45

56 1 0
                                    

"Forse avremmo potuto essere qualcosa, invece tutto ciò che abbiamo fatto è stato guardarci e poi sorridere, cercare l'attenzione l'uno dell'altro, aspettare che qualcuno facesse il primo passo, senza risultati e poi perdersi...."

Pov Matteo.

Megan è seduta a terra con le spalle appoggiate alla parete di roccia.
Indossa solo un copri costume semi trasparente e degli occhiali da sole.
-perche mi hai fatto venire qui?- le chiedo confuso.
-vieni,siediti-
Sospiro e mi siedo a circa un metro di distanza da lei.
Lei sorride flebilmente.
-hai paura che ti mordo?- mi chiede confusa e divertita al tempo stesso alludendo alla distanza che ho creato tra me e lei.
-no,è che...
Non importa,perchè mi hai fatto venire qui?-
Lei sospira e porta lo sguardo davanti a sé.
-c'è qualche problema?- chiedo confuso.
Sospira ancora,per poi voltarsi e incrociare il mio sguardo.
-Matteo,non riesco a smettere di pensarci-
-a cosa?- chiedo confuso.
-a quello che è successo tra noi- dice in un sussurro sorridendo imbarazzata.
-Megan,sei stata tu a dirmi di dimenticarlo- balbetto confuso.
-lo so,ma mi sbagliavo.
Matteo,parlare con te è stato fantastico. Non hai idea da quanto tempo sognavo di poter parlare con qualcuno in quel modo e,lo ammetto, non credevo che quel qualcuno saresti stato tu,ma che importa?-
Rimango in silenzio incapace di formulare una risposta di senso compiuto.
Ci ho pensato anch'io,Megan.Ci ho pensato di continuo.
-anche per me risulta difficile eliminare dalla memoria quel pomeriggio- mi limito a dire in un sussurro.
Viene verso di me,per poi sedersi sulle mie gambe.
-che fai,Megan?
Dobbiamo parlarne e per farlo è meglio stare a distanza- esclamo per poi poggiare le mani sui suoi fianchi e sollevarla lentamente,ma lei non accenna ad alzarsi.
-perchè?Avermi vicino abbassa la tua soglia dell'attenzione?- mi chiede ridendo,per poi accarezzarmi il viso.
Abbasso lo sguardo imbarazzato.
-ci siamo rimasti sotto entrambi, Matteo. Non c'è molto da dire- dice per poi far scendere la sua mano e accarezzarmi il petto.
Deglutisco e porto lo sguardo sulle sue labbra.Non mi sono mai sentito così vulnerabile con una ragazza e mai avrei pensato che avrei potuto provare emozioni simili con Megan,eppure mi sento come se fossi soggiogato in questo momento.
-quindi?Cos'hai intenzione di fare?- le chiedo confuso.
Megan sorride,si avvicina e annulla la distanza tra noi.
Chiudo gli occhi e la stringo a me.

Veniamo interrotti da delle urla provenienti dagli scogli che si trovano sotto di noi.
Dal momento che quelle voci sembrano ad entrambi familiari,ci sporgiamo a vedere senza farci notare.
Davide e Elena stanno discutendo animatamente. La ragazza è in lacrime e cammina incessantemente avanti e indietro mentre Davide,il quale farfuglia delle parole e delle scuse senza senso, è seduto con le gambe incrociate e la segue con lo sguardo.
-dimmelo. Merito di saperlo. Chi è?-domanda lei alzando il tono di voce.
-non c'è nessuna,come devo dirtelo?- esclama Davide alzando il tono a sua volta.
-è quella ragazza della tua compagnia,non è vero?
Sai,vi ho visti prima quando eravate in riva al mare. Non sono stupida,Davide. Smettila di raccontarmi cazzate!-
-Elena,non ti sto raccontando cazzate. Quella ragazza non centra nulla!-
La ragazza si tira i capelli indietro in preda al nervosismo e Davide continua il suo discorso.
-mi sono semplicemente reso conto che vogliamo cose diverse e forse proviamo anche cose diverse. Mi dispiace se ti ho fatto capire qualcos'altro,non era mia intenzione. Credimi,non avrei mai voluto ferirti-
Elena si copre il viso con le mani per poi scoppiare a piangere ancora più forte.
Davide si avvicina e tenta di abbracciarla,ma lei lo spinge via.
-cosa posso fare per farti stare meglio?- chiede lui preoccupato.
-dimmi la verità,ma sopratutto dilla a te stesso-
-non c'è niente tra me e Cristina,come devo dirtelo?-
-quando la guardi tu provi qualcosa,si vede lontano un chilometro.
Non centra se ci sei finito a letto o meno,lo capisci?-
Davide rimane in silenzio e abbassa lo sguardo,per poi portarsi i capelli indietro.
-Elena,io...-
-sai che c'è? Non è affar mio e non c'è bisogno che tu lo dica a me.
Sono stata bene con te,ma tu non provi quello che provo io e lo accetto. Non te ne farò una colpa,ma guardati allo specchio e ditti la verità.
Ora vado,ok?- dice per poi voltarsi e allontanarsi rapidamente dal francesino.
Davide sospira,per poi avviarsi verso la spiaggia e tornare dal resto del gruppo.

Qualcosa di me in te (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora