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"Fumavamo guardando le stelle, ora qualcuno fa parte di quelle. Questi ricordi sono come fiamme, ancora bruciano sulla mia pelle.
E fumo ancora guardando le stelle e questa sera è una sera di quelle, mi porto dentro tutto quanto, le mie vittorie più dure, le mie sconfitte più belle."

Una voce mi sveglia.
Apro gli occhi e mi guardo intorno.
Sono sola in stanza.Mio fratello non è a letto,deve essersi alzato presto sta mattina,ma al tempo stesso riconosco che è stata la sua voce a svegliarmi. Credo stia parlando con qualcuno in corridoio.

Dopo essermi abbondantemente stiracchiata,mi alzo dal letto e esco dalla stanza.Come previsto incontro mio fratello,il quale è appoggiato al muro e sta discutendo al telefono.
Appena mi vede,fa un cenno con la testa verso la mia direzione in segno di saluto.Ricambio il gesto,per poi scendere al piano di sotto.

Trovo i miei zii seduti a tavola a chiaccherare.
Li saluto e loro ricambiano sorridendo.
Mi siedo al tavolo con loro e porto lo sguardo davanti a me.
Scorgo dietro al divano la figura di Nico,il quale sta giocando con il fratellino.Sono entrambi sul tappeto e Nico sta facendo il solletico a Mattia,il quale ride a crepapelle.
Sorrido davanti a quella scena.

-Cri,cosa vuoi per colazione?-chiede mio zio destandomi dai miei pensieri.
-un cappuccino,grazie-
Lui annuisce e si alza,per poi andare a prepararmelo.
-tesoro,io e lo zio oggi andiamo a fare un giro in centro con il piccoletto.Vuoi venire con noi o preferisci stare con Nico?- mi chiede mia zia sorridendo.
Io deglutisco,incapace di rispondere.
Fortunatamente la nostra conversazione viene interrotta da alcuni rumori che attirano la nostra attenzione.Mi volto e vedo Alex,il quale non è passato inosservato quando ha sceso le scale con la solita grazia che lo contradistingue.
Entra in cucina e saluta tutti,per poi sedersi accanto a me.
-allora tesoro?Cos'hai intenzione di fare?- continua mia zia guardandomi.
Io rimango in silenzio,incapace di parlare.
Alex si accorge del mio strano atteggiamento,infatti cerca di fare luce sulla questione che stiamo trattando.
-di che cosa parlate?- chiede lui.
-stavo chiedendo a tua sorella i suoi programmi per la giornata-
Lancio un'occhiata a mio fratello e lui annuisce comprensivo.
Dopo alcuni istanti di silenzio,mio zio arriva e mi porge il cappuccino nella tazza di Nico,se solo mi vedesse in questo momento.
Lo ringrazio e lui si siede affianco alla moglie,mentre Bianca fa oscillare lo sguardo tra me e mio fratello confusa.
-che cosa succede?Mi state facendo preoccupare.
Tesoro,se non vuoi venire con noi non c'è nessun problema.Puoi dirmelo,tranquilla-
Alex la guarda e accenna un debole sorriso.
-oggi andremo dai nostri genitori-
Mia zia annuisce comprensiva.
-volete che vi accompagniamo?- ci chiede zio Beppe.
Io nego con la testa.
-andiamo da soli,non preoccupatevi- risponde Alex.
I miei zii annuiscono.

Nella sala cala così un silenzio imbarazzante,che,fortunatamente,viene rotto poco dopo dall'arrivo dei due fratelli.
Nico mi saluta,per poi sedersi davanti a me.Il piccoletto invece viene a darmi un bacino sulla guancia e si siede sulla mie ginocchia.Io li saluto e inizio a sorseggiare la mia bevanda.
I miei familiari intraprendono una conversazione frivola,a cui io non partecipo dato che la mia testa è completamente da un'altra parte.

All'improvviso,viene richiamata la mia attenzione.Nico mi passa una mano davanti al volto.
-Cri,ci sei?-
Torno al mondo reale e mi guardo intorno.Siamo rimasti solo Nico,Mattia ed io nella sala da pranzo.
I miei zii sono in cucina e mio fratello sembra non essere nei paraggi, dev'essere tornato in camera.
-si,ci sono.Scusami,sono ancora un po' addormentata- dico sorridendo con leggerezza.
Nico mi guarda scettico,per poi portare lo sguardo sul fratellino.
-Matt,perché non vai da papà?
È una bella giornata,vai a fare volare super man in giardino- esclama lui.
Il fratellino lo guarda e sorride.
-è un'ottima idea,Nico.Vado subito.
Ci vediamo dopo- dice Mattia per poi saltare giù dalle mie ginocchia e raggiungere di corsa il padre,il quale sta preparando il pranzo con la moglie.
All'arrivo del piccolo,il papà gli sorride e gli afferra la mano,per poi dirigersi verso l'uscita insieme.
Una leggera invidia si espande dentro di me,ma mi ricompongo subito e porto lo sguardo verso Nico,il quale non la smette di fissarmi.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora