12

92 1 0
                                    


"Scusa certe cose non son bravo a dirle.
Ho fatto un casino e non so come uscirne."

Sospiro.
È da circa dieci minuti che cammino avanti e indietro alla porta di casa di Matteo e cerco disperatamente il coraggio necessario per suonare il campanello.
Sono sempre stata una persona molto spontanea,con Matteo in particolar modo.
Ormai non pensavo più alle parole da dire in sua presenza,ero naturale, completamente senza filtri.Adesso invece mi ritrovo costretta a cercare le parole migliori per riprendermi l'unica amicizia di cui non avevo mai dubitato prima. Davvero ironico.

Il mio monologo interiore viene ahimè interrotto da Max,il quale apre la porta di casa e svela sé e il fratello al mondo.
Hanno fatto prima loro a prepararsi e ad uscire di casa che io a trovare il coraggio di palesarmi,davvero rincuorante.
Mentre Max si precipita verso di me per salutarmi, Matteo rimane immobile sulla soglia della porta e mi riserva uno sguardo contrariato.
Il gelo fatto calare sulla scena dal mio migliore amico viene addolcito dall' abbraccio amichevole di Max che mi limito a ricambiare debolmente con una stretta.
-ehi,Cri.Vieni con noi?
Matteo non me lo aveva detto-
Annuisco incapace di proferire parola.

Matteo chiude la porta di casa e, sbuffando, mi supera per poi dirigersi a grandi falcate per primo fuori dal vialetto di casa sua.
Io e Max lo seguiamo a ruota,rimanendo così indietro di qualche metro.
-sai per caso se è successo qualcosa?È da ieri sera che è scontroso- mi chiede Max sottovoce in modo da non farsi sentire dal fratello.
Sospiro.
-risolvo io.Non ti preoccupare.
Concedimi solo qualche minuto-dico per poi aumentare il passo in modo da raggiungere Matteo.

Giunta al suo fianco,tento di richiamare la sua attenzione nominando il suo nome.
Dopo qualche istante di completa indifferenza da parte sua, finalmente cede e mi risponde.
-che cosa vuoi?-
Il suo tono è fintamente calmo.
Negli anni, soprattutto quando eravamo più piccini,abbiamo battibeccato alcune volte. Matteo tendeva spesso ad alzare la voce ma,dato che quando lo faceva io me ne andavo e smettevo di ascoltarlo,con gli anni ha imparato a tenere a bada questa sua tendenza.
-voglio scusarmi.
Non volevo che andasse a finire così-
-allora che cosa volevi?-
-all'inizio volevo tenerlo nascosto a tutti,ma poi la situazione mi è sfuggita di mano.
Hai ragione a dire che te l'ho nascosto,ma sbagli se credi che io l'abbia fatto per mancanza di fiducia nei tuoi confronti.
Volevo solo chiudere l'argomento e dimenticarlo.
Sono arrivata da poco,ho baciato un semi-sconosciuto in discoteca e per questo sono andata una volta dal preside e ho conquistato l'odio da parte di Megan e della sua cagnolina.Non che mi interessi essere vista di buon occhio da quelle due,non fraintendermi,ma non volevo rischiare che questa notizia avesse ancora più importanza-
Seguono alcuni istanti di silenzio dove lui sembra pensare attentamente alle mie parole.
-e poi quando ero ubriaca ho raccontato tutto dei miei genitori a Davide,quindi ho dovuto riaffrontare il discorso...-
-hai parlato a Davide dei tuoi genitori?- chiede confuso.
Annuisco.
-non in piena coscienza,ma si l'ho fatto.
Non hai idea di quanto mi sia sentita a disagio.
Ora capisci perché non ho voluto più parlare di quella sera?-
Lui sospira,così continuo.
-non voglio pettegolezzi sul mio conto,è una delle cose che più mi irritano e tu lo sai bene-
-okay- dice lui in un sospiro.
-cosa significa okay? Sei ancora arrabbiato con me?- gli chiedo confusa.
Lui smette di camminare e si volta verso di me per la prima volta da quando abbiamo iniziato a parlare.
Io mi fermo davanti a lui e attendo con ansia la sua risposta.
-non sono mai stato arrabbiato con te. Ero ferito,non arrabbiato.
Pensavo che non volessi segreti tra noi.Quando hai scoperto che io ne avevo uno,non eri affatto contenta.Vale ancora o hai cambiato idea?-
-vale ancora.Varrà per sempre.
Ho fatto un errore e ti chiedo scusa per questo.Tu ne hai fatto uno e mi hai chiesto scusa.
Io ci sono passata sopra,tu cos'hai intenzione di fare?-
Lui mi guarda,si morde il labbro e sospira.
-non riesco ad essere arrabbiato con te-
-quindi mi hai perdonata?-
Lui sorride e mi tira in un abbraccio.
-nanerottola,io ti ho perdonata al primo scusa,ma ti meritavi di stare un po' sulle spine-
-me lo merito,lo ammetto.
Niente più segreti?-
-niente più segreti- afferma stringendomi più forte a sé.
Sorridiamo e ci giriamo verso Max,il quale ci raggiunge notando che la situazione è risolta.
-mio fratello è tornato a sorridere dopo circa dodici ore di muso. Qual è il tuo segreto?- chiede Max ridendo.
-modestamente sono fantastica- dico facendo un inchino.
-ma smettila- esclama Matteo spingendomi giocosamente.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora