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"Quando la pelle tua
Si sfiora con la mia
Dove l'insicurezza
Diventa malattia"

Oggi é sabato.Il fatidico pomeriggio in cui io e Megan trascorreremo circa un'ora assieme é arrivato.

Sbuffo al pensiero e mi volto per l'ennesima volta verso la porta di casa di Matteo,ma di lui ancora nessuna traccia.
Dovevamo incontrarci dieci minuti fa ma lui,come al solito,è in ritardo.
Sbuffo ancora e infilo le mani nelle tasche della felpa,inizio a patire il freddo ferma in questa posizione.

Finalmente sento la serratura della porta scattare e Matteo compare.Ha i capelli scompigliati e la giacca di jeans aperta,entrambi segni che ha fatto di fretta.
-alla buon'ora!- esclamo guardandolo.
-lo so,scusami.Mi sono addormentato- spiega per poi lasciarmi un bacio sulla fronte cercando di addolcirmi.
-non puoi dormire a qualsiasi ora del giorno e della notte!Sono le tre del pomeriggio- gli canzono io iniziando a camminare.
-sono andato a dormire verso le quattro ieri sera,avevo bisogno di dormire- spiega affiancandomi.
-e che cosa ti ha tenuto sveglio fino a quell'ora?-
-mi sono guardato tutte le interviste reperibili di Salmo.
Tu lo sapevi che ha vissuto a Londra?-
-non provare a cambiare discorso- dico puntandogli in dito contro-e comunque si,lo sapevo- ammetto.
-a che ora finisci?-mi chiede cambiando discorso.
-il preside ha detto che non dovrebbe trattenerci per molto-
-qual è il programma?-
-non lo so in realtà.
Tu non hai idea di cosa potrebbero farci fare?Non sei mai andato in punizione?-
-si,ci sono andato qualche volta. Mi hanno fatto andare per qualche settimana al 'corso' nel quale state andando tu e Davide.
Non mi hanno mai fatto andare di Sabato,non ho idea di quali potrebbero essere le loro intenzioni-
-spero in bene.
Ci becchiamo dopo?-
-facciamo così:ora per velocizzare i tempi ti accompagno a scuola con la moto,poi tu quando hai finito mi chiami e mi raggiungi,non so dove andrò-
-perché dobbiamo andare in moto?-
-se andiamo a piedi arriverai in ritardo e sarebbe meglio evitare data la tua situazione-
Giungiamo davanti alla moto di Matteo che è parcheggiata davanti a casa sua.
-ne sei certo?-
-tra dieci minuti devi essere lì,quindi o corri o vai in moto.A te la scelta- dice per poi salire a bordo del veicolo.
-andiamo in moto- esclamo per poi salire a mia volta.
-vado piano,tranquilla.Stringiti a me-
Detto ciò,mette in moto e parte.

In pochi minuti ci ritroviamo davanti alla mia scuola.
Mi fa scendere,gli consegno il casco e,dopo esserci salutati,sfreccia via.

Mi incammino per il vialetto verso la porta principale.
Il silenzio che percepisco appena varco l'entrata è davvero insolito.
Mi guardo intorno spaesata cercando un professore o Megan.
-Bark,finalmente è arrivata- esclama una voce alle mie spalle.
Mi giro di scatto e trovo il preside.
-salve,sono qui per...-
-so bene perché è qui,mi segua-
Annuisco e saliamo al secondo piano in silenzio.

Entriamo in una piccola auletta dove Megan é seduta in primo banco intenta a guardarsi le unghie.
Alza la testa verso di noi e,dopo avermi squadrata attentamente, saluta cordialmente il preside.
Sbuffo già stufa della sua compagnia.
-Bark,si sieda pure- mi invita il professore.
Lo noto solo ora.Brier è seduto alla cattedra e mi studia con attenzione da dietro i suoi occhiali rettangolari.
Annuisco e prendo posto al primo banco libero che trovo.
Il preside ci saluta cordialmente ed esce dall'aula.Rimango quindi sola con le due persone meno piacevoli a questa terra,ho la sensazione che sarà un lungo pomeriggio.

-siete già a conoscenza della ragione per cui vi trovate qui,quindi non credo sia necessario ripetere.
Mi limiterò a dirvi lo scopo:il prossimo sabato si terrà uno spettacolo in inglese diretto dai miei più brillanti alunni.Nessuna delle due rientra in questa cerchia,lo so bene,infatti a voi toccherà solo il compito di sparpagliare questi volantini per la città e di vendere almeno 10 biglietti ciascuno-
-non sono una PR,deve essersi confuso- sbotto infastidita.
-ha ragione,Bark.Lei non é una PR,lei é una mia alunna che al momento non è nella posizione di reclamare.
Alle diciasette e trenta dovrete tornare con il guadagno dei 20 biglietti totali e senza volantini.Sono stato chiaro?-
Annuiamo.
-prego,servitevi pure- esclama indicando i fogli sul tavolo.
Ci alziamo,andiamo alla cattedra e mi vengono dati si e no una cinquantina di volantini e dieci biglietti.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora