e Gabe sospira,sembra essersi irrigidito leggermente.
-non fare quella faccia,ha imparato la lezione,dai- esclama Dalila per poi darle una spintonata amichevole.
-si,come no.
Comunque io ci sono e posso badare a Ellie,quindi puoi andare- dice Gabe.
-nah,mi fa piacere stare con la piccola peste.
Inoltre hai un ospite,quindi non puoi stare dietro a tua sorella.Andate pure e divertitevi,penso io a Ellie-
-Dalila,dobbiamo solo fare un progetto...-
La ragazza lo zittisce e lo spintona fuori dal salotto.
-forza,vattene,avrai tempo per stare dietro ai bambini.Adesso occupati della tua amica-
Gabe alza gli occhi al cielo e mi fa segno di seguirlo.Dalila mi sorride e mi fa l'occhiolino.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora