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"La bocca può mentire ma gli occhi no"

Saluto gli ultimi clienti e mi affretto a sparecchiare il tavolo. Stasera il turno sembra infinito,i clienti non smettevano mai di arrivare.

Sento afferrarmi dai fianchi alle mie spalle,così mi volto di scatto spaventata.
-mi hai fatto prendere un colpo!- esclamo dopo essermi rasserenata alla vista di Gabe.
-e dai,per così poco? Ti ho appena sfiorata-
Mi limito a scuotere la testa e tiro via la tovaglia.
-che vuoi?-
-sono venuto qui per chiederti una cosa- esclama per poi appoggiarsi al tavolo ormai vuoto.
-seguimi e spara- esclamo mentre mi incammino verso la cucina con le stoviglie sporche.
-ho sentito Ashon prima e mi ha chiesto se volevo passare stasera da lui- dice seguendomi.
Giungiamo in cucina e poggio le posate e i piatti nel lavabo,per poi tornare a dedicare attenzioni a Gabe.
Annuisco.
-e qual è il problema?- gli chiedo confusa riferendomi alla domanda che deve pormi,per poi lavarmi le mani alla bene e meglio.
-vorrebbe che venissi anche tu- risponde schiettamente.
-io?- chiedo stupita.
Gabe annuisce.
-solo se ti va, ovviamente. Non sei obbligata- si affretta a dire.
-si,nessun problema,ci sarò.
Come mai questo invito?-
Gabe abbassa lo sguardo e inizia a farfugliare una risposta incerta.
-è solo che...-
Ian e Sergio entrano in cucina interrompendo la nostra conversazione.
-ne parliamo dopo,ok?-
Annuisco e Gabe porta la sua attenzione su Ian.
-Ian,di là abbiamo finito. Hai bisogno di qualcosa?-
Lo chef dà una rapida occhiata alla cucina,per poi scuotere la testa.
-no,andate pure. Sergio,sei libero anche tu-
Sergio annuisce e si toglie i guanti,per poi buttarli nella spazzatura.
-a domani,Ian.
Gabe,vieni a cambiarti?- esclama dopo aver dato una pacca sulla spalla allo chef.
Ian ricambia il saluto e Gabe annuisce,per poi portare lo sguardo su di me.
-vieni?-
Annuisco e esco dalla cucina seguita dai miei due colleghi,per poi incamminarci tutti insieme verso gli spogliatoi.
-Dio,oggi non finiva mai. Sono sudato marcio,non vedo l'ora di andare a casa e farmi una doccia- esclama Sergio mentre è intento a slacciarsi il grambiule.
-Venerdi sera e torni a casa dritto alle unidici? Stai perdendo colpi,hermano- esclama Gabe ridendo.
Sergio si limita a spintonarlo giocosamente.
-e chi ti dice che non esco dopo?
Ho una reputazione da difendere,le fanciulle del quartiere mica possono vedermi in questo stato- ribatte ridendo.
-hai ragione, effettivamente non sei un granché- intervengo io ridendo.
Ottengo un terzo dito in risposta.
-e poi te non hai voce in capitolo,guarda che gusti di merda che hai- esclama indicando Gabe.
-questa è l'invidia che parla- ribatte Gabe,per poi circondarmi le spalle con il braccio e stamparmi un bacio sulle labbra.

Giungiamo così davanti agli spogliatoi.
-avete intenzione di replicare lo show della settimana scorsa o sono autorizzato a entrare nello spogliatoio per cambiarmi?- chiede Sergio alludendo alla volta che ci ha beccati insieme in bagno.
Gabe si limita ad alzare gli occhi al cielo.
-via libera,Sergio. Vado a cambiarmi nello spogliatoio delle signorine.
Gabe è tutto tuo,non preoccuparti- esclamo ridendo.
-tutto di Sergio...io posso preoccuparmi?- chiede Gabe ridendo.
-ma smettila,ti piacerebbe- ribatte Sergio spintonandolo.
-nei tuoi sogni- esclama Gabe,per poi portare lo sguardo su di me.
-cambiati con calma,noi ti aspettiamo fuori che ci fumiamo una siga- esclama per poi stamparmi un bacio sulle labbra.
Mi limito ad annuire e le nostre strade si dividono.

Entro nello spogliatoio e trovo Agata al suo interno intenta ad allacciarsi la camicetta.
Ci scambiamo un rapido saluto e io mi precipito al mio armadietto,per poi iniziare a cambiarmi slacciandomi il grembiule.
-duro il turno oggi,vero?- mi chiede lei.
Mi volto stupita nella sua direzione. Ultimamente è stata davvero di poche parole,non mi aspettavo che tentasse di fare conversazione.
-decisamente, c'era molta gente.
In cucina sarà stato un delirio- rispondo per poi sfilarmi la maglietta.
La ficco nello zaino e tiro fuori dall'armadietto quella pulita.
-assolutamente si,per fortuna Ian riesce sempre a mantenere la calma.
Che hai combinato a ferragosto?-
-ho fatto un salto dai miei parenti in Toscana,nulla di particolare. Tu invece?-
-ho portato mio figlio al mare, quest'anno non ci ero ancora riuscita tra una cosa e l'altra-
Annuisco e indosso la maglietta pulita.
-vi siete divertiti?- le chiedo poi mentre schiaccio con forza tutti i miei averi all'interno dello zaino.
Lei annuisce,per poi lasciare spazio a un sorriso malizioso.
-posso farti una domanda?- mi chiede guardandomi.
-ehm,sicuro. Dimmi-
-c'è qualcosa tra te e Gabe?-
-tra me e Gabe?- ripeto stupida dalle sue parole.
In trattoria siamo sempre stati piuttosto discreti e ,dal momento che siamo ancora agli inizi, non abbiamo reso partecipe tutto lo staff.
Lei annuisce.
-allora?-
Pur non essendo le cose ancora ufficiali,decido di non mentirle. Sono a conoscenza di quello che sta succedendo solo i nostri amici più stretti, ma dirlo ad Agata non implicherà nessun inconveniente.
-si,ci stiamo conoscendo.
Come l'hai capito?- chiedo curiosa.
Sorride flebilmente.
-la bocca può mentire e nascondere,ma gli occhi no e i vostri occhi parlano chiaramente-
-ah si?-
Lei annuisce.
-riconosco lo sguardo d'amore quando c'è-
-è decisamente ancora presto per parlare di quello-
-mai troppo presto. Ricordati: l'amore non nasce mai durante il percorso, quindi,se l'amore c'è,è innato,naturale,fuori controllo.
Se l'amore si deve cercare e aspettare,l'amore non c'è e non ci sarà mai-
Rimango a guardarla in silenzio,così lei prosegue il suo discorso.
-e si,tra te e Gabe l' amore c'è,dovete solo aprire occhi. Siete giovani e insicuri,quindi tu hai ragione: è ancora presto per aprire occhi,ma non presto per amore-
-lo credi davvero?- chiedo confusa.
Lei annuisce.
-basta guardare i tuoi occhi adesso. Tu sorridi con i tuoi occhi-
Sorrido flebilmente.
-ora vai,forza. So che ti sta aspettando-
-e come lo sai?-
-muri sottili,si sente tutto. Sergio ha la voce squillante-
Sorrido ancora e le auguro una buona serata,per poi salutarla.
Afferro il mio zaino,lo carico sulle spalle e mi avvio verso la porta.
-Cristina-
Mi volto pochi centimetri prima di arrivare alla porta.
-si?-
-conosco Gabe da anni, l'ho visto crescere,ma mai visto l'amore nei suoi occhi come adesso quando guarda te-
Un sorriso invade il mio viso e annuisco.
-lo pensi davvero,Agata?-
Lei annuisce,per poi salutarmi e invitarmi ad uscire promettendomi di non trattenermi ulteriormente.
Ci salutiamo ancora e questa volta esco davvero dallo spogliatoio.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora