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Il biglietto era posato sul tavolo, la calligrafia stampata ma ordinata di Hawks fu riconosciuta subito dal figlio che lesse il messaggio ad alta voce in modo che anche Yori, al suo fianco, lo udisse

" Kaito, Yori, ci dispiace per prima, siamo stati inappropriati...
(Soprattutto Touya e anche lui chiede scusa)
ma vi vogliamo bene, tanto.
Staremo via per tre giorni, così Yori potrà stare da noi senza sentirsi in imbarazzo o in soggezione per qualunque cosa.
Ho accompagnato Haki da Raiden (sì i suoi genitori lo sanno)
e gli ho chiesto di non disturbarvi per i seguenti giorni.
Se avete bisogno basta uno squillo e sarò subito da voi, la dispensa è piena e Yori ti garantisco io delle capacità culinarie di mio figlio, tranquillo non rischi un'intossicazione.
Detto questo prendetevi cura di voi e godetevi il soggiorno, vi vogliamo bene

Keigo e Touya

I due ragazzi sorrisero decidendo di perdonare con un sospiro i due adulti e ringraziarli mentalmente per quel piccolo regalo, alla fine era dal loro primo appuntamento che non stavano da soli e quella sarebbe stata per loro, la prima e miglior occasione per trascorrere la nottata appartati.

Un leggero rossore ricoprì le gote di Kaito alla consapevolezza di ciò, ma ogni sintomo di imbarazzo sembrò svanire quando posando lo sguardo sul minore lo trovò intento a sorridere perso nei suoi pensieri.

K: "bhe... Manca ancora qualche ora prima di cena e abbiamo la casa tutta per noi, c'è qualcosa in particolare che vuoi fare?"

Richiamata l'attenzione Yori ci pensò su per qualche istante prima di scoppiare a ridere ma annuire contemporaneamente

Y: "sai che suona estremamente male come frase, vero?  In ogni caso, va bene, suonami qualcosa allora"

Ed Il maggiore, rapito da quel suono, non riuscì a trattenersi scoppiando a ridere lui stesso

K: "sai che così è anche peggio no?"

Y: "ok, ok, uno pari, questa te la concedo"

Per poi dirigersi in camera per prendere lo strumento e una volta essersi seduti sul letto, con l'omega accoccolato ad un fianco del maggiore, Kaito si sistemò lo strumento sulle sue gambe, piegando leggermente il volto verso Yori

K: "cosa vuoi che ti suoni?"

Y: " la prima canzone che mi hai dedicato "

K: "sai, non ti facevo così romantico"

Le guance del minore sembrarono prendere fuoco mentre una mano si strinse rapida sotto il collo del rosso portandoli a pochi centimetri di distanza con un ghigno strafottente sul volto di entrambi

Y: " ti mancano le minacce di morte per caso amore? Perché se è così rimedio subito "

Un leggero pizzicore iniziò ad espandersi sulla pelle perlacea di Kaito, i cui occhi semprarono brillare di eccitazione

K: " non mi pare di aver mai affermato che mi dispiaccessero"

Con la mano libera di Yori, la chitarra venne adagiata sul pavimento, mentre il ragazzo si poneva a cavalcioni sul bacino dell'alpha costringendolo con la schiena appoggiata alla spalliera, mentre la presa si fece più ferrea

Y: " masochista "

K: "ooooh non sai nemmeno quanto"

Le labbra si scontrarono con foga, le lingue danzarono in sincronia nelle loro bocche, le mani dell'omega si posarono sul piumaggio candido iniziando a tracciare scie invisibili con la punta dei polpastrelli, rimandando a Kaito infinite scosse di piacere liquido che lo portarono in poco tempo ad essere teso fino alla punta di ogni muscolo.
Le sue mani si insinuarono sotto la maglia del compagno, accarezzando e giocando con i piccoli bottoncini di carne sui pettorali, mentre il primo di una serie di gemiti iniziarono a risuonare per la stanza.

Y: "K-kaito... Facciamolo, ti prego, basta cose lasciate a metà, basta gente che si intromette, ti voglio Kaito"

Un gesto, e le posizioni furono invertite, un movimento e le mani dell'alpha bloccarono quelle del minore sopra la sua testa, un battito di ciglia ed i ragazzi si unirono nuovamente in un bacio di fuoco, mentre le dita sfilavano gli indumenti dell'altro, fino a ritrovarsi completamente esposti, per la prima volta, l'uno di fronte all'altro e come avevano sognato per giorni, non c'era imbarazzo fra loro, non c'era una sola cosa, che i ragazzi avrebbero cambiato, perché in quella stanza, mentre la pelle fredda si increspava sotto i primi fumi del piacere, c'erano solo loro e questo era tutto quello che volevano.

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