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"Ho imparato che la calma è molto piú destabilizzante della rabbia, che una piccola smorfia disarma molto piú di un volto completamente corrugato, ho imparato che il silenzio di fronte ad un'offesa è un grido che fa tremare la terra"


-quindi oltre a noi ci saranno solo Mia e la ragazza di Marco,giusto?- chiede Davide.
Quest'oggi non siamo seduti al solito muretto,ci siamo riuniti in un piccolo bar vicino alla nostra scuola in modo da essere al riparo dalla pioggia e poter organizzare con calma il nostro capodanno.
-esatto-
-perfetto.Quando volete partire?-
-il 27?-propone Andrew.
-sarebbe il giorno dopo Santo Stefano?- chiede conferma il fratello.
Andrew annuisce.
-io ci sto- dice Marco.
-si può fare.Matte e Cri, voi che ne pensate?- chiede Davide guardando noi altri.
Matteo mi guarda comprensivo.Sa già che io non posso,così decide di intervenire prima che io debba fare la guastafeste.
-perché partire così presto?Non abbiamo nessuna fretta-
-bhe,in questo modo possiamo starci più giorni.Mi sembra una buona idea,non credi?- gli spiega Andrew.
-io,ehm...- inizia a borbottare Matteo in cerca di una scusa plausibile.
Decido di sputare il rospo in modo da non dover costringere Matteo a mentire.
-io non posso,ragazzi- intervengo.
-perché non puoi?Hai di meglio da fare?- mi chiede Marco scocciato.
Mi aspettavo una reazione simile da parte sua.Non ama che qualcuno sia d'intralcio ai suoi progetti,inoltre non nutre particolare simpatia nei miei confronti e,come se non bastasse,negli ultimi giorni è scontroso con tutti.
-io non sarò in città fino al 30-
-che importa?Noi possiamo andare lo stesso,poi lei ci raggiungerà- continua Marco.
-se volete partire il 27 andate pure,ma io vi raggiungerò con Cristina.Non sa dov'è la casa e non voglio farle fare il viaggio da sola- interviene Matteo.
-ma per favore,ci può arrivare benissimo- ribatte Marco.
-ho detto che parto con lei- dice Matteo per poi fulminarlo con lo sguardo. È il suo modo di far capire che non cambierà idea.
Marco sbuffa e non commenta ulteriormente.
-anche Mia partirebbe con voi suppongo,giusto?- chiede Davide.
-probabile,credo che voglia partire con me- ipotizzo io.
-ma si,perché non venite tutti con Cristina e io parto da solo il 27?-sbotta Marco con tono poco amichevole.
-ma ti vuoi calmare?
Non si tratta solo di te,stiamo cercando un compromesso in modo che i giorni scelti vadano bene a tutti- esclama Davide e Marco,in risposta,sbuffa nuovamente.
-è da giorni che hai questo atteggiamento,io non ti reggo più.Sentiti libero di tornare quando il ciclo è passato- sbotta Andrew verso di lui.
Marco lancia un'occhiataccia sia a Andrew che a Davide, per poi afferrare il suo zaino da terra velocemente.
-me ne vado,nessun problema.
Fatemi sapere il giorno della partenza,sono curioso di sapere se la principessina riuscirà a cambiare le intenzioni di tutti.
Ti do un consiglio:dovresti concludere quello che hai iniziato con Davide la sera in discoteca, riuscirai a manipolarlo meglio-dice rivolto a me.
Davide ed io ci guardiamo confusi.
Come é venuto a conoscenza di quello che è successo?
-Marco,non sono affari che ti riguardano.Restane fuori.
Non hai il diritto di mettere bocca su quello che abbiamo fatto-dice Davide seccato.
Decido di ignorare quella parte del discorso e rispondere al resto.
-ma che cosa vuoi da me?
Per quanto mi riguarda potete partire quando volete,te in primis.
Anzi,se non parti nel mio stesso giorno mi fai un favore-
-tranquilla,non era mia intenzione trascorrere le ore di viaggio accanto a te-
-bene!- esclamo io.
-bene!- ribatte a sua volta per poi andarsene senza salutare.

Appena sparisce dalla nostra visuale,Andrew si rivolge a me.
-lascialo stare,ultimamente è scontroso con tutti.
Non so cosa stia passando,ma deve darsi una calmata-
Io sbuffo in risposta.
-ad ogni modo,fratellini,voi che volete fare?- chiede Davide rivolgendosi a Andrew e Jack.
-ritiro tutto,ormai partiamo il 30. Non mi va di trascorrere tre giorni in compagnia solo dei piccioncini-
-sono d'accordo con mio fratello per una volta.
Non ha senso partire a rate- sentenzia Jack.
-allora è deciso,si parte il 30-
-ragazzi,se volete accontentare il bimbo a me va bene.Potete partire prima, Matteo te compreso.
Esiste google maps,vi troverò- intervengo io.
-non preoccuparti,non avevamo ancora organizzato nulla.La mia era solo una proposta- dice Andrew per poi sorridermi.
Ed ecco che, finalmente,Matteo tira fuori di nuovo la voce e pone la tanto temuta domanda.
-a cosa si riferiva Marco quando parlava di voi due?- chiede indicando me e Davide.
Davide ed io ci lanciamo un'occhiata. Ormai non si può più scappare.
-posso dirglielo?- mi chiede lui.
Io sospiro.Ho paura della sua reazione.Gli ho nascosto questa storia per settimane.
-no,lo dico io-
Davide annuisce.
-che cosa devi dirmi?Che avete fatto?-chiede Matteo preoccupato.
-nulla di male,nulla di ché in realtà- interviene Davide.
-parlate,forza- ci esorta Matteo.
Io sospiro e mi schiarisco la voce.
-ci siamo baciati in discoteca- dico tutto d'un fiato.
Matteo guarda entrambi sorpreso.
-voi due?Come è potuto succedere?
I primi giorni che avete passato insieme non mi sembravate molto...ehm...in sintonia-
-credo che l'alcool abbia fatto la sua parte- ammetto riflettendoci su.
In effetti non provavo grande simpatia verso Davide appena l'ho conosciuto.
-come ho fatto a non accorgermene?Non ero lì?- ci chiede Matteo.
-si,eri accanto a noi- afferma Davide.
-ma?-
-eri ubriaco,probabilmente hai rimosso quel ricordo- concludo io.
-ah,ehm,ok- borbotta Matteo.
Non riesco a capire cosa stia pensando.Sembra semplicemente confuso,molto confuso.
-ma quindi c'è qualcosa tra voi due?- chiede timidamente Jack.
-NO- esclamiamo in coro io e Davide.
-quindi non state insieme o cose del genere?-
-assolutamente no!- esclamo io.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora