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"A volte per aprirci abbiamo semplicemente bisogno della persona giusta davanti a noi, nient'altro"

Pov Marco.

Lancio un'occhiata al telefono,per poi infilarlo in tasca con noncuranza.
È solo Matteo che mi chiede tra quanto sarò lì.
Mi allungo in avanti per raccogliere una t-shirt da terra e la indosso,per poi balzare in piedi e uscire dalla stanza.

-ehi,Marco,dove vai?- mi chiede mia madre dopo avermi intercettato per il corridoio.
Mi limito a tirarle un'occhiata.
-fuori-
Lei abbassa lo sguardo sospirando ed io proseguo il mio cammino indisturbato.

Esco così di casa e trovo una figura inaspettata alla porta.
-Jack? Che ci fai qui?- chiedo decisamente confuso.
Non l'ho più visto da quando tra me e Andrew non scorre buon sangue, trovarlo sulla soglia di casa mia è a dir poco una sorpresa.
Abbassa lo sguardo in risposta,per poi balbettare un saluto nei miei confronti.
Continuo a guardalo confuso in attesa di spiegazioni,così lui inizia a elaborare una risposta alla mia domanda.
-volevo vederti,vedere come stavi...-
Sospiro e lo interrompo.
-che c'è? Quello stronzo di tuo fratello non ha le palle per suonare alla mia porta e ha mandato te?- chiedo per poi sbuffare e incamminarmi verso il box situato nel giardino.
Lui mi raggiunge e inizia a camminare al mio fianco.
-no,non mi ha mandato nessuno.
Volevo solo vedere come stavi e avere la possibilità di parlarti-
-e come mai tutto questo interesse tutto insieme?- gli chiedo mentre tiro su la saracinesca.
Jack rimane in silenzio per qualche istante e sospira.
Entriamo così all'interno del box e, dopo aver fatto entrare anche Jack, richiudo la saracinesca alle nostre spalle in modo da avere maggior privacy. Ho come l'impressione che sarà una discussione complicata.

Mi appoggio al muro e porto lo sguardo sul ragazzino che non fa altro che torturarsi le mani davanti all'entrata. È chiaramente a disagio.
-allora?- chiedo tentando di incentivare la conversazione.
-mi manchi,Marco- esclama tutto d'un fiato.
Sospiro in risposta e lo analizzo con maggiore attenzione. Jack è sempre stato un tipo solare ed energico, ora sembra sfatto,in piedi per puro miracolo. Non è da lui,la situazione mi puzza.
-è tutto ok?-
-che intendi?- chiede confuso dalla mia richiesta,per poi alzare lo sguardo su di me per la prima volta da quando siamo entrati.
-stai bene,Jack?-
Lui sospira e porta lo sguardo in basso nuovamente,per poi limitarsi a scoutere il capo.
-che succede? Qualcuno ti dà fastidio?- chiedo confuso.
Nega ancora con la testa.
-hai problemi con Andrew?-
Nega nuovamente con la testa.
-Jack,non sono un indovino. Parlami,che c'è che non va?-
-Marco,sto attraversando una fase strana della mia vita.
Sono confuso e ho bisogno di te-
-hai bisogno di me?- ripeto confuso le sue parole.
Lui annuisce.
-sei sempre stato al mio fianco e sei sempre riuscito a darmi i consigli giusti quando ero nella merda, io ti lanciavo uno sguardo e tu capivi al volo il problema-
-Jack,dove vuoi andare a parare? Non capisco-
-sei l'unico che è pronto ad aiutarmi e che c'è sempre stato per davvero-
-non dire scemenze,Jack.
Andrew ha fatto lo stronzo con me,ma è un bravo fratello e c'è sempre per te-
Nega con la testa in risposta.
-non come avrei bisogno che ci fosse.
Non riesco a parlare con lui,non ci sono mai riuscito. Tu, invece, mi hai sempre capito senza bisogno che aprissi bocca-
Sospiro.
-tuo fratello sa che sei qui?-
-no-
Annuisco.
-ok,spara,ti ascolto.
Qual è il problema?-
Lui fa un sospiro e inizia a camminare avanti e indietro in preda al nervosismo.
-Dio,è più difficile di quanto pensassi-
-non devi vergognarti con me,Jack.
Parla,sono pronto a tutto-
-prima dobbiamo parlare di te-
-di me?-
Annuisce.
-Andrew mi ha detto che hai incontrato lui e Sharon-
-già,incontro memorabile.
Non ho molta voglia di parlarne- dico per poi appollaiarmi sul cofano della mia auto.
-infatti non voglio farlo. Mi interessa solo sapere come ti senti riguardo a tutta la situazione -
Faccio spallucce in risposta.
-come vuoi che stia,Jack?
Due belle pugnalate alla schiena,non credi?-
Lui annuisce e io non riesco più a trattenermi.
-perché non mi hai detto nulla?-
Jack sospira in risposta e balbetta una risposta con fare agitato.
-non avevo capito che le cose tra loro fossero così fuori controllo-
-avrei voluto sapere anche se fossero state sotto controllo-
-mi sembravi preso da Sharon,non volevo che la lasciassi per qualcosa che reputavo fortemente ancorato nel passato-
-e che mi dici di quando Sharon si è presentata a casa vostra?-
-ho detto a Andrew di non fare stronzate,ma ammetto anche di averlo incoraggiato a incontrarla per chiarire.
Andrew era fuori di testa in quel periodo,aveva bisogno di risposte-
-avrebbe dovuto dirmelo fin dall'inizio...
Io avrei dovuto capirlo fin dall'inizio-
-no,non avresti mai potuto. Loro per primi l'hanno capito tardi-
-spesso dall'esterno si vede meglio-
-non quando sei innamorato,Marco-
Sospiro.
-ad ogni modo,ora vuoi dirmi qual è il tuo problema?-
Sospira in risposta e mi affianca sul cofano.
-ho baciato un ragazzo- ammette in un sussurro.
-cos...-
Mi interrompe.
-è stato lui a baciarmi in realtà-
Annuisco.
-e ti è piaciuto?- gli chiedo tentando di fare luce sulla questione.
-è proprio questo il motivo per cui sono qui-
-com'è successo? Spiegati meglio,Jack-
-sono andato a una festa fuori città ormai quasi un mese fa. Era il compleanno delle gemelle Bernardi e c'era anche Marta-
-la ragazza con cui ti frequentavi un po' di tempo fa,giusto?-
Lui annuisce.
-avevo bevuto parecchio e sono finito a fare il gioco della bottiglia con degli sconosciuti.
Ho baciato qualche ragazza e poi, all'ultimo giro, mi è toccato un ragazzo-
-e com'è andata?-
-ho sentito qualcosa che non avevo mai sentito,Marco-
-quando baciavi Marta non sentivi niente?-
Nega con la testa.
-le volevo bene e gliene voglio tutt'ora,ma no.
È per quello che l'ho lasciata,sotto quel punto di vista ho capito che qualcosa non andava-
-va bene,vai pure avanti-
-nulla,tutto qui.
Ci siamo baciati e da quel momento non riesco a pensare ad altro,Marco-
Annuisco.
Ammetto di essere stupito dalla notizia,non avevo mai pensato a questa ipotesi.
-hai più rivisto questo ragazzo?-
Nega con la testa.
-è di un'altra scuola,non so nemmeno il suo cognome-
Annuisco e cala il silenzio tra noi,così decido di tentare di ottenere più chiarimenti.
-ne hai parlato con qualcuno?-
-no-
-perché no?-
-Marco,non so nemmeno che cosa mi sia preso quella sera. Sono confuso e mi vergogno-
-non c'è niente di cui vergognarsi- esclamo interrompendolo.
Sospira in risposta.
-che cosa pensi di fare?-
-non ne ho idea,Marco-
-non avevi mai pensato che potessero piacerti i ragazzi?-
-non lo so,ho sempre dato per scontato che non fosse così. Sono finito con Marta quasi per curiosità e non mi sono mai posto molte domande a riguardo-
Annuisco.
-forse dovresti parlarne con tuo fratello-
Nega con la testa.
-non sono pronto-
-di che cosa hai paura?-
-non lo so,non voglio che sia di dominio pubblico finché non sono sicuro di quello che sento-
-va bene,come vuoi.
Prenditi del tempo se pensi di averne bisogno,ma tieniti a pronto e accetta qualsiasi risposta otterrai a tempo finito-
Lui annuisce e si alza dal cofano.
-ora tolgo il disturbo,sentivo solo il bisogno di dirlo a qualcuno.
Ti ho già rubato abbastanza tempo,stavi uscendo e ti ho placcato sulla porta-
-nessun disturbo,stavo solo andando a studiare con gli altri-
-con Matteo e Davide?-
-Davide no,è ad allenamento. Dovrebbe esserci Cristina però, forse anche Mia-
-mi manca il vostro gruppo matto,sai?-
-nessuno ti ha mai cacciato,sei stato tu ad allontanarti- esclamo guardandolo.
-che cosa avrei dovuto fare? La tensione fra voi e Andrew si taglia con il coltello.
Cristina quel giorno sembrava volesse uccidermi poi- ammette ridendo.
Mi limito a sorridere flebilmente.
-lo sai com'è fatta. Era solo preoccupata per Mia,non ha niente contro di te-
-lo so e fossi stato in lei probabilmente avrei fatto lo stesso...
Ma aspetta,da quando difendi Cristina?-
Faccio spallucce in risposta.
-abbiamo seppellito l'ascia di guerra ormai. Le cose cambiano,Jack-
-due testardi cronici come voi due sono cambiati? Dio,non ci credo-
Sorrido flebilmente.
-non è così male.
È un po' dura da digerire all'inizio,ma è una brava ragazza,Jack-
-io l'ho sempre pensato,in realtà.
A me è sempre piaciuta Cristina-
-ma come? Non eri gay fino a cinque minuti fa?- gli chiedo ridendo.
Lui mi spintona giocosamente.
-e dai,lo sai che intendo e poi è ancora presto per fare battute sull'argomento-
-va bene,come non detto.
Pischello,ora devo andare per davvero,Matteo mi avrà dato per disperso-
-certo,ti lascio andare,scusami- dice per poi avviarsi verso l'uscita del box.
-Jack,aspetta...vuoi venire con me?-
-con te?-
Annuisco.
-Marco,nessuno ha voglia di stare con me-
-non dire così-
-è la realtà...-
-io si-
-non prendiamoci in giro,lo so che sei ancora arrabbiato con me-
-credevo di esserlo appena ti ho visto,ma poi mi sono reso conto che non lo sono-
-non lo sei?-
Nego con la testa.
-probabilmente al posto tuo avrei fatto lo stesso.
È stato Andrew a sbagliare,non tu.Non meriti di essere punito per i suoi errori.
Ci tengo a te e sono certo anche agli altri manchi, puoi tornare nelle nostre vite se è quello che vuoi,piccoletto-
-sei davvero pronto a tornare mio amico?-
-non ho mai smesso di esserlo-
-credevo che mi volessi tra i piedi solo perché tu e Andrew eravate migliori amici-
-tu e tuo fratello siete due persone distinte,di conseguenza due rapporti separati.
Non sminuirti,nessuno è tuo amico solo perché sei il fratellino di Andrew-
Annuisce.
-sono felice di sentirti dire questo.
Dopo quel pomeriggio,credevo che vi avrei perso tutti per sempre-
-non posso parlare a nome di tutti,ma per me tra noi è tutto ok-
Jack annuisce.
-grazie,Marco.
Posso dirti un'ultima cosa?-
Annuisco.
-certo,spara-
-Sharon non ti meritava,non ti ha mai meritato.
Ovviamente non ti meritavi nemmeno quello che lei e mio fratello ti hanno fatto-
Annuisco.
-posso farti una sola domanda?- gli chiedo in un sussurro.
-certo, tutto quello che vuoi-
-è vero che quel pomeriggio non è successo niente tra loro? È vero che è stata Sharon a baciarlo ma che Andrew non ha fatto nulla, bensì ha cercato di farla ragionare?-
Jack annuisce.
-si,è tutto vero. L'ha baciato e lui non ha fatto nulla,è rimasto semplicemente immobile-
Annuisco.
-non lo perdonerai mai,vero?- mi chiede in un sussurro.
Sospiro.
-ci ho provato,ma le cose non sono andate per il meglio dopo-
Annuisco.
-certo,lo capisco-
-ora vado davvero,Jack.
Ci si vede in giro- dico per poi tirare fuori le chiavi della mia auto.
Annuisce.
-si,ci si vede in giro.
E grazie, Marco -
Annuisco.

Jack esce così dal box e io salgo in macchina,per poi raggiungere in breve tempo il resto della ciurma.

Entro dentro il bar e lancio un'occhiata per localizzare uno dei miei amici. Individuo la chioma sgargiante di Mia e mi fiondo nel terrazzo.
Matteo mi fa segno con la mano appena incrocia il mio sguardo ed io li raggiungo.
-ehi ragazzi- esclamo una volta giunto al tavolo.
Mi scambio una pacca con Matteo,per poi lasciare un bacio sulla guancia a Cristina e Mia per salutarle. Infine prendo posto accanto a quest'ultima.
-a che punto siamo?- chiedo indicando i manuali per il test d'ingresso a cui le due si stanno preparando.
-a un punto morto.
Cristina mi obbliga a fare pause ogni cinque minuti,non siamo arrivate nemmeno a pagina 10- borbotta Mia.
-bhe,le pause teoricamente aiutano l'apprendimento- esclamo io sorridendo flebilmente.
-è quello che continuo a dire anch'io- interviene Cristina assecondandomi.
Mia in risposta si limita ad alzare gli occhi al cielo,così Matteo porta l'attenzione su di me.
-Marco,come mai sei arrivato così in ritardo? Hai beccato traffico?- mi chiede curioso.
Sospiro e mi prendo qualche secondo per elaborare una risposta indeciso se ammettere la verità o meno.

-ehm si,a questo proposito vi devo parlare di una cosa- esclamo infine realizzando che i segreti non hanno portato a nulla di buono all'interno del gruppo.
-certo,spara.
Che succede?- chiede Matteo.
I tre puntano lo sguardo su di me in attesa di maggiori chiarimenti ed io mi ritrovo in difficoltà. Ho paura delle reazioni che riceverò.
-ho parlato con Jack-
-Jack...quel Jack? Il fratello di Andrew?- chiede prontamente Mia.
Annuisco.
-siete usciti insieme?- chiede confuso Matteo.
Nego con la testa.
-no,si è presentato davanti a casa mia-
-e che voleva?- chiede Cristina con sguardo indagatore.
È chiaro che abbia preso molto a cuore l'intera faccenda,se pur non ne sia stata vittima in prima persona,di conseguenza credo sarà complicato affrontare il discorso "Jack" con lei.
-sta attraversando un momento difficile, era solo alla ricerca di conforto in un viso amico-
-cerca da te conforto dopo quello che ti ha fatto?- chiede confusa Cristina.
-molla l'osso,Cristina. Jack non ha fatto niente-
-lo ha coperto quel pomeriggio e chissà quanti altri-
-non ce ne sono stati altri e Jack sapeva che si sarebbero visti solo per parlare e chiarire la situazione,nulla di più-
-e tu gli credi?-
-si-
-e perché?-
-perché è mio amico e mi vuole bene.Me l'ha giurato guardandomi negli occhi ed io mi fido,Cristina.
Che motivo avrebbe di mentirmi infondo?-
-minimizzare le sue colpe-
-non è da Jack-
-se lo dici tu-
-comunque,vai avanti,Marco.
Poi che è successo?- interviene Matteo ponendo fine al dibattito fra me e Cristina.
-ha detto che ha paura di averci perso per sempre e che gli manchiamo-
-e tu che gli hai detto?- chiede Matteo.
-"non so gli altri,ma non hai perso me".
Io ci tengo a quel piccoletto,è sempre stato il fratellino che non ho mai avuto. Non deve pagare per gli sbagli del fratello,per quanto mi riguarda può tornare nelle nostre vite a pieno regime.
Voi che ne pensate?-
I tre rimangano in silenzio qualche istante e, inaspettatamente, a rompere il ghiaccio è Mia,la quale era rimasta in silenzio per tutto il racconto.
-sono d'accordo con te.
Io appoggerei mia sorella se volesse incontrare la sua ex perché ha bisogno di mettere i puntini sulle i e non andrei a spifferare niente a nessuno. Inoltre,è stata Sharon a fare il passo più lungo della gamba,non il contrario,quindi Andrew ha mantenuto la parola data a Jack.
Quel ragazzo non deve pagare per gli errori di Andrew,tanto meno per quelli di Sharon. Io vorrei ricominciare a vederlo-
Annuisco.
-sono felice di sentirti dire questo,Mia- ammetto guardandola.
Lei si limita a farmi un sorriso,per poi lasciare la parola a Matteo.
-per me va bene,non ho mai voluto escludere Jack,è stato solo un effetto collaterale-
Annuisco e mi rivolgo alla ragazza accanto a me.
-Cri?-
-se quello che dice è il vero,ha la mia benedizione.
Sappiate però che dovrete tenermi con la forza se vengo a sapere che ha detto anche solo mezza stronzata-
Annuisco.
-mi sembra giusto,anch'io condivido ma sono certo che non accadrà. Jack non è un bugiardo-
Cristina annuisce.
-va bene,vorrà dire che fino a prova contraria è dei nostri-
Sorrido.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora