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Yori entrò in casa chiudendosi la porta alle spalle tentando di fare il meno rumore possibile, per poi dirigersi a passo svelto in camera sua, venendo però fermato da Tenko che lo colse sulla soglia

T: "Ben tornato, allora? Il mio genio creativo ha trovato il suo prossimo modello?"

L'albino sorrideva avvicinandosi al figlio fermandosi a qualche passo di distanza, Yori imprecò nella sua mente, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscito a trattenere le lacrime e le ultime persone da cui voleva farsi vedere in quello stato erano proprio i suoi genitori...

Ma nonostante il groppo che gli stritolava la gola, il castano prese un respiro profondo per poi girarsi sorridendo con gli occhi e mostrare vittorioso la borsa con gli acquisti...

Y: "oooh sì papà, è stata... Una bella passeggiata, ho anche preso dei materiali nuovi e non vedo l'ora di provarli, anzi sai cosa... Mi metto subito all'opera e non chiamarmi per cena... Sai, se mi viene un idea non posso mollarla a metà quindi... Sì... Tu e papà godetevi una serata tutta per voi... Io... Io vado"

Yori dando comunque le spalle alla porta, abbassò la maniglia socchiudendola, ma prima che potesse rintanarsi, il maggiore fece un passo avanti, accarezzandogli la guancia con premura

T: "piccolo lo sai che se c'è qualcosa che non va puoi dircelo vero? Qualsiasi cosa sia, sono tuo padre e so riconoscere lo sguardo rotto di mio figlio, così come il tuo odore carico di dubbi, ma capisco anche che ormai hai più di vent'anni e per quanto l'unica cosa che vorrei fosse stringerti fra le mie braccia e proteggerti se non vuoi parlare non ti forzerò... Però noi siamo qui ok?"

Un altra carezza e Yori si accoccolò su quella mano rilassandosi al dolce odore rilasciato del padre...

Y: "grazie papà, lo so, ci siete sempre stati e ci sarete sempre quando avrò bisogno, ma adesso... Ho... Ho bisogno di trovare una risposta e so che devo farlo da solo..."

Tenko gli posò un delicato bacio sulla fronte prima di annuire e allontanarsi di un passo

T: " va bene... Ti farò portare da papà Kai la cena in camera allora, è tutto il giorno che non ti vede sicuro ci terrà a scompigliarti i capelli"

Un sorriso si piegò sulle labbra dei due omega che risero leggermente conoscendo bene la veridicità di quelle parole

Y: " va bene, grazie ancora"

Dopodiché l'omega si chiuse nella sua stanza, non accese nemmeno la luce dirigendosi sicuro verso la lampada, unica fonte di illuminazione che voleva, per poi buttarsi sul letto e far partire la sua playlist...

Si sfilò il cappotto rimanendo solo con la maglietta nera e lo lanciò ai piedi del materasso, quando la sua attenzione fu catturata, dal quaderno e dalla scatola che sporgevano leggermente dalla tasca interna...

Yori pensò per qualche secondo se riprenderli fra le mani o afferrare direttamente una tela, ma alla fine, la curiosità fu troppa...

Recuperò gli oggetti e posò la scatola di cioccolatini, insieme alla mascherina, sul comodino al suo fianco per poi adagiarsi con la schiena contro la spalliera, rannicchiare le gambe e posarvi il quaderno nero sopra...

Ed anche in quel caso, rimase fermo, ad accarezzarne la superficie semi ruvida al tatto...

Y: "Kaito..."

Dopo un profondo sospiro e con la curiosità che dettava le sue azioni, la copertina fu aperta ed i suoi occhi si posarono immediatamente sulla scritta a penna nera, in calligrafia ordinata ed elaborata...

Deve averci messo un secolo per scrivere tutto...

Ed un piccolo sorriso si arcquò spontaneo quando iniziò a leggere...

Ed un piccolo sorriso si arcquò spontaneo quando iniziò a leggere

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Ciao cucciolo...
scherzo, scherzo, non chiudere il quaderno... ti prego...

non so se quando leggerai queste parole io sarò riuscito a scusarmi... in realtà non so nemmeno se mai le leggerai...

in ogni caso, sono qui per chiederti scusa per come mi sono comportato poco fa, quando ci siamo scontrati, in sala giochi, il tuo odore mi è entrato sottopelle ed io, penso di non aver mai provato una gioia così spontanea e fugace in vita mia, mi sono sentito... come se finalmente tutto nella mia vita incasinata avesse trovato un senso... e quel senso sei tu Yori...

per questo mi dispiace, perché so che anche se ancora non ci conosciamo, tu sarai l'ossigeno di cui avrò bisogno per vivere...

aspetterò, non pretendo nulla da te in questo momento, anzi mi merito ogni tuo insulto ed ogni tuo pugno, ma va bene così... perché significa comunque vederti e sentirti accanto...

siamo mate Yori e sono stato fortunato ad averti incontrato, sei la sorpresa migliore che mi sia mai capitata...

Per sempre tuo...Kaito

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Quando finì di leggere, dagli occhi di Yori una lacrima scese silenziosa, poi un altra ed un altra ancora, fino a scoppiare a piangere, mentre i singhiozzi si susseguivano uno dietro l'altro senza fine...

Perché?

Perché io? Perché vuoi combattere? Perché vuoi lottare? Io... Io non sono quel tipo di omega, io non... Non mi sottometterò, non asseconderò i tuoi desideri, non sarò dolce né docile, io... Io non saprò amarti... Perché non so cosa sia l'amore...

Papà Tenko, papà Kai, loro si amano, si coccolano, si cercano, si sono scelti...

Anch'io vorrei sceglierti Kaito, ma so che solo il mio omega è capace di farlo, perché io... Io non sono mai stato nulla...

Non sono mai stato nulla né per me, né per nessun altro...

Kaito... Io... Io non voglio lottare, non più, non voglio più provare a piacere agli altri, perciò... Dovrai trovare tu un modo... Per salvare entrambi... E solo allora... Chiuderò gli occhi e mi lascerò cadere...

E se ci sarai... Bene... Altrimenti... bhe... Continuerò a cadere in quel baratro senza fine...

Lo farai? Mi porterai in volo verso la luce?

Non sarà facile, non te lo lascerò fare facilmente, non ti lascerò spiragli, non ti lascerò modo di entrare... Dovrai essere tu a scavare sotto i rovi...

Fa troppo male Kaito lo capisci?

Io... Non posso lasciarti entrare...

E se mai dovessi riuscire ad afferrarmi per portarmi fuori Kaito... Dovrai stare attento... Perché avrò paura... Avrò paura di arrivare troppo vicino al sole e bruciare le tue ali... Non permettermi di bruciarmi Kaito... Ti prego...

Yori si tolse gli occhiali, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano, per poi risistemarseli sul naso, e notare solo all'ora di avere fra le dita una matita e che sulla seconda pagina del quaderno, il ritratto di Kaito aveva preso forma...

Y: "Ti prego aiutami..."

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