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Yori dopo le ultime parole era rimasto con il volto basso, aveva smesso di piangere ma non aveva comunque le forze per guardare il suo mate, cosa sarebbe successo se lo avesse visto di nuovo?

Il suo fantasma sembrava infestare i suoi incubi peggiori cosa sarebbe successo se quei sogni sarebbero un giorno tornati reali?

Kaito si asciugò gli occhi con il dorso della mano, mentre lentamente rilasciava il suo odore, tentando disperatamente di essere riconosciuto e di non essere visto come una minaccia.

Una mano si allungò fino a sfiorare la spalla dell'omega, ma si ritirò di scatto quando quest'ultimo tremò al solo essere sfiorato...

Rigetto che costò un' altra crepa al cuore già martoriato del maggiore, ma che rimase, in ogni caso, al suo fianco...

K: "io non sono come lui Yori... Io non sono lui, non permetterò a nessuno di farti del male, io sono il tuo Alpha, io posso proteggerti e lo farò anche dai tuoi demoni, ma tu devi fidarti di me, devi darmi uno spiraglio, non mi importa quanto piccolo, io ci striscerò dentro, ma devi permettermi di dimostrarlo... Non voglio spaventarti, non voglio obbligarti e non voglio affrettare i tempi, ma Yori... Sento che stai male, sento il profondo squarcio e divide la tua anima e fa male sapere che tu sei qui, ad un passo da me, ma non riesco a raggiungerti... Farò quello che vuoi, vuoi i tuoi spazi li rispetterò, vuoi... Vuoi fare finta che quello che è successo poco fa non sia mai esistito così sarà, ma ti prego, permettimi di aiutarti, non rifiutarmi di nuovo e non solo perché siamo mate e ne soffriremo entrambi, ma... Perché vorrei riuscire a vedere di nuovo il sorriso sul tuo volto, voglio vederti ridere di nuovo Yori "

Il minore sospirò mentre nel suo cuore una profonda battaglia si stava scatenando e quelle fazioni portavano due nomi, i loro due nomi.

Kaito stava per perdere la speranza, una piccola parte di lui se lo aspettava.
Si conoscevano solo da due giorni, la prima impressione non fu delle migliori e la sua presenza faceva riaffiorare nel mate i ricordi peggiori della sua vita, eppure sperava davvero che questa volta sarebbe riuscito a tenersi qualcuno per sé, qualcuno che considerava più prezioso di un tesoro, forse era un pensiero egoista, ma Kaito sperava davvero che questa volta, il suo amore sarebbe stato per sempre.

Chiuse gli occhi, lasciando scivolare quell'ultima lacrima che era rimasta bloccata nelle sue palpebre, quando sentì le sue mani venir avvolte, la pelle era fredda sotto i polpastrelli, ma il suo cuore sembrò irradiare calore nell'esatto istante in cui sentì un corpo avvolgersi al suo...

Gli occhi si riaprirono lentamente, solo per accertarsi che non stesse sognando e non riuscì a fermare il suo volto dal sorridere dolcemente, nel vedere il capo di Yori adagiato sul suo petto, mentre gli arti si stringevano alla sua schiena...

Y: "i-io... Io ho paura Kaito, ma... Ma va bene... Ormai... Ormai non ho più nulla da perdere..."

Le braccia di Kaito si strinsero alla sua schiena, accarezzandola con dolcezza e lasciando che la sua mano scorresse fra le ciocche castane

K: "va bene, starò con te, ti dimostrerò che non hai nulla da temere, sarò il tuo scudo e se vorrai anche la tua arma, mi troverai al tuo fianco quando ne avrai bisogno e creeremo inseme ricordi senza che tu debba temere il mio abbandono o il mio tradimento, sei il mio omega, il mio rifugio, la mia casa, non ti lascerei per nulla al mondo, sono pronto a dimostrarlo ora e per sempre, finché ne avrai bisogno, finché vorrai, perché voglio amarti Yori, voglio amarti per come sei e mi farò carico anche delle tue paure per starti accanto, sarò qui, ora e per sempre"

Il volto di Kaito si abbassò fino a sfiorare con le labbra la nuca dell'omega che in risposta si strinse più saldamente al suo torace...

Y: "ti prego... Non promettere, fallo e basta"

K: "lo farò, sono qui Yori"

Le ali si chiusero sui due ragazzi avvolgendoli e facendogli scudo dal mondo creando la loro piccola bolla, in cui il loro odore fosse l'unica cosa percepibile, in cui i loro cuori potevano risuonare all'unisono, sulle note della paura che stava lentamente cedendo il posto alla fiducia reciproca, capendo, forse per la prima volta realmente, cosa significava essere compagni.

Le ali si chiusero sui due ragazzi avvolgendoli e facendogli scudo dal mondo creando la loro piccola bolla, in cui il loro odore fosse l'unica cosa percepibile, in cui i loro cuori potevano risuonare all'unisono, sulle note della paura che stava l...

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