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"L'orgoglio è quello scudo protettivo che ci permette di difenderci e sentirci ancora potenti. Mettiamo davanti prima noi stessi per farci mostrare forti e non abbassarci ai livelli del nostro nemico. Ma alla fine si tratta di tutta un'apparenza insana. L'orgoglio ha il potere di farci sentire meno minacciati ma allo stesso tempo di logorare e creare distanza, muri.
Quindi,cosa è,se non un mezzo di divisione?
Forse una relazione,di qualunque genere essa sia,dovrebbe essere valutata tenendo conto quanto riusciamo a mettere da parte l'orgoglio in presenza di quella persona,forse centra con la fiducia"


La campanella che segna la fine delle lezioni suona ed io lancio il libro di storia nello zaino.
È lunedì,ma sono già stanca della settimana.In mia difesa è stata una giornata devastante:a seguito della verifica di Brier alla prima ora come benvenuto,la docente di storia dell' arte mi ha interrogato con una delle secchione della classe e quella di ginnastica ci ha fatto correre per due ore mentre lei stava seduta a mangiare degli snack ad alto contenuto proteico al cioccolato e si permetteva anche di giudicare il mio livello di agilità.

La docente di storia si dilegua in pochi istanti e tutti noi indossiamo i nostri giubbotti rapidamente,per poi volatilizzarci fuori dall'aula.
Mia e Gaia sono dietro di me e stanno parlottando,mentre io sto leggendo la sfilza di messaggi che mio fratello mi ha lasciato sul telefono.

Alex:
Cri,oggi a che ora finisci il turno?

Ti vengo a prendere se vuoi

Io dovrei finire verso le 19,quindi non ci vediamo a casa

Cristina:
Si,va bene.Ti scrivo dopo,comunque dovrei finirlo per le 11

Torno ad ascoltare il discorso delle mie compagne mentre usciamo rapidamente da scuola e ci dirigiamo al solito muretto.
-devi festeggiare in grande stile!-esclama Mia.
Gaia la richiama invitandola a smettere.
-non mi importa!Devi festeggiare.
Forza,dimmi che cosa vuoi fare-
-Mia,sì può sapere di che stai parlando?-intervengo io confusa.
La mia compagna si volta verso di me,invece Gaia porta lo sguardo in basso imbarazzata.
-Gaia festeggia gli anni domani e non vuole fare nulla- borbotta.
-quanti anni compi?- le chiedo.
-18- risponde rapidamente senza spostare lo sguardo da terra.
Annuisco e Mia mi scrolla invitandomi a convincerla a festeggiare.
Porto lo sguardo su Gaia e noto sul timido sorriso dipinto sul suo viso un vano tentativo di nascondere l'imbarazzo. Non mi è mai sembrata una festaiola,ma ora ne ho la conferma.
-ti piace andare a ballare?-le chiedo.
Lei non risponde subito,forse per paura del mio giudizio.
-Gaia,non c'è una risposta giusta.Ti piace o no?- le chiedo ridendo.
Lei nega con la testa.
-quindi compleanno in discoteca escluso.
Cosa ti piacerebbe fare?- le chiedo.
Siamo arrivate dal muretto,ma dei ragazzi ancora nemmeno l'ombra.
-in realtà non sono un amante delle feste e del caos in generale- ammette lei mentre mantiene lo sguardo puntato sul cancello della scuola,probabilmente non vuole essere colta impreparata all'arrivo degli altri.
Annuisco.
-esistono molto altri modi meno caotici,non è un problema- rispondo io per poi sedermi sul muretto.
La mia compagna mi riserva uno sguardo stupito ed io le chiedo spiegazioni.
-mi aspettavo un'altra reazione- ammette Gaia con voce flebile.
-cioè?-
-non lo so..tu vai in discoteca,ai concerti,sei un amante delle serate caotiche-
-e con questo?-
Lei fa spallucce.
-non so,pensavo non riuscissi a capire il mio punto di vista- ammette in un sussurro.
-non sono un dittatore e de gustibus non est disputandum- commento io e Mia mi guarda stranita.
-conosci il latino?-
-sono più colta di quanto sembro,Jason-dico ridendo.
Le mie due compagne sorridono a seguito delle mie parole ed io riporto lo sguardo su Gaia.
-comunque,Gaia,ci penserò.Troverò una buona proposta per farti festeggiare il tuo compleanno,non preoccuparti-
Lei mi sorride timidamente e si tinge leggermente di rosso.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora