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"A volte bisogna prendere delle scelte rischiose, ma giuste, altrimenti si rischia di sopravvivere e non di vivere, e si rischia di resistere, senza esistere realmente."

Un movimento alle mie spalle mi porta ad aprire gli occhi.
Mi stiracchio per bene e porto lo sguardo dietro di me.
Matteo si sta muovendo nel sonno e borbotta alcune parole.È troppo buffo quando dorme.
Davanti a me e a decisamente pochi centimetri dal mio viso trovo il francesino,il quale,come Matteo,è ancora nel mondo dei sogni. Siamo stretti uno all'altro,un suo braccio mi avvolge la schiena e il mio è attorno al suo collo.
Non ricordavo questo dettaglio.
Sposto il mio braccio dal collo di Davide e tento di ricompormi,per poi continuare a guardarmi intorno.
Ai miei piedi trovo Mia e accanto a lei,sul tappeto ricoperto da cuscini,Andrew raggomitolato su di sé.
Sharon e Alissa sono sdraiate una sopra l'altra su una delle poltrone,nell'altra c'è Marco.

Mi è venuta fame,così decido di volermi alzare.Provo a spostare il braccio di Davide da me senza svegliarlo,ma fallisco.Il francesino emette un mugolio e si muove leggermente.Ritento la mia liberazione,ma lui mugola ancora e si porta una mano sugli occhi, per poi stropicciarseli leggermente.Sembra un bimbo.
Sbatte le palpebre diverse volte per abituarsi alla luce mattutina e porta il suo sguardo davanti a sé,ovvero su di me.
-Cri?-sussurra con voce roca.Sembra essere sorpreso di vedermi a pochi centimetri da sé,come posso biasimarlo?Lo sono anch'io.
-proprio io.Hai il sonno leggero,Lambert-
-sei tu che mi hai svegliato?-
-colpevole,però non l'ho fatto intenzionalmente.Ho solo provato a liberarmi dalla tua presa-sussurro ridendo con un po' di imbarazzo.
Porta il suo sguardo in basso e nota il suo braccio che mi avvolge.
-ah- sussurra sottovoce con la voce ancora assonnata.
È visibilmente stupito, evidentemente nemmeno lui si ricordava di essersi addormentato in questa posizione.
Sposta il suo braccio da me.
-sei libera,Bark- borbotta per poi richiudere gli occhi.

Libera da ogni vincolo,mi alzo dal divano e mi dirigo in cucina.
Il dopo sbronza si fa sentire,ho mal di testa e una leggera nausea.Istintivamente mi porto una mano alle tempie e mi siedo sul primo sgabello libero.
Alzo lo sguardo davanti a me e trovo Jack,il quale mi dà le spalle ed è intento a prepare qualcosa ai fornelli.
-Jack,già sveglio?-
Lui si volta e mi sorride timidamente.
-si,sono un tipo mattutino-
-non si può dire lo stesso di tuo fratello- dico ridendo indicando Andrew,il quale non si è minimamente scomposto nemmeno quando gli sono passata accanto.
-pff,Andrew non darà segni di vita fino alle tre di questo pomeriggio.Fidati di me-
-probabile-borbotto facendo spallucce.
-vuoi un po' di caffè?Ho usato la moka per due-
-ah si,grazie-
-qualcun altro ha dato segni di vita?- mi chiede mentre è intento a versare il caffè ad entrambi.
-solo Davide,ha borbottato qualche parola ma poi è tornato a dormire-
Annuisce,per poi raggiungermi al tavolo in compagnia di due tazzine fumanti.
Lo ringrazio e mi guardo attorno.
-fa così strano sentire silenzio in questa casa- dico dopo aver dato il primo sorso al mio caffè,per poi portarmi una mano sulla tempia.
Il mal di testa si fa decisamente sentire.
-atmosfera tipica del primo gennaio.
Hai mal di testa?-
-un po',consigli?-
-dovrebbe esserci un antidolorifico da qualche parte,aspetta-
Dopo una rapida indagine nei pensili,Jack torna da me con un aspirina.
-grazie mille- dico per poi buttare giù la pastiglia con dell'acqua.

Sentiamo un rumore provenire dal salone,dopo alcuni istanti notiamo Davide che viene verso la cucina.
-il padrone di casa ci ha degnato della sua presenza- esclama Jack appena il francesino varca la soglia della cucina.
-non datevi arie. Mi sono alzato solo perché qualcuno, accompagnato dalla sua incredibile grazia e leggiadria,non ha potuto fare a meno di svegliarmi quando si è alzato dal divano- borbotta lui fingendosi seccato guardandomi.
-che gentaglia che c'è in giro oggigiorno-borbotto ridendo.
Lui scuote la testa divertito.
-che vi siete preparati?-
-caffè,però è finito.L'ho fatto per due-risponde Jack.
Lui punta lo sguardo sulla mia tazzina e con un gesto fulmineo me la prende dalle mani.Inutile dire che i miei riflessi al momento non siano i migliori e non riescono ad evitare il furto.
-Davide,ridammi subito la mia tazzina-
-mi hai svegliato,dovresti farti perdonare.Offrirmi il tuo caffè mi sembra il minimo-
-pff,non meriti il mio caffè-
-come osi?-
-Davide,tu sai cos'è successo all'ultima persona che ha tentato di dividere me dalla caffeina?-
Lui nega con la testa ridendo.
-sai perché non lo sai?-
-illuminami-
-non è più a questo mondo per dircelo-
-ahah,spiritosa.Bark,non mi fai paura- borbotta continuando a tenere in alto la tazzina.
-ti consiglio di non sfidarmi- dico per poi fulminarlo con lo sguardo.
-non incuti affatto timore-
-non mi conosci bene,Lambert-
Lui fa una smorfia in risposta e la nostra attenzione viene catturata dal rumore che il risveglio di qualcuno ha creato.Sharon e Alissa.
Vengono in cucina e iniziano a chiaccherare con noi mentre si preparano la colazione.In realtà,sarebbe più esatto dire che parlano solo con Jack e ignorano completamente me e Davide,il quale mi chiede sottovoce spiegazioni sul loro comportamento.
-bho- sussurro sincera per poi fare spallicce.
Al momento il francesino è distratto e io ne approfitto per riappropiarmi della mia tazzina. Butto giù tutto il contenuto in un sorso,prima che riesca a prendermela di nuovo e Davide mi riserva un'occhiataccia.In risposta,gli sorrido con aria soddisfatta.
-sei pessima- sussurra lui guardandomi.
-non puoi crogiolarti sugli allori con me,ricordi?- sussurro sorridente al suo orecchio,per poi oltrepassarlo e tornare in salotto.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora